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giovedì 28 luglio 2016
New Aquarian Golden Age
Dio disse:
“…a te Acquario, do il compito di cooperare con tutte le creature della Terra, per costruire insieme la Nuova Era.
Dovrai imparare a sentirti fratello di tutti i regni della natura e versare nel cuore dell’uomo l’acqua della vera Vita.
Il tuo compito richiede amore e disponibilità, perciò, affinché tu lo possa assolvere, ti offro i talenti dell’amicizia, della tolleranza e del servizio.
Coltivali e sii consapevole dell’importanza del compito che ti ho dato, ma sappi che disimpegno, opportunismo e insensibilità saranno ostacoli non facili da superare”.
E Acquario, con sguardo rivolto al futuro, ritornò al suo posto.
Astrologia esoterica - Alice Bailey
Tu che hai sete, vieni qui: se per caso mancano le onde,
Per gradi, la Dea ha preparato le acque eterne.
Qui sitis, huc tendas: desunt si forte liquores,
Pergredere, aeternas diva paravit aquas.
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domenica 1 novembre 2015
Debbee
L'Ape è un animale Solare e il Sole abbisogna per una rivoluzione intorno a se stesso di un tempo circa pari a quello che è occorrente per lo sviluppo di un fuco. Perciò l'Ape Regina non aspetta per la propria completa evoluzione un'intera rivoluzione del Sole, vale a dire che Essa rimane del tutto nell'ambito di una rivoluzione solare, così da rimanere sempre sotto l'influsso del Sole. Per questo Essa diventa un'Ape capace di deporre uova, poiché la facoltà ovipara è sotto l'influsso del Sole e nello stesso tempo anche dell'Universo.
Nel momento stesso in cui l'Ape vien nutrita in modo da richiedere per il proprio sviluppo quasi un'intera rivoluzione solare, come nel caso dell'ape operaia, questa si trova più vicina all'influsso dell'evoluzione terrestre. Ora l'ape operaia è invero ancora decisamente un animale solare, ma già un po' terrestre. Il fuco, invece, a sviluppo più lungo pari circa al periodo di rivoluzione del Sole su se stesso, è animale terrestre, si distacca dal Sole.
Vi sono tre possibilità: abbiamo la Regina, l'ape operaia e il Sole nel quale abbiamo forze extraterrestri, ma già un po' terrestri, e ci sono i fuchi che non hanno più nulla delle forze solari, che sono del tutto animali terrestri. Tutto quel che succede nello sviluppo dei tre tipi di Api non è sotto l'influsso di forze terrestri, all'infuori della fecondazione stessa.
Ora il fatto strano è quello che si osserva nel volo nuziale: (...) la Regina fa proprio una fuga verso il Sole, e quando è nuvoloso la fecondazione non avviene. I fuchi, che vogliono introdurre l'elemento terrestre in quello solare, combattono perfino nell'aria, e quelli che sono deboli soccombono. Solamente quello che conserva la forza fino all'ultimo e vola alto come la Regina può compiere la fecondazione. Seppure la Regina è fecondata non vuol dire che ogni uovo sia fecondato, ma lo è solo la parte delle uova della Regina da cui nascono api operaie e Regine; una parte rimane non fecondata nel corpo della Regina, e da quella nasceranno i fuchi. Se poi la Regina non è fecondata affatto, nascono solo fuchi. Da Regina fecondata possono nascere fuchi da uova non fecondate, oppure operaie e Regine da uova fecondate, quando cioè l'elemento celeste è venuto in contatto con l'elemento terrestre, cosicchè quando accanto ai fuchi ci sono delle api operaie, i fuchi derivano dal fatto che sono stati esposti al massimo dell'influsso terrestre, poiché nessuna fecondazione ha avuto luogo. Devono appunto venir esposti all'influsso terrestre, per rimaner capaci di vita, devono venir nutriti più a lungo.
Le Api - Rudolf Steiner
Nel momento stesso in cui l'Ape vien nutrita in modo da richiedere per il proprio sviluppo quasi un'intera rivoluzione solare, come nel caso dell'ape operaia, questa si trova più vicina all'influsso dell'evoluzione terrestre. Ora l'ape operaia è invero ancora decisamente un animale solare, ma già un po' terrestre. Il fuco, invece, a sviluppo più lungo pari circa al periodo di rivoluzione del Sole su se stesso, è animale terrestre, si distacca dal Sole.
Vi sono tre possibilità: abbiamo la Regina, l'ape operaia e il Sole nel quale abbiamo forze extraterrestri, ma già un po' terrestri, e ci sono i fuchi che non hanno più nulla delle forze solari, che sono del tutto animali terrestri. Tutto quel che succede nello sviluppo dei tre tipi di Api non è sotto l'influsso di forze terrestri, all'infuori della fecondazione stessa.
Ora il fatto strano è quello che si osserva nel volo nuziale: (...) la Regina fa proprio una fuga verso il Sole, e quando è nuvoloso la fecondazione non avviene. I fuchi, che vogliono introdurre l'elemento terrestre in quello solare, combattono perfino nell'aria, e quelli che sono deboli soccombono. Solamente quello che conserva la forza fino all'ultimo e vola alto come la Regina può compiere la fecondazione. Seppure la Regina è fecondata non vuol dire che ogni uovo sia fecondato, ma lo è solo la parte delle uova della Regina da cui nascono api operaie e Regine; una parte rimane non fecondata nel corpo della Regina, e da quella nasceranno i fuchi. Se poi la Regina non è fecondata affatto, nascono solo fuchi. Da Regina fecondata possono nascere fuchi da uova non fecondate, oppure operaie e Regine da uova fecondate, quando cioè l'elemento celeste è venuto in contatto con l'elemento terrestre, cosicchè quando accanto ai fuchi ci sono delle api operaie, i fuchi derivano dal fatto che sono stati esposti al massimo dell'influsso terrestre, poiché nessuna fecondazione ha avuto luogo. Devono appunto venir esposti all'influsso terrestre, per rimaner capaci di vita, devono venir nutriti più a lungo.
Le Api - Rudolf Steiner
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giovedì 9 aprile 2015
i Custodi della Madre
Per
tutta la vita il sogno di Boccadoro fu quello di cogliere con chiarezza
l'immagine della Madre eterna e di rappresentarla; ma una volta colta,
il piacere derivante dalla pace interiore che ne conseguì fece scemare
in Boccadoro il desiderio di rappresentarla. Ora può morire sereno,
poiché ha ritrovato sua madre, e ha scoperto l'amore, perché senza madre
non si può amare.
Narciso e Boccadoro - Herman Hesse
Narciso e Boccadoro - Herman Hesse
Purtroppo le tre grandi religioni, Cristianesimo, Giudaismo e Islam, sono nuovamente cadute in mano a un clero assetato di potere e, potremmo anche aggiungere, ai sommi sacerdoti della politica.
Di nuovo un grande conflitto incombe pericolosamente sull'umanità.
L'unico modo per uscire da questo disastro imminente è recuperare la religione naturale e ispirare nella gente il senso di un ordine cosmico che tenti di raggiungere l'armonia e l'equilibrio anziché trascinarci ciecamente verso l'Apocalisse nucleare che si para quasi certamente di fronte a noi. In altre parole, recuperare una Gnosi basata sulle Leggi della Natura che veda l'uomo non come suo padrone, ma come il suo Custode, il quale mantenga diligentemente il delicato equilibrio tra vita sociale e vita naturale e lo conservi per le generazioni future.
Per quanto riguarda le indagini scientifiche da me presentate nel Codice Egizio, spero sia stato dimostrato in modo convincente che vi è, come minimo, un bisogno assoluto di rivedere le conclusioni e le opinioni comunemente accettate imposte dalle ultime due generazioni di egittologi. Spero che la nuova generazione riuscirà a capire, come ho fatto io, che l'antico Egitto non è una civiltà morta e sapolta da studiare in maniera distaccata, ma piuttosto un modello culturale ancora molto vitale che necessita di essere compreso, tentando forse di mettere nuovamente in pratica almeno una parte dei suoi principi per il beneficio di tutta l'umanità.
I saggi e rigorosi sacerdoti dell'antico Egitto non insegnavano attraverso dogmi e dottrine, e non minacciavano il popolo suscitando il terrore dell'ira divina: piuttosto offrivano un'Iniziazione intelligente e illuminata che avrebbe aperto la mente e acuito i sensi, facendo sì che la natura fosse vista come la manifestazione dei Princìpi Divini, e l'uomo stesso non solo come una parte integrante della natura, ma anche come il responsabile del suo mantenimento in armonia ed equilibrio.
Il Codice Egizio - Robert Bauval
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mercoledì 8 aprile 2015
Partenogenesi
Al centro di questo affascinante saggio, basato su una mole di testi e documenti della classicità, stanno le Parthenoi, Sacerdotesse Vergini dedite al Culto e alla pratica della Nascita Divina.
