Si
narra, ma questa è solo una leggenda, che un tempo lontano delle
Creature Stellari presero dimora sul Pianeta Terra. Un Pianeta giovane,
secondo il computo delle galassie, eppure già dotato di una sua potente
intelligenza, che partiva fin dalle viscere
della terra. Era Lei che faceva crescere i fiori in perfette
configurazioni geometriche, e permetteva all'acqua e alla neve di
contenere in sé strutture cristalline. Per non parlare poi dei minerali,
quali meravigliose forme sapevano assumere per crescere! C'erano poi
gli animali, bellissime creature fatte di amore e ferocia allo stesso
tempo. Ai tempi in cui nessun'Anima Stellare viveva ancora sul Pianeta
Terra, i Custodi di tutto ciò che possiamo oggi chiamare Natura, i
minerali, i vegetali e gli animali, erano chiamati Popolo Fatato.
Creature un po' dispettose, un po' feroci, un po' dolcissime. Quando gli
Esseri Stellari approdarono sulla Terra, si presentarono innanzitutto
dal Re e dalla Regina del Popolo Fatato, due MagniFiche Creature Alate,
con piedi caprini e una coda di serpente. Per il resto avevano
bellissime fattezze umane, e sfoggiavano corone di fiori intrecciate alle corna che gli spuntavano in capo e diademi
realizzati con le pietre più meravigliose che la Terra avesse mai partorito dalle sue viscere. Il Popolo delle Stelle chiese al Popolo Fatato di
potersi stabilire su quello splendido pianeta verde e blu, per imparare i
suoi segreti e poi riferirli lassù, nella galassia. Mai infatti si era
scoperto un pianeta così intelligente, e verde, e blu! Il Popolo Fatato,
consapevole dell'opportunità che si presentava a entrambi i Popoli per
stabilire un sodalizio che avrebbe espanso i rispettivi Regni,
acconsentì, a una condizione: ognuno che si fosse stabilito sul giovane Pianeta verde e blu avrebbe avuto con sé un Genio, un Daimon, sotto fattezze del regno
animale. Sarebbe stato lui a suggerire come non perdere mai il contatto
con la Saggezza di Gaia, come loro chiamavano l'Intelligenza Femminile
del Pianeta Terra. Il popolo delle Stelle ne fu entusiasta e rivelò che
anche loro, quando soggiornavano su Pianeti stranieri, per non perdere
mai il legame con la galassia, si affidavano a una Guida, a un Custode,
chiamato Angelo, e che aveva delle fattezze luminose e alate, molto
simili a quelle di un uccello terrestre chiamato aquila. Al momento di
stringere il patto con un abbraccio da Cuore a Cuore, come si conviene
tra Creature che possono fidarsi le une delle altre, si stabilì dunque
che ogni Creatura delle Stelle che fosse venuta a vivere sul Pianeta
Terra avrebbe avuto due guide, due consiglieri: un Daimon, che gli
avrebbe permesso di sapere intuitivamente come si comporta una Creatura
Figlia della Terra, e un Angelo, che gli avrebbe permesso di non
scordare mai di provenire dalle Stelle e di essere qui per imparare il
segreto del Sodalizio tra i due Popoli, a patto di diventare, per quel
tanto o poco che gli fosse concesso di restare, un Custode del Pianeta Gaia.
Debdeashakti
"Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".
il Risveglio della Dea Rossa, la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore - Roberto Giordano
venerdì 10 aprile 2015
il Patto Sacro
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l'Energia della Dea Serpente
Il Serpente è la forza Vitale, un simbolo seminale, l'epitome del Culto della Vita su questa terra.
Non è il corpo del serpente ad essere Sacro, ma l'energia trasudata da quest'essere che forma spirali o si avvolge, la quale ne trascende i confini e influenza il mondo circostante.
Questa medesima energia è nelle spirali, nelle viti, negli alberi in crescita, nei falli e nelle stalagmiti, ma è concentrata soprattutto nel serpente, nel quale ha perciò maggior potenza. Il serpente era qualcosa di primordiale e misterioso, giungendo dalle profondità delle acque dove la vita ha inizio.
Il suo rinnovamento stagionale cambiando la propria vecchia pelle e andando in letargo ne ha fatto il simbolo della continuità della vita e del legame con l'aldilà. I simboli che circondano il serpente e l'antropomorfica Dea Serpente sono identici a quelli associati con l'uccello acquatico e la Dea Uccello.
