giovedì 26 febbraio 2015

il Fiore della Vita

Gli Egiziani avevano due scuole misteriche; una era chiamata l’Occhio sinistro di Horus. Questa scuola insegnava i principi femminili della creazione, l’Amore e la Compassione. L’altra scuola era chiamata l’Occhio destro di Horus e insegnava i principi maschili intelligenti della creazione, la geometria sacra era il soggetto principale. 

La Geometria Sacra ha anche lasciato le sue tracce in altre culture come nell’architettura gotica delle chiese Europee e nelle cattedrali (Chartres), nel Partenone di Atene, nei dipinti di Leonardo Da Vinci e nella danza classica Hindu. La Geometria Sacra è stata preservata nei circoli della Massoneria in grande segreto.


Il Fiore della vita è una figura molto importante in geometria sacra:

il Gioco della Creazione nel Tempo di Sogno

La Bibbia giudaico-cristiana ci mostra un Padre Maschile, sorgente di vita.
Ma molte delle più antiche storie di creazione conosciute parlano di una Grande Madre: una Divinità Femminile che dà e mantiene la vita, la Dea degli animali e delle piante, degli umani, delle acque, della terra e del cielo.
Un'antica preghiera sumera esalta la gloriosa Nana, come "la Signora Potente, la Creatrice". 
Un'altra antica tavoletta si riferisce alla Dea Nammu come alla "Madre che diede vita al Cielo e alla Terra".
In Egitto la Creazione della vita veniva attribuita a Nut, Hathor o Iside, di cui è scritto: "All'inizio era Iside, la più Antica di tutto ciò che è Antico. Era la Dea da cui scaturì tutto ciò che diviene".

Tutto questo sta ad indicare che il Culto delle Divinità Femminili era parte integrante delle più antiche Tradizioni Sacre.

(...)

Cosa sono le Storie del Tempo di Sogno?
Sono i Miti di fondazione e regolazione, la forma che ha preso la loro modalità di percepire e rappresentare i rapporti tra il visibile e le forze invisibili, le intelligenze e i modelli invisibili che esistono da sempre, fin da prima del 'risvegliarsi' del mondo. Non c'è nessun 'Creatore' del mondo ma, nel Tempo di Sogno, pura astrazione generante, degli Esseri Metafisici (gli Antenati) che, attraverso i loro Sogni e le loro interazioni hanno animato tutto, dalla terra alle pietre agli alberi, e i vari animali, gli uomini e le donne, "che sono stati perfettamente creati nella loro diversità di maschi e femmine completi ed equivalenti, tutti sullo stesso piano". Le forme che sono state assunte da ciò che vediamo sono state fatte succedere dai sogni che gli Antenati facevano prima che esistesse il mondo. E li potevano fare in tutta libertà, non contenuti dai limiti fisici che invece possiede la creazione formatasi sui loro Sogni.

(...)

Quindi non un Demiurgo, non una Grande Madre, non un Dio, ma il Tutto che si crea attraverso il libero Gioco astratto messo in moto dal Sogno.

Oscure Madri Splendenti, le radici del Sacro e delle Religioni - Luciana Percovich




mercoledì 25 febbraio 2015

la Tessitura Cosmica

Creare significa fissare un punto iniziale, stabilire una scala di emanazione; musicalmente, fissare un La dal quale poi si evolve la Creazione.
L'Arte, nel mondo umano, è sinonimo di Creazione, perciò gli Dèi Creatori hanno assunto la caratteristica di Dèi dell'Arte.
Ogni cultura si appropria dei modi e delle forme creative proprie al loro Dio Particolare.
Nel Tempo Magico dello Spirito, ognuno è il proprio Dio, il proprio Creatore.
In effetti, tra gli umani, chi è giunto a essere attivo, a operare nel Punto Magico Iniziale dello Spirito è stato elevato al rango di Dio.

Nella Tradizione Egizia, che è Stellare e Gerarchica, esistono a ogni livello di manifestazione i corrispondenti Dèi Creatori. 