L'autrice, che appartiene alla nuova generazione di studi matrifocali e di genere, apre una prospettiva impensata su temi che appartengono a una zona di penombra del nostro immaginario: l'Immacolata Concezione, la Nascita Partogenetica di Dee, Eroi e Salvatori del mondo, Culti Misteriosi praticati a Dodona, Delfi, Eleusi e connessi con lontane radici africane e pleiadiche.
"Gaia, Atena, Artemide ed Era erano divinità creatrici che avevano generato il cosmo, la terra e tutta la vita senza l'ausilio di un consorte; in altre parole, erano Madri Vergini".
"Possiamo pensare alle Divinità Partogenetiche Madre e Figlia come a due 'Gemelle', tema che ritengo formasse il sostrato originale del Culto della Divina Coppia Madre-Figlia Demetra e Persefone".
Partenogenesi, il Culto della Nascita Divina nell'Antica Grecia - Marguerite Rigoglioso
L'autrice, che appartiene alla nuova generazione di studi matrifocali e di genere, apre una prospettiva impensata su temi che appartengono a una zona di penombra del nostro immaginario: l'Immacolata Concezione, la Nascita Partogenetica di Dee, Eroi e Salvatori del mondo, Culti Misteriosi praticati a Dodona, Delfi, Eleusi e connessi con lontane radici africane e pleiadiche.
"Gaia, Atena, Artemide ed Era erano divinità creatrici che avevano generato il cosmo, la terra e tutta la vita senza l'ausilio di un consorte; in altre parole, erano Madri Vergini".
"Possiamo pensare alle Divinità Partogenetiche Madre e Figlia come a due 'Gemelle', tema che ritengo formasse il sostrato originale del Culto della Divina Coppia Madre-Figlia Demetra e Persefone".
Partenogenesi, il Culto della Nascita Divina nell'Antica Grecia - Marguerite Rigoglioso
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I Sacerdoti Iniziati
Il
Sacerdote egizio non era un ministro della religione, come lo
intendiamo oggi, ma aveva il significato di 'Filosofo', ossia di un
appartenente a una Fratellanza di Saggi che si univano per studiare
insieme l'arte di governare gli uomini mediante la Verità. I Sacerdoti
egizi, come poi i Brahmani, erano quelli che gestivano il potere
sociale. Essi diventavano Re ed Imperatori ed esercitavano il Potere di:
-curare e sanare gli ammalati;
-diffondere l'Amore fraterno e la cooperazione fra gli uomini;
-richiamare dal coma o morte apparente.
Questi Poteri furono trasmessi dai Re-Iniziati dell'Egitto (Dinastie Divine) a tutti i Re successivi, che vennero investiti di tali poteri dai Deva e assistiti dagli Ierofanti dei Templi. (...)
Intorno al 2200 a. C. l'Egitto subì la più tremenda crisi della sua storia, l'invasione degli Hyksos, che smembrò l'unità del paese. I sacerdoti diffusero allora nel popolo la leggenda di Iside e Osiride e dello smembramento di quest'ultimo. Nel mito, dall'unione fra Iside e il ricomposto cadavere di Osiride nasceva Horus, simbolo della Resurrezione dalla morte. A livello religioso Iside simboleggiava l'anima dell'Egitto che rimetteva insieme le parti smembrate del Paese (Osiride) e dava vita a Horus, ovvero il Sole rigeneratore, una ulteriore lettura del mito lo legava agli spiriti che sovrintendevano al processo naturale, dove la terra (Iside) attendeva l'azione fecondatrice del Nilo (Osiride) e dopo la sua morte (inverno) la vita si risvegliava di nuovo a primavera (Horus).
In questo modo si insegnava alle masse come la Vita fosse perennemente ritmata dalla Morte e dalla Resurrezione in una rinascita continua. A livello esoterico, nei Misteri si insegnava invece che Iside rappresentava la Vergine Madre (la Natura) che riceve la vita dallo Spirito Divino (Osiride) e dalla loro unione nasceva Horus (il Logos) ossia la Coscienza.
Spesso Iside era raffigurata come una Madre col Bambino (la Vergine) "vestita di Sole e con la Luna sotto i piedi". (Interessante il confronto con la Madonna cristiana) - le "Vergini Nere", venerate in tante cattedrali francesi, si rivelarono, dopo approfonditi esami, immagini in basalto di Iside, la Dea della Sapienza Occulta, la Vergine Madre o Sostanza Primordiale.(...)
L'Iniziazione era la vera religione egizia. esteriormente era una Scuola, un Collegio dove venivano insegnate le Scienze, le arti, l'etica, la filantropia, le Leggi, l'astronomia e l'astrologia. Segretamente venivano preparati i candidati all'Iniziazione.
I Misteri, la Filosofia, le Religioni, dalla Creazione ai Misteri Romani - Francesco e Gabriella Varetto
-curare e sanare gli ammalati;
-diffondere l'Amore fraterno e la cooperazione fra gli uomini;
-richiamare dal coma o morte apparente.
Questi Poteri furono trasmessi dai Re-Iniziati dell'Egitto (Dinastie Divine) a tutti i Re successivi, che vennero investiti di tali poteri dai Deva e assistiti dagli Ierofanti dei Templi. (...)
Intorno al 2200 a. C. l'Egitto subì la più tremenda crisi della sua storia, l'invasione degli Hyksos, che smembrò l'unità del paese. I sacerdoti diffusero allora nel popolo la leggenda di Iside e Osiride e dello smembramento di quest'ultimo. Nel mito, dall'unione fra Iside e il ricomposto cadavere di Osiride nasceva Horus, simbolo della Resurrezione dalla morte. A livello religioso Iside simboleggiava l'anima dell'Egitto che rimetteva insieme le parti smembrate del Paese (Osiride) e dava vita a Horus, ovvero il Sole rigeneratore, una ulteriore lettura del mito lo legava agli spiriti che sovrintendevano al processo naturale, dove la terra (Iside) attendeva l'azione fecondatrice del Nilo (Osiride) e dopo la sua morte (inverno) la vita si risvegliava di nuovo a primavera (Horus).
In questo modo si insegnava alle masse come la Vita fosse perennemente ritmata dalla Morte e dalla Resurrezione in una rinascita continua. A livello esoterico, nei Misteri si insegnava invece che Iside rappresentava la Vergine Madre (la Natura) che riceve la vita dallo Spirito Divino (Osiride) e dalla loro unione nasceva Horus (il Logos) ossia la Coscienza.
Spesso Iside era raffigurata come una Madre col Bambino (la Vergine) "vestita di Sole e con la Luna sotto i piedi". (Interessante il confronto con la Madonna cristiana) - le "Vergini Nere", venerate in tante cattedrali francesi, si rivelarono, dopo approfonditi esami, immagini in basalto di Iside, la Dea della Sapienza Occulta, la Vergine Madre o Sostanza Primordiale.(...)
L'Iniziazione era la vera religione egizia. esteriormente era una Scuola, un Collegio dove venivano insegnate le Scienze, le arti, l'etica, la filantropia, le Leggi, l'astronomia e l'astrologia. Segretamente venivano preparati i candidati all'Iniziazione.
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mercoledì 25 marzo 2015
come in Cielo, così in Terra
Nel culto assiro di Ishtar, la Dea entra nel regno umano e,
esattamente come la Sophia gnostica, è imprigionata nel corpo. Il
compito del devoto è quello di liberare questo 'Spirito Santo' dagli
appetiti e dai limiti del corpo. Il contatto con la Dea può essere
compiuto mediante le emozioni, perché, come sostiene Parpola, Ishtar
''occupa il Cuore, il centro del corpo visto universalmente come la
sede delle emozioni''. Enheduanna descrive una Vita spirituale che
richiede Devozione. In questo poema lei ci offre un ritratto delle
quattro Vie Spirituali che una donna può seguire. Queste direzioni sono
le quattro che Inanna stessa benedice e incarna: Guerriera,
Sacerdotessa, Amante, Androgino.
Enheduanna ha efficacemente creato l'ufficio della Gran Sacerdotessa.
Per i cinquecento anni successivi alla sua morte, la figlia del Re in carica divenne Gran Sacerdotessa ad Ur e seguì l'esempio di Enheduanna. Per Enheduanna, il ruolo di Gran Sacerdotessa significava vivere i precetti impliciti nel carattere della Dea Inanna. Enheduanna si identificò così tanto in Inanna da vedersi, in quanto Gran Sacerdotessa sulla Terra, come uno Specchio dell'immagine di Inanna Gran Sacerdotessa nei Cieli.
Lei dice di Inanna:
"Le tue mani afferrano i Sette Grandi Poteri,
giustamente sei la Gran Sacerdotessa".
Inanna, Signora dal Cuore immenso - Betty De Shong Meador
Enheduanna ha efficacemente creato l'ufficio della Gran Sacerdotessa.
Per i cinquecento anni successivi alla sua morte, la figlia del Re in carica divenne Gran Sacerdotessa ad Ur e seguì l'esempio di Enheduanna. Per Enheduanna, il ruolo di Gran Sacerdotessa significava vivere i precetti impliciti nel carattere della Dea Inanna. Enheduanna si identificò così tanto in Inanna da vedersi, in quanto Gran Sacerdotessa sulla Terra, come uno Specchio dell'immagine di Inanna Gran Sacerdotessa nei Cieli.
