giovedì 1 ottobre 2015

BiancoRossoNero

La dualità e la ciclicità sono caratteristiche del vivere: notte-giorno, bene-male, yin-yang.

Il Doppio è la copresenza nella donna del Bianco/Bianca - ossia la razionalità, l'autorità e la direzione della parte sinistra del cervello che si manifesta nei primi 14 giorni del ciclo - e dell'Augusto/Augusta-rossa - ovvero l'irrazionalità, l'istinto guidato dalla parte destra del cervello, che si manifesta nella seconda fase del ciclo mestruale. L'aspetto duale giace nel continuo e ripetitivo alternarsi dell'ovulazione e delle mestruazioni.
L'aspetto lunare della Clownessa è entrare in contatto con lo spazio interiore profondo della nostra essenza, in cui nessuno può entrare; è prendere consapevolezza della nostra femminilità attraverso ciò che ci distingue dall'uomo: le ovaie, la Vagina, il Sacro sangue mestruale o l'uovo d'Oro della menopausa. E' l'osservazione interiore dell'aspetto che non si può vedere perché è oscuro e che, risiedendo nella profondità della nostra Anima-corpo, segna un Percorso Segreto.

(...)

"Nell'antichità la Luna era considerata una Dea e le Sacerdotesse avevano il Culto dell'armonia che anima l'Amore tra i due Sposi Sole-Luna. Fra i due innamorati si svolge il gioco dell'inseguimento, dell'eterno corteggiamento. Il Sole e la Luna si inseguono e rincorrono in un eterno gioco, proprio come due innamorati che tengono vivo il loro amore con maliziose strategie. Il Sole affascinato dalla sua bellezza la insegue, ma la Dea della notte scompare silenziosa. Poi, quando alla fine del giorno il Sole scompare e il cielo lentamente si oscura, la Luna riappare. C'è fra la Luna e il Sole una profonda armonia perché sono due energie complementari".

La Clownessa, il Sorriso intimo della Donna - Rossella Bergo


 

mercoledì 30 settembre 2015

Follia Sacra o la Sensualità dell'Anima

Vogliamo spingerci oltre? 
A rischio di sconvolgerti, sostengo che vi è nella Compassione una sorta di sensualità dell'Anima che può anche imprimersi nel corpo fisico. Voglio dire che possiamo essere il ricettacolo di ciò che l'altro sente, al punto di percepirne la realtà attraverso i nostri sensi e la nostra carne. Il mistico che nega i potenziali splendori del corpo, a mio avviso commette un atto di ribellione contro tutta una parte della Creazione; se è davvero capace di una compassione reale e potente, allora percepirà anche nella carne la vita, le sofferenze e le gioie dell'altro. Allo stesso modo ho sempre pensato che in una carezza, una carezza vera, che parla all'anima, potesse esserci compassione... tanto da far nascere una sensibilità mistica. 

Eppure non mi faccio illusioni: ci vorranno ancora millenni prima che l'umanità possa affrontare questi argomenti in modo libero, in modo sano, lontano dalla permissività oppure dalle interdizioni che, da tempo immemorabile, ci vengono ammannite come altrettante verità! La Verità, o perlomeno ciò che possiamo progressivamente percepire di essa, è un po' come la gioia condivisa; ed esistono così tante Vie inventate dalla Vita perché si possa scoprire questa gioia attraverso di noi!

Akhenaton, il folle di Dio - Daniel Meurois-Givaudan


Il Maestro della Tradizione

Il Maestro della Tradizione è un essere incredibile.

Viene da mondi sconosciuti per la mente, e ci conduce in mondi sconosciuti. Tutto ciò che apre ha un significato di esistenza più profondo e radicato, essenziale alla vita per chi non si accontenta delle discipline comuni degli esseri umani.
La sua storia inizia altrove, ed è circoscritta da tanti episodi che ne caratterizzano la Volontà e l'Onore, come un mare che si infrange sulle rocce trovando il suo contenimento.
La disciplina che conduce ha a che fare più con i nostri talenti e i nostri limiti che con qualcosa di astratto, come un ideale o una religione vissuta mentalmente. Ci sono significati ulteriori nelle sue parole, e spesso non si riesce a percepire tutto in un istante, ma l'elaborazione porta poi le comprensioni successive. Ci sono state volte in cui si è manifestato come altro da sé, impedendo alle proiezioni che continuamente possiamo avere su di lui, di appigliarsi. Ci sono state volte in cui ha canalizzato e interpretato gli umori degli spiriti, volte in cui ha esplicitato il sentire della Terra con tutta la Sua magnificenza e compassione e ha esplicitato a volte anche l'Amore degli Dèi. 

