martedì 22 settembre 2015

Malefica

Da dove sorge la rabbia della fata, della strega cattiva, di quella creatura incomprensibile che nella pellicola Disney ha il nome di Malefica?
La storia non lo spiega, ma è evidente che la sua figura sia sovrapponibile a molte altre. Malefica sarebbe la madrina cattiva, rintracciabile in altre storie, per esempio Cenerentola.

Ma perché esiste questa figura? 

Secondo Von Franz, nel mito il Maschile è riuscito a incarnarsi pienamente in un Figlio umano, mentre la Dea Madre antica non è riuscita a farlo. Questa mancata incarnazione ha provocato delle conseguenze in ambito sociale e culturale, influenzando l'intera storia della donna (''Non essendo riconosciuta la forma della donna, non lo fu nemmeno la donna'').

Anche nell'ambito della religione cristiana, Dio si incarna nel Cristo, ma la Vergine Maria è una donna che non ha alcun collegamento con una qualche divinità femminile, al massimo comunica con gli angeli e agisce seguendo il volere divino.
Del resto, la Madonna non possiede le caratteristiche feroci e oscure tipiche di tutte le divinità femminili della storia. Al tempo dell'elaborazione di questa figura, infatti, la civiltà occidentale aveva già cancellato (bruscamente) il Culto della Dea Madre. Anzi, lo aveva rimosso.
Il cosiddetto pensiero patriarcale aveva preferito purificare le figure femminili da ogni attributo bestiale, sottomettendole a una divinità maschile superiore, a cui ubbidire. Questa scelta ha creato enormi conseguenze sul pensiero occidentale, oltre che sulla storia politica, sociale e culturale delle donne, sul loro ruolo pubblico e sulla loro libertà personale.

Malefica, trasformare la rabbia femminile - Maura Gancitano


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