venerdì 2 gennaio 2015

i Numeri

Pitagora aveva compreso che i Numeri (Deva) contengono il Segreto delle cose e che tutta la costituzione degli esseri viventi è racchiusa in una Legge Ternaria, mentre la loro Evoluzione è presieduta da una Legge Settenaria.
L'Universo è vivente e forma un organismo armonico e ordinato. L'obiettivo che egli poneva per una corretta condotta etica era quello di realizzare sulla Terra questo Ordine e questa Armonia. La Theoria o contemplazione di questo ordine è di per sé Etica e rende simile a un Dio colui che la realizza.

All'inizio di ogni cosa vi è lo Zero, l'Essere Indeterminato, Colui del Quale Nulla si può dire".
Quando Egli si manifesta nell'Infinito (rappresentato da un cerchio), ossia esce dalla Sua quiete Assoluta si produce la Monade, l'Uno, l'Eterno, l'Immutabile, l'Indivisibile (cerchio con un punto in mezzo), che si esplica nella sua attività creativa come Diade, ovvero la Dualità conosciuta come Spirito/Materia, Positivo/Negativo, Luce/Ombra, Maschile/Femminile, ecc. la Manifestazione visibile però è triplice e forma la Triade, costituita da una sfera naturale, umana e divina; da Corpo, Anima e Spirito, da Volontà, Amore e Intelligenza.

Il Ternario assumeva, nell'insegnamento di Pitagora, una grande importanza perché permetteva il superamento della Dualità con la costituzione di una nuova Unità formata da tre punti, nella quale l'ago della bilancia era rappresentato dall'Anima che equilibrava il dualismo fra la personalità e lo Spirito e ne permetteva il superamento mediante una sua trasformazione radicale. La comprensione del giusto punto di mezzo tra gli estremi o "il medio" (come veniva chiamato) era consigliata soprattutto riguardo al modo di ragionare e all'uso della Parola.

E' interessante notare come questo insegnamento coincida esattamente con quello del "Sentiero di Mezzo" del Buddha.

i Misteri, la Filosofia, le Religioni, dalla Creazione ai Misteri Romani - Francesco e Gabriella Varetto