Il suo cammino è a ritroso nel tempo, piuttosto che avanti: è la memoria che lo conduce negli spazi del ricordo reale, energetico, non proiettivo-mentale. In quel ricordo ri-comprende come funzionavano le cose un tempo, e come funzionano adesso, per cui è in grado di gestire la dimenticanza. Egli fa parte della schiera dei personaggi che lottano per modificare l'essenza della realtà, per come gli è stata presentata dal mondo sociale, per cui non si vedono all'apparenza i cambiamenti, ma si percepiscono nel profondo quando si è in contatto.
Tutto rientra nella sua possibilità: egli è Maestro nell'arte dell'incorporazione, ed è al tempo stesso legato ai fenomeni della Terra. Per cui ogni volta deve ri-apprendere ciò che ha scordato, rivivere ciò che è passato, perché si ricordi nuovamente, e si faccia spazio tra le dimenticanze quotidiane.

Ogni volta che appare è la manifestazione di ciò che c'è potenzialmente in atto in una determinata situazione. I suoi occhi sono intensi, e semplice l'aspetto, perché grossolanamente egli è: un essere umano, con i suoi limiti, con i suoi tradimenti che ogni volta ripaga a caro prezzo. L'unica differenza che passa tra lui e gli altri è che si mette in ascolto, si attacca all'intento della situazione, rendendosi canale; e quando egli è qui, possono accadere molte cose che normalmente non accadono.

La maturazione per lui è il suo stesso insegnamento: ogni volta che lo trasmette mettendosi in discussione e in gioco, ne vale la pena perché è libero di affrontare le possibilità dell'ignoto e del conosciuto. Amore è il suo primo comandamento, che a volte dimentica concentrandosi su altro: non si disturba mai però questo intento quando ha in carico la responsabilità delle persone e dell'ambiente che ha a disposizione in quel momento. La luce dei suoi occhi è una possibilità:attraverso di essa si capisce che non c'è altro, non c'è niente, se non un terrificante intento di considerazione di tutti gli aspetti più profondi della personalità, dell'anima, dell'Amore, così come del mondo transpersonale con cui può fare capolino, mettendosi in evidenza.

L'onore e il rispetto sono le due sue meraviglie, che regala a chi lo partecipa essendogli disponibile. La viltà è il suo combattimento. La luce lo conquista, mentre l'ombra lo appaga, così che sono entrambe in lui un movimento di liberazione.
Egli è chiunque lo accolga, eppure colui che lo ha condotto fin qui. Si prende la responsabilità di parlare, di mettersi in discussione, di alzare lo sguardo o altrove o nella Terra che lo comanda sotto i suoi piedi.
In realtà poi è un essere umano che si diverte a prendere in giro, raccogliere fiori, giocare con il pallone, ricercare le verità dentro ogni cosa.

Il Risveglio della Dea Rossa, la Tradizione degli Eroi guerrieri dell'Amore - Roberto Giordano


venerdì 25 settembre 2015

La biblioteca della Regina

La biblioteca del Palazzo delle ''Tre Corone'' a Stoccolma era una delle più complete e preziose d'Europa. Partendo dalla Svezia, Cristina, dopo la sua abdicazione, si preoccupò principalmente di portare con sé la sua ''Libreria'' ricca di manoscritti e stampe rare.
Durante il viaggio da Stoccolma ad Amburgo visitò, nelle città più importanti, accanto a conventi e chiese, le biblioteche più famose (a Deventer quella di Gronovius, a Munster quella dei Gesuiti, ecc.).
Ospitata in Vaticano alla Torre dei Venti, cosa eccezionale per una donna, uno dei suoi primi interessi fu quello di recarsi alla Biblioteca Vaticana, dove venne ricevuta da monsignor Stefano Gradi, che a lei dedicò alcuni componimenti poetici.
Al Collegio Romano ammirò gli antichi codici greci e latini e ''seppe dare giudizio degli autori mostrando profonda erudizione''.
In quella occasione padre Athanasius Kircher, autore delle trentatré iscrizioni in onore della Regina anche in lingue orientali, le offrì un salterio arabico-latino di cui si dichiara ''Scriptor et interpres''.

