domenica 25 gennaio 2015

la Bugia

...il Poeta Alchimista canta il suo Amore per una Donna sconosciuta, oggetto di tutti i suoi pensieri e delle sue aspirazioni.

E' una Donna che è "Luce dell'Anima", al cui apparire il poeta si sente tremare e 'trasumanare'. come Dante alla vista di Beatrice. Pur di contemplare il Suo volto, è pronto a offrirle la sua vita stessa.

L'Amore per questa Donna attrae la mente tanto che questa non desidera altro che unirsi a Lei, è Lei che risveglia la nostalgia di un'altra esistenza ("lieto a morir per eternar l'Anima") e lo spinge a liberarsi dai legami per meritare "quelle delizie" che Lei solo sa concedere. E' Lei che ispira il poeta, suggerendogli quello che poi scriverà; ma a volte è tanto sottile e lieve che lui non afferra quanto gli comunica:

...Sei fuoco che purifichi
Quanto trovi d'impuro; e per il fragile
Mio senso, se tu voli, vai tant'agile
Che non ti sento quando mel chiarifichi.

E' evidente che si tratta di una Donna Simbolica, depositaria di ogni perfezione e virtù, topos letterario dei poeti del Dolce Stil Novo, che universalmente si identifica con la Divina Sapienza.  molti infatti non intendono più l'Amore in quella forma pura e cortese che s'insegnava nelle Scuole d'Amore.

Ma il poeta l'amerà eternamente, tanto d'operare quella trasformazione di sé nell'oggetto amato, fonte d'infinita beatitudine.

Sei mia, sono tuo... Tu vivi in me medesimo.


Spesso il Palombara nelle sue rime cita Roma, "che vorrebbe portare al suo antico splendore". ma per lui la Tradizione Romana si è interrotta: dopo Morieno Roma, pur essendo "caput mundi", non ha generato altri veri Maestri.

è proprio il ricordo dell'Antica Tradizione che spinge il nobile romano a scrivere, a tramandarne il messaggio, accogliendo dopo secoli quel 'Ramo d'Oro' d'Enea che,come scrive negli Scherzi Ermetici, a lui porge la Lupa di Romolo e Remo.
attraverso il poeta, 'figlio di Roma', si riallaccia quindi il legame con Virgilio e la Tradizione italica, con Enea figlio di Venere (Roma Amor), il cui messaggio egli manda ai posteri. pervaso di questa responsabilità, esorta di fare bene attenzione a quanto cela nei suoi versi, poiché egli spalancherà al Saggio la chiusa porta dell'antro di Mercurio, affinché la Tradizione non muoia.

chi lo seguirà si accorgerà del tesoro inestimabile ch'egli, nelle sue carte, manda al 'Vero Filosofo' e vi troverà la Via per raggiungere la Regalità Iniziatica, l'antica Età dell'Oro di Saturno, il 'Ramo d'Oro' di Enea:

Confida in Dio fuggi la gente prava
Che ti prometto che non hebbe Roma
Imperio tal qual cela questa rima.

Anche nella canzone già citata, l'Autore alla sua N.N. diletta, ritorna la sua missione di restaurare l'Antico Culto della Terra Italica sotto la protezione di Venere:

Ben felice può dirsi hoggi l'Italia
Se di Romolo e Remo nel bel Tevere
Con fortunati accenti sa ricevere
La bella amata mia Venere Idalia.

Cristina di Svezia e il suo Cenacolo Alchemico - Anna Maria Partini