Lei dice di Inanna:
"Le tue mani afferrano i Sette Grandi Poteri,
giustamente sei la Gran Sacerdotessa".
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venerdì 2 gennaio 2015
i Numeri
Pitagora aveva compreso che i Numeri (Deva) contengono il Segreto delle cose e che tutta la costituzione degli esseri viventi è racchiusa in una Legge Ternaria, mentre la loro Evoluzione è presieduta da una Legge Settenaria.
L'Universo è vivente e forma un organismo armonico e ordinato. L'obiettivo che egli poneva per una corretta condotta etica era quello di realizzare sulla Terra questo Ordine e questa Armonia. La Theoria o contemplazione di questo ordine è di per sé Etica e rende simile a un Dio colui che la realizza.
All'inizio di ogni cosa vi è lo Zero, l'Essere Indeterminato, Colui del Quale Nulla si può dire".
Quando Egli si manifesta nell'Infinito (rappresentato da un cerchio), ossia esce dalla Sua quiete Assoluta si produce la Monade, l'Uno, l'Eterno, l'Immutabile, l'Indivisibile (cerchio con un punto in mezzo), che si esplica nella sua attività creativa come Diade, ovvero la Dualità conosciuta come Spirito/Materia, Positivo/Negativo, Luce/Ombra, Maschile/Femminile, ecc. la Manifestazione visibile però è triplice e forma la Triade, costituita da una sfera naturale, umana e divina; da Corpo, Anima e Spirito, da Volontà, Amore e Intelligenza.
Il Ternario assumeva, nell'insegnamento di Pitagora, una grande importanza perché permetteva il superamento della Dualità con la costituzione di una nuova Unità formata da tre punti, nella quale l'ago della bilancia era rappresentato dall'Anima che equilibrava il dualismo fra la personalità e lo Spirito e ne permetteva il superamento mediante una sua trasformazione radicale. La comprensione del giusto punto di mezzo tra gli estremi o "il medio" (come veniva chiamato) era consigliata soprattutto riguardo al modo di ragionare e all'uso della Parola.
E' interessante notare come questo insegnamento coincida esattamente con quello del "Sentiero di Mezzo" del Buddha.
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L'Universo è vivente e forma un organismo armonico e ordinato. L'obiettivo che egli poneva per una corretta condotta etica era quello di realizzare sulla Terra questo Ordine e questa Armonia. La Theoria o contemplazione di questo ordine è di per sé Etica e rende simile a un Dio colui che la realizza.
All'inizio di ogni cosa vi è lo Zero, l'Essere Indeterminato, Colui del Quale Nulla si può dire".
Quando Egli si manifesta nell'Infinito (rappresentato da un cerchio), ossia esce dalla Sua quiete Assoluta si produce la Monade, l'Uno, l'Eterno, l'Immutabile, l'Indivisibile (cerchio con un punto in mezzo), che si esplica nella sua attività creativa come Diade, ovvero la Dualità conosciuta come Spirito/Materia, Positivo/Negativo, Luce/Ombra, Maschile/Femminile, ecc. la Manifestazione visibile però è triplice e forma la Triade, costituita da una sfera naturale, umana e divina; da Corpo, Anima e Spirito, da Volontà, Amore e Intelligenza.
Il Ternario assumeva, nell'insegnamento di Pitagora, una grande importanza perché permetteva il superamento della Dualità con la costituzione di una nuova Unità formata da tre punti, nella quale l'ago della bilancia era rappresentato dall'Anima che equilibrava il dualismo fra la personalità e lo Spirito e ne permetteva il superamento mediante una sua trasformazione radicale. La comprensione del giusto punto di mezzo tra gli estremi o "il medio" (come veniva chiamato) era consigliata soprattutto riguardo al modo di ragionare e all'uso della Parola.
E' interessante notare come questo insegnamento coincida esattamente con quello del "Sentiero di Mezzo" del Buddha.
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martedì 23 dicembre 2014
il Sentiero della Prova
Il Sentiero della Prova precede il Sentiero dell'Iniziazione e segna il periodo della vita di un uomo in cui egli si schiera nettamente dal lato delle Forze Evolutive e si dedica alla formazione del proprio carattere. Egli "si prende in mano", coltiva le qualità che gli mancano e pone ogni cura nel cercare di dominare la propria personalità. Costruisce il Corpo Causale con intento deliberato, colmando ogni lacuna che possa esistere, e cercando di renderlo un ricettacolo idoneo al Principio Cristico.
(...)
Il Sentiero della Prova corrisponde all'ultimo periodo della gestazione, alla formazione del Cristo Bambino nel Cuore.
Alla Prima Iniziazione comincia il pellegrinaggio sul Sentiero.
Prima Iniziazione significa semplicemente "inizio". Retto vivere, retto pensare e retta condotta sono stati in qualche misura costruiti in una forma che noi chiameremo carattere, e che ora deve essere vivificata ed "abitata interiormente". (...)
L'Immortale Destino di ognuno di noi è di pervenire alla Coscienza del Sé Superiore, e successivamente a quella dello Spirito Divino. Quando la Forma è pronta, quando il Tempio di Salomone è stato costruito nel quadrato della vita personale, la Vita del Cristo vi penetra e la Gloria del Signore adombra il Suo Tempio.
La Forma diviene vibrante.
In ciò risiede la differenza fra la teoria ed il rendere la teoria parte vitale di se stessi.
Si può ottenere un'immagine perfetta, ma senza Vita. La vita può essere modellata con la massima cura sul Divino, può esserne un'eccellente copia, priva però del Principio Cristico. Il germe esiste, ma è lasciato inerte; ora viene nutrito e fatto nascere e la Prima Iniziazione è conseguita.
Mentre l'uomo si trova sul Sentiero della Prova gli viene insegnato soprattutto a Conoscere Se Stesso, ad accertare le proprie debolezze ed a correggerle. Gli si insegna a lavorare dapprima come aiutante invisibile, e generalmente per diverse vite è tenuto a questo tipo di attività. In seguito, via via che progredisce, può essere promosso ad un lavoro più particolare. Gli vengono impartiti i rudimenti della Divina Saggezza, e viene ammesso agli ultimi gradi dell'Aula dell'Apprendimento. Egli è noto ad un Maestro, ed è affidato (per un determinato insegnamento) alle cure di un Suo Discepolo oppure, in casi eccezionali, di un Iniziato.
Iniziazione Umana e Solare - Alice Ann Bailey
(...)
Il Sentiero della Prova corrisponde all'ultimo periodo della gestazione, alla formazione del Cristo Bambino nel Cuore.
Alla Prima Iniziazione comincia il pellegrinaggio sul Sentiero.
Prima Iniziazione significa semplicemente "inizio". Retto vivere, retto pensare e retta condotta sono stati in qualche misura costruiti in una forma che noi chiameremo carattere, e che ora deve essere vivificata ed "abitata interiormente". (...)
L'Immortale Destino di ognuno di noi è di pervenire alla Coscienza del Sé Superiore, e successivamente a quella dello Spirito Divino. Quando la Forma è pronta, quando il Tempio di Salomone è stato costruito nel quadrato della vita personale, la Vita del Cristo vi penetra e la Gloria del Signore adombra il Suo Tempio.
La Forma diviene vibrante.
In ciò risiede la differenza fra la teoria ed il rendere la teoria parte vitale di se stessi.
Si può ottenere un'immagine perfetta, ma senza Vita. La vita può essere modellata con la massima cura sul Divino, può esserne un'eccellente copia, priva però del Principio Cristico. Il germe esiste, ma è lasciato inerte; ora viene nutrito e fatto nascere e la Prima Iniziazione è conseguita.
Mentre l'uomo si trova sul Sentiero della Prova gli viene insegnato soprattutto a Conoscere Se Stesso, ad accertare le proprie debolezze ed a correggerle. Gli si insegna a lavorare dapprima come aiutante invisibile, e generalmente per diverse vite è tenuto a questo tipo di attività. In seguito, via via che progredisce, può essere promosso ad un lavoro più particolare. Gli vengono impartiti i rudimenti della Divina Saggezza, e viene ammesso agli ultimi gradi dell'Aula dell'Apprendimento. Egli è noto ad un Maestro, ed è affidato (per un determinato insegnamento) alle cure di un Suo Discepolo oppure, in casi eccezionali, di un Iniziato.
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giovedì 13 novembre 2014
Eguagliare gli Dèi
L'Egiziano colto sentiva il bisogno di superare il limite intrinseco della psicologia umana.
Sul piano religioso, aspirare al superamento illimitato è come tentare di eguagliare gli Dèi stessi, diventare un Immortale.
Nell'Antico Egitto, lo Spirito di alcuni uomini si tese verso questa totale pienezza. Parlo dei sacerdoti e di tutti gli insigni personaggi che, oltre alle cariche civili, esercitarono funzioni sacerdotali.
