L’Ape è stata Simbolo di Regalità sin dai tempi degli Egizi e come tale
veniva utilizzata associata ai Faraoni, soprattutto collegata alla
sovranità sul Basso Egitto. Sempre per gli Egizi essa rappresentava la Divinità in quanto nata dalle lacrime di Ra. Nel corso della storia ha
anche rappresentato lo stesso Gesù, o per meglio dire il Cristo, in
quanto Emblema della Risurrezione a causa della sua sparizione durante i
mesi invernali ed il ritorno in primavera. Furono poi proprio i Merovingi a reintrodurre il Simbolo dell’Ape in quanto Sigillo Regale prima ancora del fiore di loto. (...) Va inoltre considerato il valore Alchemico dell’Ape determinato dalla
sua capacità di trasformare la materia, il nettare in miele, che può
essere associato al processo di Iniziazione della Massoneria tramite il
quale il novizio, la pietra grezza, viene lavorato sino a diventare una pietra perfetta.
tratto da: http://www.simonebarcelli.org/2010/04/la-cappella-di-rosslyn-rivela-un-nuovo-segreto-legato-alla-simbologia-dell-ape/
L'Ape, come Simbolo Regale di Sopravvivenza e di Resurrezione, è stata
ricordata in leggende, in odi e nei testi sacri da tutti i popoli
dell'antichità, perché le si accordavano dei doni divini, dei poteri
sorprendenti e misteriosi. L’Ape è simbolo di fertilità, di nutrimento,
di laboriosità ed efficienza, ma rappresenta anche la difesa intrepida
della proprietà, della casa e quindi della famiglia. Svelare il Segreto
dell'Alveare è come cercare di svelare il Mistero Femminile, penetrarne
il significato, riuscire a sublimare principalmente nella sua "Regina",
nell' immagine della penetrazione e fecondazione, l' importanza stessa
della vita. I Celti le consideravano Messaggere degli Dei, portatrici
della Conoscenza dell’Altromondo, ciò faceva del Miele un alimento sacro
e pregiato, ingrediente fondamentale delle bevande rituali come
l’idromele, e si riteneva fosse uno dei componenti della pozione che
bolliva nel Calderone della Dea Madre, l’Awen.
Secondo la leggenda,
"Api" erano chiamate le Sacerdotesse di Demetra (Dea delle messi) che
nei Riti Eleusini esprimevano con un brusio di richiamo la loro
raffinata istintualità. Le Api, o Melisse, sono Sacre anche alla Dea
Brighid, che si dice avesse un meleto nel Mondo ultraterreno ove
volavano le api per ottenere un nettare magico. La capacità dell’ape di
trasformare il polline in miele si può accomunare al lento Lavoro Iniziatico. Al frutto del suo lavoro è attribuito un grande valore
esoterico, per via del miele che serve alla preparazione dell’Ambrosia,
bevanda Sacra presso i Celti, i Germani e i Greci, o della cera, per la
composizione dei ceri, oggetti rituali e sacri. E' Emblema dell’Eterna Rinascita e del rinnovarsi della natura a causa della sua sparizione nei
mesi invernali e del ritorno in primavera. Nell’antico Egitto l’Ape,
paragonata all’Anima, riportava in vita il defunto qualora entrasse
dalla sua bocca. Per gli Egizi la sua appartenenza divina era dovuta
alla sua nascita dalle lacrime di Ra. La statua dell’Artemide (Diana)
di Efeso mostra la Dea circondata da diversi animali tra cui le Api, per
esprimere la ricchezza della natura, infatti anche le Sacerdotesse
caste di Artemide venivano chiamate Melisse, o Api. Anche le Amazzoni
spesso si definivano tali. Il ronzio incessante delle Api è spesso
associato all'innalzamento dell'Energia che conduce all'estasi del
Nirvana e una persona che giace in una fossa piena d'Api spesso
rappresentava l'Illuminazione. Le Api sono Sacre anche a Buddha, spesso
rappresentato ricoperto da questi insetti.
tratto da: http://spaziosacroaltaredibrigida.blogspot.it/2013/03/lape.html
Il fatto che anche il nome della Profetessa ebraica Deborah in
ebraico significasse "Ape" suggerisce che l'associazione tra questo
titolo e le Sacerdotesse oracolari era molto antica nell'area del
Mediterraneo.
Marguerite Rigoglioso