Gli inni sumeri del 2300 a. C. di Enheduanna alla Dea Inanna celebrano il legame della Sacerdotessa con la Dea e con l'Archetipo femminile, nel primo documento mai scritto a una Divinità Antica.
Oh, mia Signora,
mia Regina,
Io rivelo a tutta la terra il Tuo Splendore
Io celebro la tua gloria
Loderò il tuo corso
la tua Magnificenza assoluta
per sempre
Tu
chi può toccare la Tua Divinità
chi può eguagliare i Tuoi riti
possa il grande An
che Tu ami
implorare la tua pietà
possano gli Dèi grandi tutti
calmare il tuo temperamento
possa tu allietare
mentre ti avvicini
il Trono di chiaro lapis azzurro
della Regina
possa l'alto seggio
dirti
SIEDI
possa il tuo luogo sacro in cui ti adagi
dirti
riposa
cedi il passo
rimettiti in forze
ove spunta l'alba
Utu sfolgora
possano le genti annunciare
la Tua Divinità gloriosa
Oh Tu che sei Regina
possano essi dichiarare il Tuo Splendore
per te
An ed Enlil
e tutti gli Dèi di comune accordo
stabiliscono per Te un grande destino
a Te
essi attribuiscono
la dignità di Regina della Stanza del Trono
e Tu
oh Regina
di' quale delle Tue Divine sorelle
è degna della Regalità
Regina
Padrona
Tu sei Sublime
Tu sei Venerabile
mia Signora
ho mostrato la Tua fulgida grandezza
rivolgi il Tuo Cuore a me
le Tue azioni sono senza limiti
possa io pregare la Tua eminenza
Oh Inanna la Pura
dolce è la Tua lode.
Inanna, Signora dal Cuore Immenso
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