(...)


La profonda cultura di Cristina è messa in risalto dalla varietà e dalla ricchezza della sua biblioteca, considerata già a Stoccolma una delle più celebri d'Europa. Conteneva codici e libri di teologia, filosofia, storia, letteratura e scienze.

Cristina di Svezia e il suo Cenacolo Alchemico - Anna Maria Partini 


 

mercoledì 23 settembre 2015

The Green Power

Il Verde è il colore della Natura e della Madre terra, un richiamo all'armonia, all'Amore, alla fecondità, all'abbondanza e alla prosperità. Ed è sacro a Venere, Dea dell'Amore.
Se usata al negativo, questa energia può invece portare sospetto, disarmonia, avarizia, invidia e gelosia.

Il Verde è inoltre il colore del chakra del Cuore.

Malefica era in grado di dare Amore, di guarire, di prendersi cura di altri esseri viventi. Ma, adesso che il cuore è stato spezzato, quell'energia potrà essere usata per fare il male, per provocare disgrazia. E Stefano, carico della veste regale, vede in lontananza quelle fiamme.
 
Malefica è diventata distruttiva, tutto ciò che tocca si sgretola. Va verso la Brughiera, non vuole più nascondersi. Ora che Stefano è diventato Re del mondo degli umani, Lei ha deciso di essere Regina del regno degli Spiriti.

Malefica, trasformare la rabbia femminile - Maura Gancitano

 

martedì 22 settembre 2015

Dea Oltraggiata, Dea Risorta

Marie-Louise von Franz l'ha definito il modello della Dea Oltraggiata.
Ma da dove nasce?
E' qualcosa che è sempre esistito o ha avuto un'origine?
Da chi è stata oltraggiata Malefica, dal Re che non l'ha invitata? E perché proprio lei non è stata invitata? Perché è stata dimenticata? Cosa nasconde questa dimenticanza?

Forse non è altro che il racconto della grande opera di rimozione compiuta a danno delle caratteristiche più forti, incontrollabili e dunque spaventose del potere femminile.

Ma che cos'è questa femminilità che viene addormentata?
La psicoterapeuta parla di alcuni ''aspetti del potere femminile e della specificità femminile (...) che sono stati negati e rimossi dalla cultura cristiana e che devono essere recuperati alla coscienza per comporre una nuova integrazione della personalità cosciente''.

Malefica, trasformare la rabbia femminile - Maura Gancitano

Malefica

Da dove sorge la rabbia della fata, della strega cattiva, di quella creatura incomprensibile che nella pellicola Disney ha il nome di Malefica?
La storia non lo spiega, ma è evidente che la sua figura sia sovrapponibile a molte altre. Malefica sarebbe la madrina cattiva, rintracciabile in altre storie, per esempio Cenerentola.

Ma perché esiste questa figura? 

Secondo Von Franz, nel mito il Maschile è riuscito a incarnarsi pienamente in un Figlio umano, mentre la Dea Madre antica non è riuscita a farlo. Questa mancata incarnazione ha provocato delle conseguenze in ambito sociale e culturale, influenzando l'intera storia della donna (''Non essendo riconosciuta la forma della donna, non lo fu nemmeno la donna'').

Anche nell'ambito della religione cristiana, Dio si incarna nel Cristo, ma la Vergine Maria è una donna che non ha alcun collegamento con una qualche divinità femminile, al massimo comunica con gli angeli e agisce seguendo il volere divino.
Del resto, la Madonna non possiede le caratteristiche feroci e oscure tipiche di tutte le divinità femminili della storia. Al tempo dell'elaborazione di questa figura, infatti, la civiltà occidentale aveva già cancellato (bruscamente) il Culto della Dea Madre. Anzi, lo aveva rimosso.
Il cosiddetto pensiero patriarcale aveva preferito purificare le figure femminili da ogni attributo bestiale, sottomettendole a una divinità maschile superiore, a cui ubbidire. Questa scelta ha creato enormi conseguenze sul pensiero occidentale, oltre che sulla storia politica, sociale e culturale delle donne, sul loro ruolo pubblico e sulla loro libertà personale.

Malefica, trasformare la rabbia femminile - Maura Gancitano