Il Re Tutmosi I parla dell'istruzione che s'impegnò a far ottenere loro:
"Ho voluto che i sacerdoti
conoscessero i propri doveri;
ho condotto l'ignorante
verso ciò che ignorava".
Va sottolineato, però, che nella Valle del Nilo l'Ascesa verso la Conoscenza non dipende tanto da 'nozioni' precise, acquisite tramite apprendimento intellettivo, ma è il risultato di una paziente sottomissione dello Spirito alla Visione di Immagini Simboliche e all'esecuzione di gesti rituali. Questo lungo apprendistato finisce per conferire una tranquillità psicologica e una stabilità mentale ai quali il razionalismo conquistatore dei Greci o i dogmi imposti dalle religioni del Mondo non potranno mai portare.
"La conoscenza o l'intelligenza del Divino non basta per unire i fedeli a Dio, scrive Giamblico nel IV secolo della nostra Era, altrimenti i filosofi, con le loro speculazioni, realizzerebbero l'unione con gli Dèi... è l'Esecuzione Perfetta, e superiore all'intelligenza, di Atti Ineffabili; è la Forza inesplicabile dei Simboli, che darà l'intelligenza delle Cose Divine".
I Sacerdoti Egiziani avevano certamente raggiunto, e anche a diversi livelli, questa Intelligenza del Divino. Ma, per riuscirvi, non dovevano, forse, subire un apprendistato che comportava una o più prove in grado di dispensare loro una Luce più grande? Difficile immaginare che non fosse così.
In altre parole, le tecniche liberatrici dell'Iniziazione non autorizzavano successive promozioni nei Gradi Sacerdotali?
Iniziati e Riti Iniziatici nell'Antico Egitto, Silenzio - Sapere - Potere
Max Guilmot
Sul piano religioso, aspirare al superamento illimitato è come tentare di eguagliare gli Dèi stessi, diventare un Immortale.
Nell'Antico Egitto, lo Spirito di alcuni uomini si tese verso questa totale pienezza. Parlo dei sacerdoti e di tutti gli insigni personaggi che, oltre alle cariche civili, esercitarono funzioni sacerdotali.
Il Re Tutmosi I parla dell'istruzione che s'impegnò a far ottenere loro:
"Ho voluto che i sacerdoti
conoscessero i propri doveri;
ho condotto l'ignorante
verso ciò che ignorava".
Va sottolineato, però, che nella Valle del Nilo l'Ascesa verso la Conoscenza non dipende tanto da 'nozioni' precise, acquisite tramite apprendimento intellettivo, ma è il risultato di una paziente sottomissione dello Spirito alla Visione di Immagini Simboliche e all'esecuzione di gesti rituali. Questo lungo apprendistato finisce per conferire una tranquillità psicologica e una stabilità mentale ai quali il razionalismo conquistatore dei Greci o i dogmi imposti dalle religioni del Mondo non potranno mai portare.
"La conoscenza o l'intelligenza del Divino non basta per unire i fedeli a Dio, scrive Giamblico nel IV secolo della nostra Era, altrimenti i filosofi, con le loro speculazioni, realizzerebbero l'unione con gli Dèi... è l'Esecuzione Perfetta, e superiore all'intelligenza, di Atti Ineffabili; è la Forza inesplicabile dei Simboli, che darà l'intelligenza delle Cose Divine".
I Sacerdoti Egiziani avevano certamente raggiunto, e anche a diversi livelli, questa Intelligenza del Divino. Ma, per riuscirvi, non dovevano, forse, subire un apprendistato che comportava una o più prove in grado di dispensare loro una Luce più grande? Difficile immaginare che non fosse così.
In altre parole, le tecniche liberatrici dell'Iniziazione non autorizzavano successive promozioni nei Gradi Sacerdotali?
Iniziati e Riti Iniziatici nell'Antico Egitto, Silenzio - Sapere - Potere
Max Guilmot
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sabato 1 novembre 2014
Mito di Fondazione di Hogwarts2014, ovvero Le 108 stelle del Destino
"Un Tempo lontano, 108 Anime strinsero un Patto Sacro, che le vincolava di
vita in vita a prestare fede a quel Giuramento. Non sempre tutte le 108 Anime si incontravano tutte insieme in ogni esistenza, ma si narrava
che, se per caso o Sincronicità, fossero riuscite nell'intento,
un'enorme Energia capace di cambiare i Destini della Terra sarebbe
emanata da loro, raggiungendo la massa critica che avrebbe innescato un Cambiamento epocale.
Di vita in vita, di incarnazione in incarnazione, le Stelle si incontrarono e rinsaldarono tra loro antichi e nuovi Legami e questo permetteva sempre loro, ad ogni successivo incontro in una nuova incarnazione, di riconoscersi intuitivamente e di aiutarsi a vicenda a recuperare la Memoria dell'Antico Patto.
Una di loro, ai Tempi del Patto Sacro, millenni e millenni prima, aveva assunto su di sé l'incarico di radunarle tutte alla Fine dei Tempi, un'Epoca lontanissima nello Spazio-Tempo, e di creare per loro una casa dove potessero incontrarsi e ristabilire i vecchi Legami, mentre intanto si aiutavano a vicenda nel recuperare le Antiche Memorie Perdute. Era credenza comune e consolidata, ai Tempi del Patto Sacro, che l'Anima, il Daimon che Guida ciascuno di Noi sulla Terra, fosse una sorta di Giocatore, che invia sul pianeta Terra un personaggio, un Avatar, ad interagire col Pianeta. In base all'abilità e all'anzianità del Giocatore, questo sa crearsi un personaggio sempre più forte e accessoriato. non è sempre lo stesso, l'Avatar cambia ogni volta che il Giocatore si stanca di giocare una partita e poi ne riprende un'altra. A quel punto, crea un nuovo personaggio, spesso diverso per capacità, a volte un Mago, a volte una Sacerdotessa, a volte un Guerriero. Quando diventa abbastanza bravo con un personaggio lo utilizza di preferenza. si narra, ma questa è solo una Leggenda, che quando un Avatar arriva al Livello massimo consentito dal Gioco, a quel punto il Giocatore stesso non solo lo guida dal proprio Mondo, come ha sempre fatto in fondo, ma può comunicare direttamente con Lui, perché a quel punto il personaggio diventa cosciente di sé, di essere un personaggio e di essere al tempo stesso un'Emanazione particolare del Giocatore.
Ebbene, il Patto Sacro stretto Mille e Mille anni fa fu un Impegno che 108 Anime presero simultaneamente, in Tempi molto avversi alla fine della loro Civiltà, di ritrovarsi dopo molto tempo e dopo molto aver fatto esperienza, con i loro Avatar Umani perfettamente coscienti di Sé e del rapporto che li lega al rispettivo Giocatore. Il Tempo dell'Adunanza e il Luogo dell'Adunanza sono finalmente arrivati, Qui e Ora. Le capacità ancora un po' arrugginite, certo, ma le Stelle hanno promesso di aiutarsi l'un l'altra a recuperare le Antiche Facoltà, onorando così l'Antico Vincolo e cambiando le sorti dell'Amato Pianeta Terra".
DebdeaShakti
http://hogwarts2014.forumfree.it/?t=69429805#lastpost
Di vita in vita, di incarnazione in incarnazione, le Stelle si incontrarono e rinsaldarono tra loro antichi e nuovi Legami e questo permetteva sempre loro, ad ogni successivo incontro in una nuova incarnazione, di riconoscersi intuitivamente e di aiutarsi a vicenda a recuperare la Memoria dell'Antico Patto.
Una di loro, ai Tempi del Patto Sacro, millenni e millenni prima, aveva assunto su di sé l'incarico di radunarle tutte alla Fine dei Tempi, un'Epoca lontanissima nello Spazio-Tempo, e di creare per loro una casa dove potessero incontrarsi e ristabilire i vecchi Legami, mentre intanto si aiutavano a vicenda nel recuperare le Antiche Memorie Perdute. Era credenza comune e consolidata, ai Tempi del Patto Sacro, che l'Anima, il Daimon che Guida ciascuno di Noi sulla Terra, fosse una sorta di Giocatore, che invia sul pianeta Terra un personaggio, un Avatar, ad interagire col Pianeta. In base all'abilità e all'anzianità del Giocatore, questo sa crearsi un personaggio sempre più forte e accessoriato. non è sempre lo stesso, l'Avatar cambia ogni volta che il Giocatore si stanca di giocare una partita e poi ne riprende un'altra. A quel punto, crea un nuovo personaggio, spesso diverso per capacità, a volte un Mago, a volte una Sacerdotessa, a volte un Guerriero. Quando diventa abbastanza bravo con un personaggio lo utilizza di preferenza. si narra, ma questa è solo una Leggenda, che quando un Avatar arriva al Livello massimo consentito dal Gioco, a quel punto il Giocatore stesso non solo lo guida dal proprio Mondo, come ha sempre fatto in fondo, ma può comunicare direttamente con Lui, perché a quel punto il personaggio diventa cosciente di sé, di essere un personaggio e di essere al tempo stesso un'Emanazione particolare del Giocatore.