All'Origine della Creazione è posta la "Padre-Madre" Neit, la Neter Ua (Dio Uno) per eccellenza.
Neit crea con proiezione di intento dal Cuore, in assoluta Allegrezza e Libertà da qualsivoglia vincolo all'infuori del proprio Piacere

Ciò che Lei sente dal Cuore si manifesta nell'esistenza.

Neit tesse il Cosmo con fibre incrociate, con filamenti cosmici, i quali con Ptah e Thot diventano una Rete Magica, custodita gelosamente nei loro templi e che celava grandi segreti.

Il libro del Drago, l'Architettura del Cosmo - Athon Veggi




l'Occhio

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto 
e ciò che è in alto è come ciò che è in basso 
per fare i miracoli della Cosa Una. 
E poiché tutte le cose sono e provengono da Una, 
per la mediazione di Una, 
così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento.

Ermete Trismegisto - Tavola Smeraldina

Allorché di due farete Uno, 
allorché farete la parte interna come l'esterna, 
la parte esterna come l'interna e la parte superiore come l'inferiore, 
allorché del maschio e della femmina farete un Unico Essere 
sicché non vi sia più né maschio né femmina, 
quando metterete un occhio al posto di un occhio, 
una mano al posto di una mano, 
un piede al posto di un piede, 
un'immagine al posto di un'immagine,
allora entrerete nel Regno.

Vangelo di Tommaso





martedì 24 febbraio 2015

Hierodula - Hore - Sacred Whore




la Divina Sapienza

24 febbraio, European Pagan Memory Day.

Non scordiamo mai più che la Sapienza è Donna.
Laddove Lei è messa a tacere, l'Umanità è destinata a perire.

debdeashakti




Manifestare gli Archetipi

L'Arte è Scienza Sacra ed essa è connessa con le 'forme formanti', con gli Archetipi.
Connettersi con gli Archetipi è ritornare all'Essenza, che si ritrova poi nelle forme e suoni della Natura e di tutto il creato.
Gli Archetipi sono le Forze Primigenie, che risuonano nel nostro Spirito. Connettersi con gli Archetipi, di conseguenza, equivale a ricordare lo Spirito, ricordare il punto di emissione.
L'Arte per essere tale deve essere collegata agli Archetipi, ai Neteru, poiché l'arte è la manifestazione dell'Archetipo
L'abilità di un Artista coincide con la sua capacità di manifestare l'Essenza Cosmica Spirituale, con la sua facoltà di proiettare un 'seme' creativo al di fuori di se stesso.

L'Artista, l'Architetto, era una volta un Adepto, un Iniziato ai Misteri dello Spirito.

L'Arte è di conseguenza il Veicolo degli Archetipi, il Veicolo dello Spirito, ed è un potente strumento per 'insinuare' una nuova qualità di energia nella consapevolezza umana.
Nelle antiche Tradizioni, come quelle Egizie, Greche o Mesoamericane, l'Arte era usata come espediente per aprire la coltre della mente razionale e rendere possibile una connessione con lo Spirito, o le Realtà Trascendenti.

L'Arte ha lo scopo di immettere il fruitore in una diversa Dimensione, o nei vari livelli dello Spirito, per far slittare la consapevolezza in un piano voluto e determinato. Un determinato artefatto, che si collega a un voluto Archetipo o livello, deve dare sempre gli stessi risultati con individui della stessa evoluzione.

Il Libro del Drago, l'Architettura del Cosmo - Athon Veggi




domenica 22 febbraio 2015

Tribute to Mother Monster

On G.O.A.T., a Government Owned Alien Territory in space, a birth of magnificent and magical proportions took place. But the birth was not finite, it was Infinite. 
As the wombs numbered and the mitosis of the future began, it was perceived that this infamous moment in life is not temporal, it is eternal. 
And thus began the beginning of the new race; a race within the race of humanity; a race which bears no prejudice, no judgment, but boundless freedom. But on that same day as the Eternal Mother hovered in the multiverse, another more terrifying, birth took place: the birth of evil.
And as she, herself, split into two, rotating in agony between two ultimate forces, the pendulum of choice began its dance. 
It seems easy, you imagine, to gravitate, instantly and unwaveringly, towards Good, but she wondered: 
“How can I protect something so perfect without evil?”

