Nel culto assiro di Ishtar, la Dea entra nel regno umano e,
esattamente come la Sophia gnostica, è imprigionata nel corpo. Il
compito del devoto è quello di liberare questo 'Spirito Santo' dagli
appetiti e dai limiti del corpo. Il contatto con la Dea può essere
compiuto mediante le emozioni, perché, come sostiene Parpola, Ishtar
''occupa il Cuore, il centro del corpo visto universalmente come la
sede delle emozioni''. Enheduanna descrive una Vita spirituale che
richiede Devozione. In questo poema lei ci offre un ritratto delle
quattro Vie Spirituali che una donna può seguire. Queste direzioni sono
le quattro che Inanna stessa benedice e incarna: Guerriera,
Sacerdotessa, Amante, Androgino.
Enheduanna ha efficacemente creato l'ufficio della Gran Sacerdotessa.
Per i cinquecento anni successivi alla sua morte, la figlia del Re in carica divenne Gran Sacerdotessa ad Ur e seguì l'esempio di Enheduanna. Per Enheduanna, il ruolo di Gran Sacerdotessa significava vivere i precetti impliciti nel carattere della Dea Inanna. Enheduanna si identificò così tanto in Inanna da vedersi, in quanto Gran Sacerdotessa sulla Terra, come uno Specchio dell'immagine di Inanna Gran Sacerdotessa nei Cieli.
Lei dice di Inanna:
"Le tue mani afferrano i Sette Grandi Poteri,
giustamente sei la Gran Sacerdotessa".
Inanna, Signora dal Cuore immenso - Betty De Shong Meador
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