Ebbene, il Patto Sacro stretto Mille e Mille anni fa fu un Impegno che 108 Anime presero simultaneamente, in Tempi molto avversi alla fine della loro Civiltà, di ritrovarsi dopo molto tempo e dopo molto aver fatto esperienza, con i loro Avatar Umani perfettamente coscienti di Sé e del rapporto che li lega al rispettivo Giocatore. Il Tempo dell'Adunanza e il Luogo dell'Adunanza sono finalmente arrivati, Qui e Ora. Le capacità ancora un po' arrugginite, certo, ma le Stelle hanno promesso di aiutarsi l'un l'altra a recuperare le Antiche Facoltà, onorando così l'Antico Vincolo e cambiando le sorti dell'Amato Pianeta Terra".
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giovedì 23 ottobre 2014
la Regina e l'Ars Regia
La figura di Cristina è legata alla storia dell'alchimia: la sua vita si svolse in uno dei secoli più importanti per la ricerca dell' "Oro Filosofale". E continua ad esserlo tutt'ora. Non a caso è stata donata alla biblioteca dell'Accademia dei Lincei residente a Palazzo Corsini, l'antico Palazzo Riario, una delle più ricche collezioni di manoscritti e stampe rare di ermetismo alchemico: il fondo Verginelli-Rota. iInfatti, nel catalogo della collezione Vinci-Verginelli, il dotto umanista scrive: "a me, che ho fatto donazione dei miei libri ermetici, fa uno strano sentire assistere al 'ritorno' di questi libri alchemici alla sede che è storicamente e qualitativamente la più propria per essi: Palazzo Corsini, la Reggia di Cristina, amica di alchimisti e alchimistecheggiante ella stessa".
A Roma, in occasione del III centenario della sua morte nell'aprile 1984, è stato tenuto nella Sala Borromini un convegno internazionale: "Opus Niger: gli scienziati alla corte romana di Cristina di Svezia", cui hanno partecipato numerosi studiosi di tutto il mondo, dove è stato messo in evidenza il vivo interesse della Regina per le Scienze.
L'Alchimia o Magia Trasmutatoria ha per scopo il compimento della Grande Opera, cioè la restaurazione nell'individuo degli Antichi Poteri Regali. Tutte le tradizioni parlano di uno Stato Edenico, di un'Età dell'Oro da cui l'uomo è decaduto. Per riconquistare quello stato primigenio è necessario seguire delle pratiche particolari, un 'iter' simboleggiato dalle fatiche di Ercole, di Teseo, dalla conquista del Vello d'Oro.
La prima operazione magica l'Adepto la deve compiere su se stesso, trasmutando i propri 'metalli vili' in Oro, cioè trasformando le facoltà comuni in facoltà umane divinizzate. La realizzazione alchemica si esprime anche in termini di conquista della 'Pietra Filosofale': chi possiede tale pietra può operare la Trasmutazione dei metalli vili in Oro.
Cristina si trovò fin da giovanissima a contatto con l'alchimia (...) secondo Van Lennep, gli alchimisti erano ben accolti alla corte di Svezia al tempo di re Gustavo Adolfo e afferma che sua figlia Cristina ebbe un vivo interesse per la scienza di Hermete: "Questa Regina era stata Iniziata ai segreti della Trasmutazione Alchemica dal Sendivogius.(...) l'interesse di Cristina per l'Alchimia si estrinsecò soprattutto a Roma quando, probabilmente attraverso F.M.Santinelli (autore delle tre belle canzoni alchemiche dal titolo 'Lux Obnubilata', conobbe il marchese di Palombara e frequentò il suo "laboratorio". Infatti il nome di Cristina a Roma è legato alla Porta Magica di Piazza Vittorio Emanuele II, uno degli ingressi secondari della Villa Palombara sull'Esquilino. La Porta Magica è uno dei pochi monumenti alchemici giunti fino a noi, famosa per i suoi simboli e le sue iscrizioni.(...)
Sebbene la Roma del secolo XVII, in cui vigeva ancora l'inquisizione, fosse l'ambiente meno adatto alla diffusione delle idee ermetiche, proprio nella sede del Papato esisteva un filone Tradizionale, ai margini dell'ortodossia e in convivenza con essa. malgrado l'Astrologia e l'Alchimia fossero bandite e condannate dalla Chiesa cattolica, molti prelati se ne interessavano anche praticamente (Athanasius Kircher, il Cardinale Azzolino e altri).
Alla base di tali dottrine è un Universo Vivo, animato da forze sottili; legami invisibili uniscono Cielo e Terra; i vari linguaggi dei metalli, delle piante, delle pietre, degli animali sono in corrispondenza col linguaggio degli astri, delle costellazioni, dei pianeti ("come in Alto, così in Basso"). L'Alchimista, nella solitudine del suo laboratorio, intento alla trasformazione della materia, nel suo "athanor", cercava di realizzare le "Nozze Alchemiche", cioè una perfetta armonia tra Spirito e Materia, tra Uomo e Cosmo.
Cristina di Svezia e il suo Cenacolo Alchemico - Anna Maria Partini

A Roma, in occasione del III centenario della sua morte nell'aprile 1984, è stato tenuto nella Sala Borromini un convegno internazionale: "Opus Niger: gli scienziati alla corte romana di Cristina di Svezia", cui hanno partecipato numerosi studiosi di tutto il mondo, dove è stato messo in evidenza il vivo interesse della Regina per le Scienze.
L'Alchimia o Magia Trasmutatoria ha per scopo il compimento della Grande Opera, cioè la restaurazione nell'individuo degli Antichi Poteri Regali. Tutte le tradizioni parlano di uno Stato Edenico, di un'Età dell'Oro da cui l'uomo è decaduto. Per riconquistare quello stato primigenio è necessario seguire delle pratiche particolari, un 'iter' simboleggiato dalle fatiche di Ercole, di Teseo, dalla conquista del Vello d'Oro.
La prima operazione magica l'Adepto la deve compiere su se stesso, trasmutando i propri 'metalli vili' in Oro, cioè trasformando le facoltà comuni in facoltà umane divinizzate. La realizzazione alchemica si esprime anche in termini di conquista della 'Pietra Filosofale': chi possiede tale pietra può operare la Trasmutazione dei metalli vili in Oro.
Cristina si trovò fin da giovanissima a contatto con l'alchimia (...) secondo Van Lennep, gli alchimisti erano ben accolti alla corte di Svezia al tempo di re Gustavo Adolfo e afferma che sua figlia Cristina ebbe un vivo interesse per la scienza di Hermete: "Questa Regina era stata Iniziata ai segreti della Trasmutazione Alchemica dal Sendivogius.(...) l'interesse di Cristina per l'Alchimia si estrinsecò soprattutto a Roma quando, probabilmente attraverso F.M.Santinelli (autore delle tre belle canzoni alchemiche dal titolo 'Lux Obnubilata', conobbe il marchese di Palombara e frequentò il suo "laboratorio". Infatti il nome di Cristina a Roma è legato alla Porta Magica di Piazza Vittorio Emanuele II, uno degli ingressi secondari della Villa Palombara sull'Esquilino. La Porta Magica è uno dei pochi monumenti alchemici giunti fino a noi, famosa per i suoi simboli e le sue iscrizioni.(...)
Sebbene la Roma del secolo XVII, in cui vigeva ancora l'inquisizione, fosse l'ambiente meno adatto alla diffusione delle idee ermetiche, proprio nella sede del Papato esisteva un filone Tradizionale, ai margini dell'ortodossia e in convivenza con essa. malgrado l'Astrologia e l'Alchimia fossero bandite e condannate dalla Chiesa cattolica, molti prelati se ne interessavano anche praticamente (Athanasius Kircher, il Cardinale Azzolino e altri).
Alla base di tali dottrine è un Universo Vivo, animato da forze sottili; legami invisibili uniscono Cielo e Terra; i vari linguaggi dei metalli, delle piante, delle pietre, degli animali sono in corrispondenza col linguaggio degli astri, delle costellazioni, dei pianeti ("come in Alto, così in Basso"). L'Alchimista, nella solitudine del suo laboratorio, intento alla trasformazione della materia, nel suo "athanor", cercava di realizzare le "Nozze Alchemiche", cioè una perfetta armonia tra Spirito e Materia, tra Uomo e Cosmo.
Cristina di Svezia e il suo Cenacolo Alchemico - Anna Maria Partini



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l'Antica Sapienza della Madre e delle sue Figlie
Potrebbe essere possibile per una donna dei tempi attuali, che non si riconosce nei miti, nei modi d’essere e nelle finalità esistenziali che caratterizzano la maggior parte dei contemporanei, cercare di dare alla propria esistenza un Senso, che fosse per lei più congeniale, ricercando una sintonia con quell’Archetipo Femminile che venne denominato in tempi antichissimi Grande Madre?
