sabato 15 novembre 2014

the Sacred Whore

Le Sacerdotesse che prestavano la propria Opera negli antichi Templi sumeri, greci, romani e irlandesi, erano al Servizio della Grande Madre nell'Atto della Procreazione e "attraverso la loro Unione Sessuale con gli uomini che si recavano nei Templi per eseguire un Rituale Sacro, Esse fornivano un tramite alla Forza creativa della Dea".

La loro Verginità non indicava una condizione fisica, ma lasciava intendere che la capacità creativa della Dea era una condizione costante, prodotta da Lei stessa durante l'unione con se stessa, e che la fertilità di tutti gli aspetti della creazione era la sua Epifania (...) Le idee metafisiche venivano incarnate nel rapporto sessuale eseguito ritualmente all'interno del recinto del Tempio stesso, visto che la fertilità degli uomini, degli animali e dei vegetali dipendeva dal compimento di questo rituale in un Luogo Sacro dove gli uomini e le donne partecipavano magicamente alla generazione della Vita della Dea.

La Sessualità, così come veniva praticata dalle Vergini, era un Atto Sacro, non solo perché portava la Vita nel mondo, ma anche perché l'estasi che l'accompagnava era la sensazione percepibile dall'uomo che più si avvicinava all'esperienza del Divino. In tali circostanze, la Vergine e la Druidessa prendevano il posto della Dea (il termine 'prostituta' significa 'Colei che sostituisce' la Dea).

the Sacred Whore - Maureen Concannon