Nelle principali religioni tradizionali i
rapporti sessuali sono visti come ostacolo al progresso spirituale,
qualcosa da superare e da trascendere. Vi sono, tuttavia, due Sentieri
orientali che hanno una prospettiva alquanto diversa e sono,
rispettivamente, il Tantra e il Taoismo. Ambedue affermano che non è
necessario rifiutare il corpo e i suoi desideri, anzi, considerandoli
come sacramenti e mezzi di trasformazione spirituale, conducono sulla
via dell'illuminazione.
(...) il
sesso infatti controbatte lo stato di depressione, facendo acquisire
forza ed energia vitale. Per questo motivo è stato sottoposto, nei
millenni, a regole sociali e religiose rigide, proprio come forma di
controllo e di potere sull'intera popolazione da parte di chi emanava
tali regole. Nel tempo questa situazione ha portato a una distorsione
della sessualità, allontanandola dal significato di unione sacra
destinata alla creazione di una prole migliore e vincente, sia in
termini personali che in termini di evoluzione della specie.
(...)
Anche se si è figli della rivoluzione sessuale sessantottina, si è
largamente condizionati dal sistema di convinzioni che instilla, fin
dall'infanzia, colpevolezza, paura, insicurezza, vergogna.
Questi
imprinting negativi, anche se confinati nel subconscio, raramente
permettono un viaggio sereno nel potenziale spirituale dell'amore
sessuale. Così come è vissuto comunemente, l'atto sessuale non è un atto
d'amore. Lo si vive in modo colpevole, con un atteggiamento repressivo,
o in fretta, per concluderlo al più presto, quasi a volersene
sbarazzare subito. Se non c'è amore, l'atto sessuale è un atto
frettoloso. In questo caso si usa l'altra persona, che diventa un
semplice strumento. E' uno sfruttamento reciproco, anziché una fusione. A
causa della repressione alla quale il sesso è stato sottoposto finora,
geneticamente se ne ha paura, sembra pericoloso.
(...)
Il Tantra
rappresenta un esempio unico per un vivere intenzionale e amorevole. Offre uno stile di vita passionale ed espansivo per coloro i quali
cercano di vivere la propria sessualità in maniera positiva e centrata,
in una maniera che celebra la libertà dello spirito unita a quella del
corpo. Vivere finalmente liberi dalle terribili catene di repressione,
radicate in noi da secoli di oscurantismo, paure, inibizioni e tabù, per
andare oltre le barriere di divieti e regole, abitudini mentali e
profondi condizionamenti che limitano le potenzialità umane.
Tantra - Alice Ki
lunedì 8 settembre 2014
Shakti, Donna Tantrica, Donna Orgasmica 1/2
...ho intervistato molte dakini, donne di ogni
ceto sociale, che avevano seguito i corsi di tantra e lo praticavano
nella quotidianità. Dai loro racconti avevo ricavato l'impressione che
fossero molto più orgasmiche delle tante altre che mi avevano raccontato
la loro vita sessuale. Mi erano anche apparse insolitamente felici ed
energiche, indipendentemente dall'aspetto, che era del tutto normale, e
assomigliavano assai poco ai modelli convenzionali di bellezza. Sembravano però molto soddisfatte della loro femminilità e della loro sessualità.
Man mano che ne sapevo di più, mi accorgevo che le pratiche tantriche si accordavano in maniera sorprendente con le ultime ricerche scientifiche sul cervello e sull'endocrinologia. Evidentemente, secoli e secoli fa, i maestri tantrici avevano individuato i punti chiave del corpo femminile che corrispondono a importanti circuiti neurali: "il punto sacro" per esempio combacia con il punto G. I testi taoisti dell'antica Cina consigliavano agli uomini di succhiare i capezzoli femminili, perché così facendo la donna si rilassava nel corpo e nella mente: ora la scienza ha dimostrato che la suzione dei capezzoli stimola la produzione di ossitocina, l'ormone del rilassamento. I maestri tantrici e taoisti avevano identificato fluidi vaginali significativi che, pur avendo nomi esotici, sembrano corrispondere alle tracce, rilevate di recente degli scienziati, di sostanze chimiche e ormoni nei fluidi corporei. Avevano identificato anche l'eiaculazione femminile, che soltanto ora l'Occidente ha cominciato a studiare. E soprattutto, le donne che avevano frequentato i corsi di tantra avevano ottenuto sul piano sessuale risultati empirici davvero notevoli.