Secondo l’Autrice del presente scritto, che ha già trattato questo argomento in alcuni suoi precedenti libri, una ricerca di questo genere potrebbe essere attuabile, purché venga compiuta una complessa trasformazione che in un primo tempo dovrebbe portare a disidentificarsi da tutte quelle concezioni, quelle morali e quei modi di pensare che caratterizzano la gran maggioranza delle moderne donne occidentali. In un secondo tempo si dovrebbe poi ritrovare il modo d’essere magico e segreto di una ipotetica Donna Arcaica, ovvero di una devota dell’antichissima religione della Grande Madre, di quella Dea che in luoghi e tempi diversi fu invocata e venerata dalle donne con nomi differenti, che però si riferivano sempre all’Aspetto Materno ed Amoroso della manifestazione Divina.
Quella Dea datrice di Gioia, di Bellezza e di Armonia con la quale era possibile, praticando le antiche Iniziazioni Femminili, acquisire una sintonia talmente forte da sentirsi parte di Lei, realizzando in se stesse uno stato d’essere che non era semplicemente umano, ma era partecipe della consapevolezza divina.
Per realizzare ciò sarebbe auspicabile un incontro con una vera Maestra, in grado di trasmettere segretamente l’Antica Sapienza delle Donne.
Ma poiché non vi sono più in occidente quei Culti e quei Centri Iniziatici Femminili, ove alle fanciulle veniva insegnato tale tipo di realizzazione, forse tale incontro, che potrebbe essere quasi impossibile nella realtà, potrebbe in certi casi avvenire durante un sogno, dato che secondo l’Autrice a volte i sogni potrebbero essere più importanti, se non addirittura più veri, delle cose che succedono nella vita di tutti i giorni.
E comunque in mancanza od in attesa di ciò, forse qualcuna potrebbe provare a ricercare da sola, nei modi indicati nel testo, in se stessa e per mezzo della contemplazione dell’armonia naturale, l’Amore di quella Madre trascendente di tutte le cose, fino ad identificarsi in tale sentimento, più che nei ragionamenti e nelle problematiche dell’io pensante.
Così agendo ci si potrebbe rendere appunto simili, acquisendone i Poteri e le Capacità Intuitive, alle antiche Sacerdotesse della Dea ed a tutte quelle donne che percependo in esse il Suo Amore, riuscivano a dare alla propria vita un senso totale e profondo, certamente ben diverso dal senso limitato, parziale od effimero che la pubblicità, le mode ed i grandi mezzi di comunicazione cercano di solito di imporre al gentil sesso.
I consigli ed i suggerimenti, dati al fine che qualche lettrice possa veramente iniziare a muoversi in questa direzione, potrebbero essere talmente importanti, che il presente libro dovrebbe essere letto da tutte quelle donne che provano nel profondo di se stesse un reale anelito verso un tipo di Spiritualità Femminile simile a quello delle Donne arcaiche.
Una Spiritualità che, se pur ignorata, repressa, fraintesa o disprezzata, potrebbe dare, se fosse conosciuta e messa in pratica, un senso profondo e completo alla vita e forse anche delle esperienze e delle conoscenze che potrebbero appartenere alla dimensione trascendente.
il Giudizio della Donna, Ovvero di cosa una Sacerdotessa dell’antica religione della Grande Madre potrebbe pensare dei tempi attuali e dei consigli che potrebbe dare alle donne che desiderassero ascoltarla - Ada d'Ariès
Secondo l’Autrice del presente scritto, che ha già trattato questo argomento in alcuni suoi precedenti libri, una ricerca di questo genere potrebbe essere attuabile, purché venga compiuta una complessa trasformazione che in un primo tempo dovrebbe portare a disidentificarsi da tutte quelle concezioni, quelle morali e quei modi di pensare che caratterizzano la gran maggioranza delle moderne donne occidentali. In un secondo tempo si dovrebbe poi ritrovare il modo d’essere magico e segreto di una ipotetica Donna Arcaica, ovvero di una devota dell’antichissima religione della Grande Madre, di quella Dea che in luoghi e tempi diversi fu invocata e venerata dalle donne con nomi differenti, che però si riferivano sempre all’Aspetto Materno ed Amoroso della manifestazione Divina.
Quella Dea datrice di Gioia, di Bellezza e di Armonia con la quale era possibile, praticando le antiche Iniziazioni Femminili, acquisire una sintonia talmente forte da sentirsi parte di Lei, realizzando in se stesse uno stato d’essere che non era semplicemente umano, ma era partecipe della consapevolezza divina.
Per realizzare ciò sarebbe auspicabile un incontro con una vera Maestra, in grado di trasmettere segretamente l’Antica Sapienza delle Donne.
Ma poiché non vi sono più in occidente quei Culti e quei Centri Iniziatici Femminili, ove alle fanciulle veniva insegnato tale tipo di realizzazione, forse tale incontro, che potrebbe essere quasi impossibile nella realtà, potrebbe in certi casi avvenire durante un sogno, dato che secondo l’Autrice a volte i sogni potrebbero essere più importanti, se non addirittura più veri, delle cose che succedono nella vita di tutti i giorni.
E comunque in mancanza od in attesa di ciò, forse qualcuna potrebbe provare a ricercare da sola, nei modi indicati nel testo, in se stessa e per mezzo della contemplazione dell’armonia naturale, l’Amore di quella Madre trascendente di tutte le cose, fino ad identificarsi in tale sentimento, più che nei ragionamenti e nelle problematiche dell’io pensante.
Così agendo ci si potrebbe rendere appunto simili, acquisendone i Poteri e le Capacità Intuitive, alle antiche Sacerdotesse della Dea ed a tutte quelle donne che percependo in esse il Suo Amore, riuscivano a dare alla propria vita un senso totale e profondo, certamente ben diverso dal senso limitato, parziale od effimero che la pubblicità, le mode ed i grandi mezzi di comunicazione cercano di solito di imporre al gentil sesso.
I consigli ed i suggerimenti, dati al fine che qualche lettrice possa veramente iniziare a muoversi in questa direzione, potrebbero essere talmente importanti, che il presente libro dovrebbe essere letto da tutte quelle donne che provano nel profondo di se stesse un reale anelito verso un tipo di Spiritualità Femminile simile a quello delle Donne arcaiche.
Una Spiritualità che, se pur ignorata, repressa, fraintesa o disprezzata, potrebbe dare, se fosse conosciuta e messa in pratica, un senso profondo e completo alla vita e forse anche delle esperienze e delle conoscenze che potrebbero appartenere alla dimensione trascendente.
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venerdì 17 ottobre 2014
il Mestiere di Scrivere a due mani una Vita Androgina
L'Uomo più oceanico è quello "trasmutabile per tutte le guise". Bisogna imparare non solo ad essere molte persone diverse, ma anche a fare queste persone scegliendole e scegliendone i tratti.
Per esprimere la vita, non solo bisogna rinunciare a molte cose, ma avere il coraggio di tacere questa rinuncia.
La sola regola eroica: essere soli soli soli.
Quando passerai una giornata senza presupporre né implicare in nessun tuo gesto o pensiero la presenza d'altri, potrai chiamarti eroico. O altrimenti essere Cristo - cioè annientarsi. Ma l'hai detto ieri - nessuno rinuncia a ciò che conosce - e tu conosci troppe cose.
Non si mentisce la propria natura. La tua pena particolare - che è quella di tutti i poeti - sta in questo, che per vocazione tu non puoi avere che un pubblico, e invece cerchi anime gemelle.
il Mestiere di Vivere, Diario 1935-1950 - Cesare Pavese
Per esprimere la vita, non solo bisogna rinunciare a molte cose, ma avere il coraggio di tacere questa rinuncia.
La sola regola eroica: essere soli soli soli.
Quando passerai una giornata senza presupporre né implicare in nessun tuo gesto o pensiero la presenza d'altri, potrai chiamarti eroico. O altrimenti essere Cristo - cioè annientarsi. Ma l'hai detto ieri - nessuno rinuncia a ciò che conosce - e tu conosci troppe cose.
Non si mentisce la propria natura. La tua pena particolare - che è quella di tutti i poeti - sta in questo, che per vocazione tu non puoi avere che un pubblico, e invece cerchi anime gemelle.
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come in Cielo così in Terra, per realizzare i Miracoli della Cosa Una
A differenza degli Egizi (e poi anche dei Romani e del Medioevo), dove il "sacro" era legato al tempio (o alla cattedrale), nella Grecia antica era il "sito" ad avere importanza. Era, cioè, un centro armonico ed energetico legato al paesaggio e al rapporto che si instaurava tra le montagne, il cielo, i boschi e il mare. Per essere ritenuto sacro il sito doveva aver ricevuto dei "segni", come fenomeni inattesi (fulmini, temporali o terremoti) o una evidente presenza della divinità (apparizioni).