Lady Gaga - Born this Way Intro 




sabato 21 febbraio 2015

la Dea geometrizza

Maat, la Verità cosmica, è il Principio dei Numeri, della matematica, dell'Ordine portato dal Caos mediante i Numeri.
Il Suo Nome è la radice della parola "matematica".
Nel geroglifico del suo nome, appare il regolo o cubito, strumento col quale erano effettuate tutte le misurazioni lineari. 
Maat è indistinguibile dal suo nome, che è sinonimo di misurazione.

Il Libro del Drago, l'Architettura del Cosmo - Athon Veggi




Riunire ciò che è sparso

"Onore alla Donna, in Terra e in Cielo. Ella ci fa comprendere questa Grande Donna: la Natura!"

Pitagora

"Significativa è la parte importantissima che, nel Pitagorismo, ebbe l'elemento Femminile. Pitagora ammise nella scuola anche le donne. Non solo anch'esse venivano 'Iniziate', ma si parlò persino di Donne Pitagoriche o di Madri Pitagoriche in funzione di Iniziatrici. Secondo la tradizione, la Scuola Pitagorica contò più discepoli di sesso femminile di tutte le altre messe insieme. Gli Etruschi avevano alta stima di Pitagora. La congenialità del Pitagorismo, con il substrato etrusco e italico pre-indoeuropeo, è fuori discussione".

Julius Evola - introduzione a: I Versi d’Oro. La Summa della sapienza Pitagorica





venerdì 20 febbraio 2015

Rebis (Uoman)



"Ego sum Homo".

Iscrizione impressa sul medaglione d'Oro della Maestra Venerabile, nell'Antico Rito Egizio di Misraim e Memphis.

"E Dio promise alla Luna: un giorno tu sarai nuovamente grande come il Sole; e la tua Luce sarà come la Luce del Sole".

Midrash Ebraico

"Simon Pietro disse loro:
Maria Maddalena deve andar via da noi, perché le femmine non sono degne della Vita.
Gesù disse:
Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio,
affinché Lei diventi uno Spirito Vivo uguale a noi maschi.
Poiché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei Cieli".

Vangelo di Tommaso



























mercoledì 18 febbraio 2015

il Sacro Graal

Il Corpo femminile è il Calice
attraverso il quale emerge la Dea.
Nelle tradizionali versioni della leggenda del Graal,
non si menziona mai la Donna che porta il Graal.
Lei non ne va alla ricerca,
tanto meno ne viene mai separata.
Lei accede all'esperienza del Graal
attraverso il proprio Corpo.
Una nutrice che porti il bimbo al seno
è come se, senza parlare, dicesse:
"prendete, mangiate, questo è il mio corpo;
bevete, questo è il mio sangue!"

Jean Shinoda Bolen - Passaggio ad Avalon

 E' arrivato il momento di far uscire il Divino dalle chiese e dai templi,
e di lasciarlo girare nel mondo.
Io ritengo che la riscoperta del Sacro che ci circonda, con l'aiuto di Sophia,
sia il compito spirituale di questa Nuova Era.


Alice O. Howell - la Colomba nella roccia

Finché verrà demonizzato il sangue della donna, e con esso la Donna,
e finché parallelamente verrà esaltato il sangue dell'uomo,
quello versato su una croce, o in una delle sue innumerevoli guerre,
non vi sarà salvezza per il genere umano.


