martedì 3 marzo 2015

la Beneamata

Hatshepsut, la Beneamata, generata dall'Amore Divino all'Aurora dei Tempi, legittima la sua Origine Celeste e Carnale.
Il suo Mito si perpetua, Teogamia del Pensiero Antico.
Oggi, accede al Trono, vestita come Sposa di Dio e segnata dal Disco Solare.
Non è la figlia del Libro, ma lo Splendore Sacerdotale, la Dea di Om ed-Dunya, idolo carismatico del popolo egiziano, guida suprema bandita nel dimenticatoio della storia.

(...)

Ammasso di rocce alla foce di una sorgente niagarante la cui estrema cavità s'arrotola come una coda di serpente. All'interno troneggia il Dio-Nilo dai capelli fluttuanti in tre immense ciocche di papiro, tridente dell'intrigo. Da Perfetto Androgino, esso (o essa?) arrotonda i Suoi seni sodi nell'arroganza del desiderio o gonfia superbamente il petto con la forza voluttuosa.
Si precisa così il profilo di Hatshepsut che emerge dalla duplice appartenenza, maestosa nel suo sesso rivendicato. 
Tiene simultaneamente rovesciati due vasi, sposi separati, padroni delle inondazioni e della siccità, paratoie che hanno il potere di riversare il limo aprendo o trattenendo il Nuovo Ciclo.
Nilometro del caso e della necessità dove la fortuna ed il potere di controllo corrispondono all'indefinito del tempo.

La Donna Faraone - Hédi Bouraoui




I Doni della Dea

Un Occhio per Vedere,
Una Bocca per Profetare,
Dita abili per Intrecciare.

E' così che la Dea 
si appresta a manifestare.

debdeashakti

 

Queen Bee Goddess