La nota dominante della civiltà Greca fu sempre la Bellezza. Il Tempio veniva costruito su un sito particolare ed era questo che diventava monumento. Era il paesaggio ed i suoi Spiriti di Natura che rivelavano il "Dio". Era il paesaggio di Delfi, per esempio, che rivelava Apollo, oppure quello di Olimpia Zeus. Attorno al Tempio, poi, si costruiva un villaggio per custodire e servire il Dio.
Come ben sappiamo la bellezza dei templi greci è talmente potente da inspirare ancora oggi il "sacro" e anche quando questi è andato perduto rimane l'armonia e l'estetica del monumento. Un Greco viveva la concezione del Sacro circondandosi dei suoi Dèi, cercando cioè di portare il "Cielo in Terra". Come diceva Platone: "il Cielo, Dio visibile".
La Gerarchia Spirituale utilizzò questa tendenza per costruire sulla terra - attraverso i suoi Iniziati - una griglia energetica capace di portare energie armoniche in tutta la Grecia. A questo scopo si istruirono nei Misteri i Sacerdoti e gli Iniziati affinché costruissero grandi "strade zodiacali" o "allineamenti geografici" in grado di collegare la Gerarchia con l'Umanità.
Attorno alle Feste religiose (scambiate dagli studiosi per i Misteri) si elaborò una precisa Ierogamia, ossia un insieme di riti religiosi che raffiguravano le Nozze e i Legami fra le divinità o membri della Gerarchia Spirituale (gli Dèi Greci erano Deva o Maestri di Saggezza). Furono stabiliti tre grandi Centri o Omphalos, attorno ai quali si costruirono Templi e si coniarono monete collegate al Dio e al Segno. Fu un grande tentativo di creare un mondo ordinato (Cosmos) e di sacralizzare la vita quotidiana. I tre centri principali furono: Delfi, Delo e Sardi.
Delfi è il nome dell'Organo Femminile e indicava il Legame esistente fra il Cielo (emittente) e la Terra (ricevente). Questo legame era rafforzato dal monte Parnaso (elemento maschile), che si erge nei pressi, e dalla fonte Castalia (elemento femminile).
i Misteri, la Filosofia, le Religioni, dalla Creazione ai Misteri Romani - Francesco e Gabriella Varetto
La nota dominante della civiltà Greca fu sempre la Bellezza. Il Tempio veniva costruito su un sito particolare ed era questo che diventava monumento. Era il paesaggio ed i suoi Spiriti di Natura che rivelavano il "Dio". Era il paesaggio di Delfi, per esempio, che rivelava Apollo, oppure quello di Olimpia Zeus. Attorno al Tempio, poi, si costruiva un villaggio per custodire e servire il Dio.
Come ben sappiamo la bellezza dei templi greci è talmente potente da inspirare ancora oggi il "sacro" e anche quando questi è andato perduto rimane l'armonia e l'estetica del monumento. Un Greco viveva la concezione del Sacro circondandosi dei suoi Dèi, cercando cioè di portare il "Cielo in Terra". Come diceva Platone: "il Cielo, Dio visibile".
La Gerarchia Spirituale utilizzò questa tendenza per costruire sulla terra - attraverso i suoi Iniziati - una griglia energetica capace di portare energie armoniche in tutta la Grecia. A questo scopo si istruirono nei Misteri i Sacerdoti e gli Iniziati affinché costruissero grandi "strade zodiacali" o "allineamenti geografici" in grado di collegare la Gerarchia con l'Umanità.
Attorno alle Feste religiose (scambiate dagli studiosi per i Misteri) si elaborò una precisa Ierogamia, ossia un insieme di riti religiosi che raffiguravano le Nozze e i Legami fra le divinità o membri della Gerarchia Spirituale (gli Dèi Greci erano Deva o Maestri di Saggezza). Furono stabiliti tre grandi Centri o Omphalos, attorno ai quali si costruirono Templi e si coniarono monete collegate al Dio e al Segno. Fu un grande tentativo di creare un mondo ordinato (Cosmos) e di sacralizzare la vita quotidiana. I tre centri principali furono: Delfi, Delo e Sardi.
Delfi è il nome dell'Organo Femminile e indicava il Legame esistente fra il Cielo (emittente) e la Terra (ricevente). Questo legame era rafforzato dal monte Parnaso (elemento maschile), che si erge nei pressi, e dalla fonte Castalia (elemento femminile).
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giovedì 16 ottobre 2014
la Donna Vitruviana
Pitagora riteneva le donne dotate di ottima intuizione e di spirito contemplativo, ed egli stesso, narra Aristotele, apprese gran parte delle dottrine morali ed i segreti dell'ascesi e della theurgia da Temistoclea, Sacerdotessa di Delfi. Fu lei a fargli capire la Donna nell'Iniziazione. Forse per quella felice possibilità di valutare il valore iniziatico dell'elemento femminile, divenne uno strenuo difensore della donna. Ebbe però timore di suscitare delle situazioni equivoche, e per questo fece le comunità di Iniziate separate da quelle degli Iniziati.
Rammentiamo il considerevole numero delle Sante Donne Iniziate che seguivano con coraggio il Figlio di Dio, senza mai abbandonarlo, neppure ai piedi della croce.
Ad Alessandria d'Egitto, nella scuola fondata da San Marco Evangelista, le Donne ispirate dallo Spirito Santo profetavano e insegnavano, catechizzavano, iniziavano gli uomini ai Misteri del Cristianesimo. Da quella gloriosa scuola uscirono i maggiori Maestri dell'epoca: Panteno, Clemente Alessandrino, Origene, Alessandro vescovo di Gerusalemme. In quel tempo si sapeva quanto salutare fosse l'influsso risvegliatore femminile e quanto fosse efficace l'Iniziazione operata, su un individuo, da due Volontà di polarità diversa, femminile e maschile.
Fra il Matrimonio fra due creature e l'Iniziazione vi è una certa analogia. c'è sempre l'azione della polarità maschile e femminile. Nel Battesimo, inteso come Iniziazione cristiana, è sempre in atto l'azione bipolare. Così è nell'Iniziazione orizzontale o umana. Essa è più efficace se data da due Iniziatori di sesso diverso. La ragione di questo si ritrova nel fatto che la donna durante il rito risveglia nell'uomo, per la Legge della Polarità, il suo aspetto femminile dormiente, latente. quanto abbiamo detto è un segreto disoccultato, svelato per la prima volta a tutte le donne.
Dopo la caduta dallo Stato Edenico, le anime derivate dalla coppia Adamo-Eva sono entrate nella doppia corrente involutiva-evolutiva (discesa e salita) pur portando l'impronta, l'immagine divina maschile e femminile. Le anime si sono specializzate nei due sessi, ma recano allo stato latente la natura del sesso opposto. In sostanza: l'uomo è uomo, ma con una tonalità femminile; la donna è donna, ma con una tonalità maschile. L'Iniziazione deve ricostruire lo stato di Androgine. non dimentichiamo: nell'universo metafisico sussistono l'Eterno Mascolino e l'Eterno Femminino.
Il Culto Mariano è una vaga intuizione popolare dell'Eterno Femminino, il riaffiorare di un Culto antichissimo dell'aspetto femminile della Divinità e la dimostrazione che la Donna ha la sua parte decisiva e nobilissima per l'evoluzione e l'ascesi di tutto il genere umano.
Iniziazione archeosofica e costituzione occulta dell'Uomo e della Donna - Tommaso Palamidessi
Rammentiamo il considerevole numero delle Sante Donne Iniziate che seguivano con coraggio il Figlio di Dio, senza mai abbandonarlo, neppure ai piedi della croce.
Ad Alessandria d'Egitto, nella scuola fondata da San Marco Evangelista, le Donne ispirate dallo Spirito Santo profetavano e insegnavano, catechizzavano, iniziavano gli uomini ai Misteri del Cristianesimo. Da quella gloriosa scuola uscirono i maggiori Maestri dell'epoca: Panteno, Clemente Alessandrino, Origene, Alessandro vescovo di Gerusalemme. In quel tempo si sapeva quanto salutare fosse l'influsso risvegliatore femminile e quanto fosse efficace l'Iniziazione operata, su un individuo, da due Volontà di polarità diversa, femminile e maschile.
Fra il Matrimonio fra due creature e l'Iniziazione vi è una certa analogia. c'è sempre l'azione della polarità maschile e femminile. Nel Battesimo, inteso come Iniziazione cristiana, è sempre in atto l'azione bipolare. Così è nell'Iniziazione orizzontale o umana. Essa è più efficace se data da due Iniziatori di sesso diverso. La ragione di questo si ritrova nel fatto che la donna durante il rito risveglia nell'uomo, per la Legge della Polarità, il suo aspetto femminile dormiente, latente. quanto abbiamo detto è un segreto disoccultato, svelato per la prima volta a tutte le donne.