Jutta Voss - la Luna Nera

Morya

Questo libro appartiene a un ristrettissimo numero di persone. 
Forse di queste ancora non esiste alcuna, e se esistono saranno quelle che comprendono il mio Zarathustra. Come oserei confondermi con coloro a cui oggi si presta orecchio? Solo il dopodomani mi apparterrà. Alcuni nascono postumi.
Le condizioni sotto le quali mi si comprende - e le conosco fin troppo bene - fanno sì che mi si comprenda necessariamente. Bisogna essere integri fino alla durezza nelle cose dello spirito per poter sopportare la mia serietà e la mia passione; bisogna essere abituati a vivere nelle montagne, a vedere al di sotto di sé la meschina ciarlataneria attuale della politica e dell'egoismo dei popoli; è necessario, infine, essere diventati indifferenti, e non domandare mai se la verità sia utile, se per qualcuno sia fatale...
Una predilezione della forza per le questioni che oggi nessuno ha il coraggio di porre; il coraggio del PROIBITO; la predestinazione al labirinto; un'esperienza di sette solitudini; orecchio nuovo per musica nuova; occhi nuovi per vedere ciò che è più lontano; una coscienza nuova per verità mute fino ad ora; e la volontà per l'economia del grande stile: mantener vivi la propria forza, il proprio entusiasmo...; il rispetto di se stesso; l'amor proprio; la libertà assoluta rispetto a se stesso...
Solo questi, infine, i miei lettori, i miei veri lettori, i miei lettori predestinati; che importa il resto? - il resto non è altro che umanità. -E' necessario essere superiore all'umanità in forza, in elevatezza d'animo, - in disprezzo...

Friedrich Nietzsche - l'Anticristo




venerdì 13 febbraio 2015

Visione

Le fanciulle e le donne, nel loro nuovo sviluppo, imiteranno solo momentaneamente le abitudini maschili e si adopereranno solo temporaneamente nelle occupazioni maschili. Dopo le incertezze di tali transizioni, si vedrà che sono passate per questi (spesso ridicoli) travestimenti soltanto per pulire il proprio essere dagli effetti deturpanti dell'altro sesso. La gestazione dolorosa e piena di umiliazione porterà alla luce la vera essenza delle donne che si libera dalle convenzioni della sola femminilità e gli uomini, che oggi non si accorgono di tale cambiamento ne saranno sorpresi e turbati (o battuti). Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a completamento e confine, ma solo a vita reale: l’umanità femminile. Questo progresso trasformerà l’esperienza dell’amore, che ora è piena d’errore, la muterà dal fondo, la riplasmerà in una relazione da essere umano a essere umano, non più da maschio a femmina. E questo più umano amore somiglierà a quello che noi faticosamente prepariamo, all’amore che in questo consiste, che due solitudini si custodiscano, delimitino e salutino a vicenda.

Rainer Maria Rilke 


Noi siamo Uno


Io Sono Colei che è radicata alla Terra e che (lo) radica,
Io Sono Colui che si eleva verso il Cielo e che (la) eleva,
Io Sono Colei che è Abisso,
Io Sono Colui che è Altezza,
Io Sono Colei che è Buio,
Io Sono Colui che è Luce,
Io Sono Colei che è Fluidità,
Io Sono Colui che è Simmetria.

Noi Siamo il Fuoco, il Fuoco della Terra e del Sole,
Noi Siamo la Croce in movimento eppure immobile,
Noi Siamo gli Opposti riconciliati,
Noi Siamo gli Amanti,
Noi Siamo Uno.

debdeashakti (SoulCollage)
 
 

Cigno Bianco, Cigno Nero

Specchio, specchio della mia coscienza...
Chi sa integrare la tua profonda essenza?

Mi guardo e ti guardo, sei bella eppure ne ho terrore,
sono io o sei Tu? Chi siamo noi, senza l'Ombra che ci rimanda
la paura e la gioia di esistere nella completezza?


Oggi non saprei chi sono, se non avessi conosciuto te,
ragazza nello specchio. Tu che mi guardavi e mi sfidavi,
tu che mi hai sempre amato, anche quando ti rifiutavo.

Perdonami, ragazza nello specchio, se a volte ho visto
il male, in Te, in quella luce consapevole che ti brillava nello sguardo temevo di annegare.


 
Ti amo, ragazza nello specchio, perché tu sei Lui e Lei, tu sei Me, Noi siamo Uno e siamo chiunque. Noi siamo un cigno non più bianco, non più nero, noi siamo l'albatro maestoso non più schernito in terra che dispiega le ali e torna a volare.

debdeashakti



mercoledì 11 febbraio 2015

Novus Ordo Seclorum

E' giunta l'ultima Età dell'Oracolo Cumano:
nasce di nuovo il Grande Ordine dei Secoli.
Già torna la Vergine...
già la novella prole discende dall'alto del Cielo.

