Vergine Alata,
nutrice di tua Madre e da Lei
nutrita,
trasmuti il piombo dolce della terra in dorato
nettare solare.
Tu sposi la Madre col Padre, tu figlia-sorella
operosa
governi e collabori sotto l’influsso della Lucifera
stella
che diede il nome alla Dea dell’Amore.
Ricordi, o Ape, quando arrivasti sul pianeta acerbo
e tu sola sapevi effondere il Santo Spirito
con la Sapienza innata delle Melisse?
Tu, che progetti e costruisci senza sosta perfetti
esagoni solari, finestre di luce dorata,
piccola regina tra gli architetti della Terra,
preservi il pianeta fecondo prefigurando la venuta dei
figli della Dea,
custodi promessi da Creatori remoti.
O tu, Ape Regina, mente-madre dell’alveare,
sotto il tuo saggio governo la Dea prospera in ogni
filo d’erba e nei frutti succosi,
nelle messi vestite di sole, nel sangue vivo della
vigna.
Oggi tu muori, piccola custode che un dì regnava
sovrana;
i figli della Dea, immemori di sé, si pensano figli
dell’uomo,
e dove calpestano la Terra, Lei muore con te, sua
ancella.
Verrà il tempo della tua rinascita,
il tempo del Sole e della Luna, il tempo dell’Oro,
quando latte e miele fluiranno ancora nelle vene
della Terra, cibo prediletto dagli Dèi.
E laddove il Serpente un tempo allontanò dal
giardino,
tu, piccola Sovrana, tenterai la Donna affinché Lei
riconquisti il Regno.
Allora, con la tua benedizione, Dio Madre camminerà
ancora sulla Terra.
Debdeashakti