lunedì 15 settembre 2014

Vergini Arcaiche, le mediatrici divine tra i due Regni

Del resto, se il significato della verginità è così profondamente mutato, come la sua etimologia ci mostrerà chiaramente, al punto che essa viene equiparata ad una castità fisica, questo fatto rivela di per sé anche il cambiamento radicale e totale avvenuto nella considerazione del femminile e della femminilità.
...oggi, per una fanciulla che desiderasse, magari più di ogni altra cosa, avvicinarsi realmente e non attraverso la fantasia o la ragione, ad uno stato di verginità, così come essa veniva intesa nell'antichità, potrebbe essere oltre misura difficile conseguire questo obiettivo; quest'ultimo infatti potrebbe coincidere con una condizione raggiungibile solo prescindendo da qualsiasi rapporto di soggezione ad un uomo, ritrovando in se stessa una femminilità pura e al di là di ogni morale e forse in contrapposizione totale alle moderne concezioni in proposito. Si tratterebbe di ritrovare quello stato d'essere superiore e superumano che sembra aver caratterizzato alcune antiche Sacerdotesse, fuse e identificate totalmente con una di quelle arcaiche Divinità Femminili legate all'Eros, alla Natura e alla Gioia, che potevano essere differenti, ma in definitiva sovrapponibili forme di un'unica ed eterna Dea androgina primordiale, Sovrana del mondo naturale, delle sue infinite meraviglie, e datrice di felicità.


le Vergini Arcaiche, Leda Bearné


L'aspetto più radicante della Tradizione del Drago Trasparente è sicuramente l'unione dei due mondi: quello ordinario e quello magico.
Sono anche detti lato destro e lato sinistro: il primo è quello in cui viviamo ordinariamente, il mondo conosciuto ed accettato socialmente, questa realtà definita; si può dire in senso lato che è più maschile, e vi rientrano le emozioni come le intendiamo comunemente; secondo gli insegnamenti della Tradizione esso è legato agli esseri umani come lo erano in origine, cioè i cosiddetti Cavalieri del Drago. Il lato sinistro, invece, è il mondo magico, quello dell'altra percezione, della sensibilità e sensitività, dei sogni, dove due più due non fa quattro ma, come diceva l'angelo Eugenio, forse il cielo stellato: è più femminile, ed è legato agli spiriti e al Popolo fatato della Terra.
 

Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".

il Risveglio della Dea Rossa, la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore - Roberto Giordano


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