Virgilio, IV Ecloga (4-7)


sabato 7 febbraio 2015

la Signora del bosco

...è evidente come tutte queste versioni fanno in modo di distruggere e passare sotto silenzio ogni fenomeno di Libertà, di Sacralità e di Sorellanza Femminile, riportando qualsiasi tentativo di autonomia ad una presenza centrale degli uomini, l'esclusione dei quali è sempre descritta come innaturale, mostruosa, crudele. Ogni cosa deve essere piuttosto finalizzata al piacere e al vantaggio del maschio, altrimenti si presenta dannosa e orribile, visto che la Natura avrebbe dall'inizio dei Tempi decretato l'inevitabile complementarietà dei Sessi, legge per cui tuttavia sembra che solo le donne debbano dipendere dal maschio e mai il contrario.
Del resto è possibile che davvero gli uomini giunti ad un simile punto non avessero più la capacità nemmeno di immaginare ciò che potevano essere le Antiche Vergini e i Loro modi di vivere.
Non erano più in grado neppure di riconoscerne il Potere di gioia ed alcuni forse sentivano timore di fronte ad esse, mentre altri le consideravano solamente oggetti di piacere.
Però i maschi, senza più Donne Sacre, non potevano che divenire disgraziati e infelici.
Si misero probabilmente a cercare affannosamente con azioni compiute all'esterno di sé di riparare ad una perdita di cui erano tuttavia inconsapevoli. Cominciarono a costruire, inventare, lavorare e produrre le cose più varie, ma senza forse in alcun modo poter riempire quel vuoto profondo determinato dalla perdita del Sacro nelle loro vite, essi si erano cioè probabilmente trasformati in quelli che in Sanscrito vengono chiamati 'ignoranti' nel senso letterale, in quanto caratterizzati dall'Avidya, ovvero in uomini incapaci di sentire e conoscere l'aspetto immateriale della realtà, dal momento che questo termine è composto da 'a', cioè 'senza', e 'vidya', ovvero 'conoscenza, sapere'.
Questo quadro peggiorò ulteriormente con l'avvento e la diffusione capillare delle religioni monoteiste, le quali sistematizzarono nelle loro dottrine e culti la convinzione della supremazia del genere umano e maschile su tutto il resto dell'esistente, donne, animali e piante. anche il cambiamento della Divinità di riferimento sembra essere significativo. Il nuovo Dio infatti, maschio, geloso, possessivo e pronto a condannare a terribili torture infernali chi non crede in lui, costituito a immagine e somiglianza degli uomini, sembra incarnare perfettamente gli ideali e le convinzioni dell'umanità che cominciò a venerarlo.
Il Culto dell'Armonia Naturale  dalle infinite forme fu sostituito da quello di un unico Dio che si narra abbia affidato il suo messaggio ad alcuni uomini che egli scelse come profeti, ed il cui culto fu sempre e soltanto amministrato da maschi, i quali erano per lo più caratterizzati dalla più severa misoginia.

...così, Quelle che erano delle Luminose Dee di Gioia, sintoniche con il mondo naturale al punto da assumere simbolicamente le forme dei più diversi animali, divennero dei mostri pericolosi dai tratti ferini.

le Vergini Arcaiche - Leda Bearné



venerdì 6 febbraio 2015

il Mistero del Punto Sacro Femminile (Squirting Project)

Le donne mohave (i Mohavi sono una tribù indiana dell'America occidentale) confessano apertamente di espellere un Liquido al momento dell'Orgasmo, sia nel rapporto genitale sia in quelli orale e anale.

Presso i Trukesi - un popolo che vive in alcune isole dell'Oceano Pacifico del sud, le Trobriand - il "coito viene considerato una specie di sfida tra uomini e donne, dove l'uomo trattiene il suo Orgasmo finché la donna ha raggiunto il suo" e lo fanno in un modo che "consiste proprio nell'infilare solo la punta del Pene nella Vagina e, tenendolo con la mano, muoverlo come un cucchiaio in una tazza. in questo modo vanno a toccare proprio il Punto G. Gli abitanti di queste isole non solo conoscono l'importanza dei muscoli pelvici e l'esistenza delle Ghiandole di Skene, ma giudicano che la Donna abbia goduto veramente solo se eiacula.