Dopo la caduta dallo Stato Edenico, le anime derivate dalla coppia Adamo-Eva sono entrate nella doppia corrente involutiva-evolutiva (discesa e salita) pur portando l'impronta, l'immagine divina maschile e femminile. Le anime si sono specializzate nei due sessi, ma recano allo stato latente la natura del sesso opposto. In sostanza: l'uomo è uomo, ma con una tonalità femminile; la donna è donna, ma con una tonalità maschile. L'Iniziazione deve ricostruire lo stato di Androgine. non dimentichiamo: nell'universo metafisico sussistono l'Eterno Mascolino e l'Eterno Femminino.
Il Culto Mariano è una vaga intuizione popolare dell'Eterno Femminino, il riaffiorare di un Culto antichissimo dell'aspetto femminile della Divinità e la dimostrazione che la Donna ha la sua parte decisiva e nobilissima per l'evoluzione e l'ascesi di tutto il genere umano.
Iniziazione archeosofica e costituzione occulta dell'Uomo e della Donna - Tommaso Palamidessi

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giovedì 25 settembre 2014
Iside Regina
"Oh
Regina del cielo, sii tu Cerere alma, Creatrice prima delle messi, tu
che nella gioia d'aver ritrovato tua figlia eliminasti l'antica usanza
di nutrirsi, come delle fiere, di ghiande, rivelando così agli uomini un
cibo più mite, e ora frequenti le zolle di Eleusi; sii tu Venere
celeste, che agli albori del mondo congiungesti i sessi in contrasto,
generando Amore e propagando con frutti sempre novelli
l'umana stirpe, e ora sei onorata nel santuario di Pafo che il mare
circonda; sii tu la sorella di Febo, che alleviando con le tue cure il
parto alle donne incinte, hai fatto nascere intere popolazioni, e ora
sei venerata nel tempio illustre di Efeso; sii tu la venerabile
Proserpina che la notte con le tue urla e col tuo triforme aspetto freni
l'impeto delle larve, sbarri le porte di sotterra, erri qua e là per le
selve e accogli propizia le varie cerimonie di ossequio; tu che con la
tua femminile luce rischiari ovunque le mura delle città e col tuo
rugiadoso splendore alimenti la rigogliosa semente e con le tue
solitarie peregrinazioni spandi il tuo incerto chiarore; con qualsiasi
nome, con qualsiasi rito, sotto qualsiasi aspetto sia lecito invocarti,
concedimi finalmente la tua assistenza nell'ora della estrema rovina,
rinsalda la mia afflitta fortuna e, dopo tante disgrazie che ho
sofferto, dammi tregua e riposo, basta con le fatiche, basta con i
pericoli. cancella l'orrido aspetto del quadrupede, rendimi agli occhi
dei miei, rendi a me quel Lucio ch'io ero, e, se un dio mi perseguita
con implacabile crudeltà per un'offesa che gli abbia fatta, mi sia
almeno concesso di morire, se non mi è concesso di vivere".
Ma non avevo ancora chiuso completamente gli occhi ed ecco di mezzo al mare una divina figura emergere, levando un volto degno di essere adorato dagli dèi medesimi. Mi parve poi che, a poco alla volta, tutta la persona, come una luminosa statua, si rizzasse dinanzi a me, scuotendo l'onda marina.
"Io sono la genitrice dell'universo, la sovrana di tutti gli elementi, l'origine prima dei secoli, la regina delle ombre, la prima dei celesti; io riassumo nel mio volto l'aspetto di tutte le divinità maschili e femminili; sono io che governo col cenno del capo le vette luminose della volta celeste, i salutiferi venti del mare, i desolati silenzi dell'Averno.
Indivisibile è la mia divina essenza, ma nel mondo io sono venerata ovunque sotto molteplici forme, con riti diversi, sotto differenti nomi.
Perciò i Frigi, i primi abitatori della terra, mi chiamano Madre degli dèi, adorata in Pessinunte;
gli Attici autoctoni, Minerva Cecropia;
i Ciprioti bagnati dal mare, Venere di Pafo;
i Cretesi abili arcieri, Diana Dictinna;
i Siciliani trilingui, Proserpina Stigia;
gli abitanti dell'antica Eleusi, Cerere Attea;
alcuni Giunone; altri Bellona; gli uni Ecate; gli altri Rammusia.
Ma le due stirpi degli Etiopi, gli uni illuminati dai raggi nascenti del sole all'alba, gli altri da quelli morenti al tramonto, e gli Egiziani il cui antico sapere conferisce potenza, mi onorano con riti che appartengono a me sola, e mi chiamano col mio vero nome:
Iside Regina".
le Metamorfosi o l'Asino d'oro - Apuleio
Ma non avevo ancora chiuso completamente gli occhi ed ecco di mezzo al mare una divina figura emergere, levando un volto degno di essere adorato dagli dèi medesimi. Mi parve poi che, a poco alla volta, tutta la persona, come una luminosa statua, si rizzasse dinanzi a me, scuotendo l'onda marina.
"Io sono la genitrice dell'universo, la sovrana di tutti gli elementi, l'origine prima dei secoli, la regina delle ombre, la prima dei celesti; io riassumo nel mio volto l'aspetto di tutte le divinità maschili e femminili; sono io che governo col cenno del capo le vette luminose della volta celeste, i salutiferi venti del mare, i desolati silenzi dell'Averno.
Indivisibile è la mia divina essenza, ma nel mondo io sono venerata ovunque sotto molteplici forme, con riti diversi, sotto differenti nomi.
Perciò i Frigi, i primi abitatori della terra, mi chiamano Madre degli dèi, adorata in Pessinunte;
gli Attici autoctoni, Minerva Cecropia;
i Ciprioti bagnati dal mare, Venere di Pafo;
i Cretesi abili arcieri, Diana Dictinna;
i Siciliani trilingui, Proserpina Stigia;
gli abitanti dell'antica Eleusi, Cerere Attea;
alcuni Giunone; altri Bellona; gli uni Ecate; gli altri Rammusia.
Ma le due stirpi degli Etiopi, gli uni illuminati dai raggi nascenti del sole all'alba, gli altri da quelli morenti al tramonto, e gli Egiziani il cui antico sapere conferisce potenza, mi onorano con riti che appartengono a me sola, e mi chiamano col mio vero nome:
Iside Regina".
le Metamorfosi o l'Asino d'oro - Apuleio
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Vergine
giovedì 18 settembre 2014
Lady Debdea Shakti & Lord Don Juan el Morya Shiva, Love Mistress&Master, from Venus
There's only three men that I'ma serve my whole life
It's my Daddy and Nebraska and Jesus Christ.
Lady Gaga - You & I
We are the crowd,
We’re c-coming out
Got my flash on it’s true
Need that picture of you
It’s so magical
We’d be so fantastical
Leather and jeans a watch on my wrist,
Not sure what it means,
But this photo of us
It don’t have a price
Ready for those flashing lights,
Cause you know that baby i
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
I’ll be your girl
Backstage at your show,
Velvet ropes and guitars,
Yeah cause you’ll know
I’m staring between the sets
Eyeliner and cigarettes
Shadow is burnt
Yellow dance and return
My lashes are dry
But with teardrops I cry
It don’t have a price
Loving you is cherry pie
‘Cause you know that baby I
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Real good
(We dance in the studio)
Snap, snapped
(That xxxx on the radio)
Don’t stop boy, rewind
We’ll blast it but we’ll still have fun!
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Lady Gaga - Paparazzi
Don't be a drag, just be a queen
Whether you're broke or evergreen
You're black, white, beige, chola descent
You're Lebanese, you're orient
Whether life's disabilities
Left you outcast, bullied, or teased
Rejoice and love yourself today
'cause baby you were born this way
I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby
I was born this way
Lady Gaga - Born this way

It's my Daddy and Nebraska and Jesus Christ.
Lady Gaga - You & I
We are the crowd,
We’re c-coming out
Got my flash on it’s true
Need that picture of you
It’s so magical
We’d be so fantastical
Leather and jeans a watch on my wrist,
Not sure what it means,
But this photo of us
It don’t have a price
Ready for those flashing lights,
Cause you know that baby i
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
I’ll be your girl
Backstage at your show,
Velvet ropes and guitars,
Yeah cause you’ll know
I’m staring between the sets
Eyeliner and cigarettes
Shadow is burnt
Yellow dance and return
My lashes are dry
But with teardrops I cry
It don’t have a price
Loving you is cherry pie
‘Cause you know that baby I
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Real good
(We dance in the studio)
Snap, snapped
(That xxxx on the radio)
Don’t stop boy, rewind
We’ll blast it but we’ll still have fun!
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Lady Gaga - Paparazzi
Don't be a drag, just be a queen
Whether you're broke or evergreen
You're black, white, beige, chola descent
You're Lebanese, you're orient
Whether life's disabilities
Left you outcast, bullied, or teased
Rejoice and love yourself today
'cause baby you were born this way
I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby
I was born this way
Lady Gaga - Born this way

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lunedì 15 settembre 2014
UomaN
Sono una Donna di sinistra con un Uomo di destra dentro di Sé.
E anche questo mi pare abbastanza.
debdeashakti
E anche questo mi pare abbastanza.
debdeashakti
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