martedì 17 marzo 2015

Eva ritrova Lilith

...Poichè Adamo tentò di costringerla a ubbidire con la forza, Lilith pronunciò con rabbia l'ineffabile nome di Dio, si levò in aria e lo lasciò. Lilith fuggì verso il Mar Rosso, dove Dio la punì uccidendo ogni giorno cento dei suoi figli demoni.
La scacciata Lilith portava insieme alla sua fiera indipendenza di donna, passione, iniziativa sessuale e una conoscenza misteriosa attraverso il corpo. Queste caratteristiche, potenziali naturali per gran parte delle donne, furono bandite dalla donna idealizzata dagli uomini, la moglie obbediente e la madre, Eva. Lil, una tempesta distruttiva o uno spirito del vento sumero, da cui Lilith prese il nome, possiede caratteristiche parallele a quelle di Inanna: in quanto spirito del vento, scaglia tempeste e uragani. Nel contrasto tra Lilith ed Eva osserviamo che la crudele, rabbiosa Inanna dai poteri di morte, l'erotica Inanna, persino quell'Inanna che crea forme culturali in modo completamente indipendente, viene bandita nel Mar Rosso nella forma di Lilith. Eva, che resta, è destinata a ubbidire a suo marito, a giacere sotto di lui e a partorire con dolore. Qualsiasi traccia della Inanna dei poemi di Enheduanna è oscurata nella costretta e umiliata Eva. (...)
Yahweh e il suo servo terreno, Adamo, operano insieme per limitare la piena espressione dell'essere femminile. Questa costrizione ebbe ovviamente effetto anche sugli uomini. Con il freno posto alla sessualità di Eva, sparì la possibilità di una piena esplorazione erotica, cosa che fu una perdita per entrambi. Se ne andò anche la possibilità di stima reciproca per gli sforzi creativi, dal momento che Eva era subordinata al marito. L'Adamo che rimase fu potenziato artificialmente dalla massiccia repressione delle emozioni naturali di Eva e dalla negazione della sua uguaglianza. La gerarchia dell'uomo sopra le donne fu saldamente messa al sicuro dalle dichiarazioni di Yahweh.
Riflettiamo sul bisogno di Adamo di essere sostenuto dalla limitazione drastica della natura di Eva. Il rimedio appare estremo. Diversamente da An quando affronta Inanna, Yahweh non crolla davanti all'azione aggressiva e disobbediente di Eva; come An, però, Yaweh è incapace di tollerare l'uguaglianza della donna. Lui risolve il problema, non rinunciando come An, ma svalutando la donna. Sua è la maledizione che le donne hanno sopportato per tremila anni. Di contro, la riduzione del potere della donna consente agli uomini di liberarsi dalla stretta della madre. L'influenza del pensiero greco aggiunse l'elevazione dello spirito maschile lontano dal corpo, in una divisione che ha dominato la filosofia greca e il pensiero occidentale in generale.

Viviamo le conseguenze della nostra eredità greca e del nostro essere avvolti dai valori giudaico-cristiani. Lo sminuire il potere delle donne e trascurare il collegamento con il mondo naturale ci consentono di ignorare gli effetti che la conquista delle piante e della vita degli animali ha avuto sulle genti della terra. Stiamo raccogliendo i frutti della risoluzione estrema di Yaweh.

Inanna, Signora dal Cuore Immenso - Betty De Shong Meador



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