I Mangaia, nativi delle Isole Cook dell'Oceania, descrivono l'Eiaculazione Femminile come quel momento in cui "la Donna pensa di urinare, anche se non si tratta di urina".

I Ponapesi, anch'essi dell'Oceania, sono convinti che il concepimento non possa avvenire se la donna non è stata prima stimolata fino a eiaculare. solo dopo è opportuno per loro iniziare la penetrazione.

In Uganda esiste una società Matriarcale, i Batoro, che considera una donna adulta e pronta per il matrimonio solo quando riesce, masturbandosi, a eiaculare bagnando un muro. Le donne anziane insegnano alle giovani come fare 'Kachapati', che in lingua Batoro vuol dire proprio "spruzza il muro".

nella Letteratura Tantrica l'esistenza del Punto G non è mai stata messa in dubbio, discutendo semmai sui diversi metodi per stimolarlo, sulla sua importanza pratica e sul suo ruolo nel raggiungere i Livelli Superiori dell'Orgasmo Femminile, vere e proprie esperienze spirituali più che sessuali, in quanto producono veri e propri Stati Alterati di Coscienza.

Anche nella Letteratura Erotica Indiana il Punto G compare diverse volte. Nel Kamasutra si legge: "doppio è il Piacere delle Donne: l'eccitarsi e l'eiaculare. La lubrificazione della Vagina deriva soltanto dell'eccitazione, il culmine della libidine invece dall'Effusione frullante".

Fonti: 
-Enciclopedia del Sesso Sublime - Jacopo Fo 
-il Punto G -Elmar e Michaela Zadra
-Storia di V - Catherine Blackledge
-Osate...scoprire il Punto G - Becht Ovidie

Sono solita corredare ogni mio post con foto mie. 
In via del tutto eccezionale e visto lo spessore del progetto, per stavolta utilizzo delle immagini tratte dallo Squirting Project del collettivo Massoneria Creativa
Godetevele perché sono MagniFiche

L'intero progetto qui: https://www.behance.net/gallery/23059835/Squirting-Project-

debdeashakti

Luca Giobbe


Bonsay Satoboy


Joseph Ciccariello


Cinzia Piazza


martedì 3 febbraio 2015

le Venerabili

...con simili uomini le Sue Sacerdotesse non potevano certo congiungersi, onde evitare di smarrire la possibilità di unirsi alla Divinità perdendo la capacità di volare.
Il concedersi a uomini di tal fatta avrebbe rappresentato per queste fanciulle un vero e proprio tradimento nei confronti della loro Natura Profonda, adatta e sintonica ad un Amore molto più alto, quello di Dioniso, cui giuravano fedeltà insieme alla loro Regina.
Infatti ad Atene vi era anche una Regina che guidava il Culto delle quattordici Gérairai, una Regina anch'essa naturalmente Vergine che, simbolicamente, si congiungeva in segreto ogni anno, all'inizio della primavera, durante una festa dedicata a Dioniso detta delle Antesterie, letteralmente 'dei fiori', col Dio e di tale segreto Rito si diceva beneficiasse l'intera città, così come la città di Roma si credeva beneficiasse del segreto culto delle Vergini Vestali.
Come per un vago ricordo di un tempo già trascorso, magari di quell'Età cosiddetta delle Madri o dell'Argento, periodo in cui le Donne incarnavano ancora del tutto la gioia della Grande Madre e in sintonia con Essa guidavano l'intera comunità. In una società ormai del tutto diversa, senza più nulla poter comprendere davvero, sopravvivevano antiche credenze come retaggi arcaici, usati ormai purtroppo soltanto in modo funzionale e politico per un comunità già lontana dalla Dea.

In Tempi in cui la maggior parte delle persone aveva perso la capacità di elevarsi, purtuttavia, ancora si riusciva a credere che le Portatrici del Sacro dovessero essere rispettate e protette, con vantaggio dell'Armonia di tutta la comunità. 
Forse per questo Esse erano chiamate anche "le Venerabili".

Dioniso e le Donne, ovvero la gioiosa follia - Leda Bearné