(...)
A questo punto ho chiesto a Caroline Muir se riteneva ci fosse un nesso tra vagina e creatività.
"Sì, naturalmente", ha detto senza esitare. "L'energia sessuale femminile non è la miccia che accende l'energia creativa, è essa stessa l'energia creativa. Shakti, ovvero il femminino, è un'energia trasferibile. Shakti è la forza creativa. nella combinazione giusta, crea la vita. Noi donne abbiamo questa forza vitale creativa, di natura femminile; io ho rafforzato la mia capacità di infondere al mio cervello l'energia yoni. Quanto più forte è il rilascio vaginale - non clitorideo - tanto più una donna si sentirà spinta a cambiare il mondo, a salvare i propri figli, a lasciare la propria orma su questo pianeta. "Il risveglio di energia non è necessariamente orgasmico. A ogni gesto d'amore che desta i tessuti vaginali, il vostro risveglio cresce. Può darsi che non ve ne accorgiate per una decina di volte. Ma poi, ooh!"
Vagina - una storia culturale, Naomi Wolf
Man mano che ne sapevo di più, mi accorgevo che le pratiche tantriche si accordavano in maniera sorprendente con le ultime ricerche scientifiche sul cervello e sull'endocrinologia. Evidentemente, secoli e secoli fa, i maestri tantrici avevano individuato i punti chiave del corpo femminile che corrispondono a importanti circuiti neurali: "il punto sacro" per esempio combacia con il punto G. I testi taoisti dell'antica Cina consigliavano agli uomini di succhiare i capezzoli femminili, perché così facendo la donna si rilassava nel corpo e nella mente: ora la scienza ha dimostrato che la suzione dei capezzoli stimola la produzione di ossitocina, l'ormone del rilassamento. I maestri tantrici e taoisti avevano identificato fluidi vaginali significativi che, pur avendo nomi esotici, sembrano corrispondere alle tracce, rilevate di recente degli scienziati, di sostanze chimiche e ormoni nei fluidi corporei. Avevano identificato anche l'eiaculazione femminile, che soltanto ora l'Occidente ha cominciato a studiare. E soprattutto, le donne che avevano frequentato i corsi di tantra avevano ottenuto sul piano sessuale risultati empirici davvero notevoli.
(...)
A questo punto ho chiesto a Caroline Muir se riteneva ci fosse un nesso tra vagina e creatività.
"Sì, naturalmente", ha detto senza esitare. "L'energia sessuale femminile non è la miccia che accende l'energia creativa, è essa stessa l'energia creativa. Shakti, ovvero il femminino, è un'energia trasferibile. Shakti è la forza creativa. nella combinazione giusta, crea la vita. Noi donne abbiamo questa forza vitale creativa, di natura femminile; io ho rafforzato la mia capacità di infondere al mio cervello l'energia yoni. Quanto più forte è il rilascio vaginale - non clitorideo - tanto più una donna si sentirà spinta a cambiare il mondo, a salvare i propri figli, a lasciare la propria orma su questo pianeta. "Il risveglio di energia non è necessariamente orgasmico. A ogni gesto d'amore che desta i tessuti vaginali, il vostro risveglio cresce. Può darsi che non ve ne accorgiate per una decina di volte. Ma poi, ooh!"
Vagina - una storia culturale, Naomi Wolf
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