Il Serpente è un simbolo transfunzionale: permea tutti i temi del simbolismo dell'Europa Antica. Il suo influsso vitale era sentito non soltanto nella creazione della vita, ma anche nella fertilità e nella crescita e particolarmente nella rigenerazione dell'energia vitale che sta estinguendosi.
Durante l'Età del Bronzo il Culto della Dea Serpente perdura a Creta, nelle isole Egee e nella Grecia continentale. A Creta la Deità mantiene le sue braccia di serpente e il medesimo abbigliamento distintivo: una gonna lunga e un grembiule, inoltre una Corona, un copricapo a punta, una capigliatura squisitamente acconciata oppure riccioli che formano spirali.
Una terracotta elegantemente abbigliata trovata a Petsofa indossa un elaborato cappello a punta, un corpetto scollato e la gonna campaniforme tipica di quel periodo.
Le più celebri sculture minoiche di Dee Serpente o di Sacerdotesse della Dea sono statuette in ceramica trovate nel deposito sotterraneo del secondo Palazzo di Cnosso.
Il linguaggio della Dea - Marija Gimbutas
La Kundalini, che la fisiologia mistica indù rappresenta come un Serpente che dorme inanellato nelle sue spire alla base della colonna vertebrale, è, nella sua dimensione macrocosmica, la stessa energia pulsante e luminosa con cui Shiva manifesta e sostiene l'Universo. Compito dello Yogin è 'risvegliare' questo serpente abissale, questa potenza celata nel corpo sottile di ciascuno di noi, facendola risalire verticalmente attraverso vari chakra o ruote che costituiscono altrettante tappe di una ascensione culminante alla sommità del capo, nel ricongiungimento con Shiva.
La Kundalini o l'Energia del Profondo - Lilian Silburn
Non è il corpo del serpente ad essere Sacro, ma l'energia trasudata da quest'essere che forma spirali o si avvolge, la quale ne trascende i confini e influenza il mondo circostante.
Questa medesima energia è nelle spirali, nelle viti, negli alberi in crescita, nei falli e nelle stalagmiti, ma è concentrata soprattutto nel serpente, nel quale ha perciò maggior potenza. Il serpente era qualcosa di primordiale e misterioso, giungendo dalle profondità delle acque dove la vita ha inizio.
Il suo rinnovamento stagionale cambiando la propria vecchia pelle e andando in letargo ne ha fatto il simbolo della continuità della vita e del legame con l'aldilà. I simboli che circondano il serpente e l'antropomorfica Dea Serpente sono identici a quelli associati con l'uccello acquatico e la Dea Uccello.
Il Serpente è un simbolo transfunzionale: permea tutti i temi del simbolismo dell'Europa Antica. Il suo influsso vitale era sentito non soltanto nella creazione della vita, ma anche nella fertilità e nella crescita e particolarmente nella rigenerazione dell'energia vitale che sta estinguendosi.
Durante l'Età del Bronzo il Culto della Dea Serpente perdura a Creta, nelle isole Egee e nella Grecia continentale. A Creta la Deità mantiene le sue braccia di serpente e il medesimo abbigliamento distintivo: una gonna lunga e un grembiule, inoltre una Corona, un copricapo a punta, una capigliatura squisitamente acconciata oppure riccioli che formano spirali.
Una terracotta elegantemente abbigliata trovata a Petsofa indossa un elaborato cappello a punta, un corpetto scollato e la gonna campaniforme tipica di quel periodo.
Le più celebri sculture minoiche di Dee Serpente o di Sacerdotesse della Dea sono statuette in ceramica trovate nel deposito sotterraneo del secondo Palazzo di Cnosso.
Il linguaggio della Dea - Marija Gimbutas
La Kundalini, che la fisiologia mistica indù rappresenta come un Serpente che dorme inanellato nelle sue spire alla base della colonna vertebrale, è, nella sua dimensione macrocosmica, la stessa energia pulsante e luminosa con cui Shiva manifesta e sostiene l'Universo. Compito dello Yogin è 'risvegliare' questo serpente abissale, questa potenza celata nel corpo sottile di ciascuno di noi, facendola risalire verticalmente attraverso vari chakra o ruote che costituiscono altrettante tappe di una ascensione culminante alla sommità del capo, nel ricongiungimento con Shiva.
La Kundalini o l'Energia del Profondo - Lilian Silburn
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