sabato 11 aprile 2015

Debbee

Il fatto che anche il nome della Profetessa ebraica Deborah in ebraico significasse "Ape" suggerisce che l'associazione tra questo titolo e le Sacerdotesse Oracolari era molto antica nell'area del Mediterraneo. 

Marguerite Rigoglioso




venerdì 10 aprile 2015

il Patto Sacro

Si narra, ma questa è solo una leggenda, che un tempo lontano delle Creature Stellari presero dimora sul Pianeta Terra. Un Pianeta giovane, secondo il computo delle galassie, eppure già dotato di una sua potente intelligenza, che partiva fin dalle viscere della terra. Era Lei che faceva crescere i fiori in perfette configurazioni geometriche, e permetteva all'acqua e alla neve di contenere in sé strutture cristalline. Per non parlare poi dei minerali, quali meravigliose forme sapevano assumere per crescere! C'erano poi gli animali, bellissime creature fatte di amore e ferocia allo stesso tempo. Ai tempi in cui nessun'Anima Stellare viveva ancora sul Pianeta Terra, i Custodi di tutto ciò che possiamo oggi chiamare Natura, i minerali, i vegetali e gli animali, erano chiamati Popolo Fatato. Creature un po' dispettose, un po' feroci, un po' dolcissime. Quando gli Esseri Stellari approdarono sulla Terra, si presentarono innanzitutto dal Re e dalla Regina del Popolo Fatato, due MagniFiche Creature Alate, con piedi caprini e una coda di serpente. Per il resto avevano bellissime fattezze umane, e sfoggiavano corone di fiori intrecciate alle corna che gli spuntavano in capo e diademi realizzati con le pietre più meravigliose che la Terra avesse mai partorito dalle sue viscere. Il Popolo delle Stelle chiese al Popolo Fatato di potersi stabilire su quello splendido pianeta verde e blu, per imparare i suoi segreti e poi riferirli lassù, nella galassia. Mai infatti si era scoperto un pianeta così intelligente, e verde, e blu! Il Popolo Fatato, consapevole dell'opportunità che si presentava a entrambi i Popoli per stabilire un sodalizio che avrebbe espanso i rispettivi Regni, acconsentì, a una condizione: ognuno che si fosse stabilito sul giovane Pianeta verde e blu avrebbe avuto con sé un Genio, un Daimon, sotto fattezze del regno animale. Sarebbe stato lui a suggerire come non perdere mai il contatto con la Saggezza di Gaia, come loro chiamavano l'Intelligenza Femminile del Pianeta Terra. Il popolo delle Stelle ne fu entusiasta e rivelò che anche loro, quando soggiornavano su Pianeti stranieri, per non perdere mai il legame con la galassia, si affidavano a una Guida, a un Custode, chiamato Angelo, e che aveva delle fattezze luminose e alate, molto simili a quelle di un uccello terrestre chiamato aquila. Al momento di stringere il patto con un abbraccio da Cuore a Cuore, come si conviene tra Creature che possono fidarsi le une delle altre, si stabilì dunque che ogni Creatura delle Stelle che fosse venuta a vivere sul Pianeta Terra avrebbe avuto due guide, due consiglieri: un Daimon, che gli avrebbe permesso di sapere intuitivamente come si comporta una Creatura Figlia della Terra, e un Angelo, che gli avrebbe permesso di non scordare mai di provenire dalle Stelle e di essere qui per imparare il segreto del Sodalizio tra i due Popoli, a patto di diventare, per quel tanto o poco che gli fosse concesso di restare, un Custode del Pianeta Gaia

Debdeashakti


"Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".

il Risveglio della Dea Rossa, la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore - Roberto Giordano




l'Energia della Dea Serpente

Il Serpente è la forza Vitale, un simbolo seminale, l'epitome del Culto della Vita su questa terra.
Non è il corpo del serpente ad essere Sacro, ma l'energia trasudata da quest'essere che forma spirali o si avvolge, la quale ne trascende i confini e influenza il mondo circostante.
Questa medesima energia è nelle spirali, nelle viti, negli alberi in crescita, nei falli e nelle stalagmiti, ma è concentrata soprattutto nel serpente, nel quale ha perciò maggior potenza. Il serpente era qualcosa di primordiale e misterioso, giungendo dalle profondità delle acque dove la vita ha inizio.
Il suo rinnovamento stagionale cambiando la propria vecchia pelle e andando in letargo ne ha fatto il simbolo della continuità della vita e del legame con l'aldilà. I simboli che circondano il serpente e l'antropomorfica Dea Serpente sono identici a quelli associati con l'uccello acquatico e la Dea Uccello.

Il Serpente è un simbolo transfunzionale: permea tutti i temi del simbolismo dell'Europa Antica. Il suo influsso vitale era sentito non soltanto nella creazione della vita, ma anche nella fertilità e nella crescita e particolarmente nella rigenerazione dell'energia vitale che sta estinguendosi.

Durante l'Età del Bronzo il Culto della Dea Serpente perdura a Creta, nelle isole Egee e nella Grecia continentale. A Creta la Deità mantiene le sue braccia di serpente e il medesimo abbigliamento distintivo: una gonna lunga e un grembiule, inoltre una Corona, un copricapo a punta, una capigliatura squisitamente acconciata oppure riccioli che formano spirali.
Una terracotta elegantemente abbigliata trovata a Petsofa indossa un elaborato cappello a punta, un corpetto scollato e la gonna campaniforme tipica di quel periodo.

Le più celebri sculture minoiche di Dee Serpente o di Sacerdotesse della Dea sono statuette in ceramica trovate nel deposito sotterraneo del secondo Palazzo di Cnosso.

Il linguaggio della Dea - Marija Gimbutas


La Kundalini, che la fisiologia mistica indù rappresenta come un Serpente che dorme inanellato nelle sue spire alla base della colonna vertebrale, è, nella sua dimensione macrocosmica, la stessa energia pulsante e luminosa con cui Shiva manifesta e sostiene l'Universo. Compito dello Yogin è 'risvegliare' questo serpente abissale, questa potenza celata nel corpo sottile di ciascuno di noi, facendola risalire verticalmente attraverso vari chakra o ruote che costituiscono altrettante tappe di una ascensione culminante alla sommità del capo, nel ricongiungimento con Shiva.

La Kundalini o l'Energia del Profondo - Lilian Silburn




giovedì 9 aprile 2015

la Colomba e lo Spirito Santo Oracolare

Un mito riportato da Igino (Favole 197) pone in correlazione le colombe, Afrodite e la nascita divina, tre elementi particolarmente significativi per la tesi che Dodona fosse il sito di un Ordine Sacerdotale Femminile della Nascita Divina. Secondo questa storia, un uovo di grandezza straordinaria cadde in mare dal cielo e venne fatto rotolare fino alla costa dai pesci. Dopo che una delle colombe l'ebbe covato, ne fuoriscì Venere (ovvero Afrodite) che più tardi fu chiamata 'la Dea Siriana'. Visto che Ella primeggiava su tutti in giustizia e rettitudine, Zeus trasformò in una costellazione i pesci che avevano scoperto l'Uovo e lo pose in cielo tra le Stelle. Per questo motivo, i siriani non mangiano né pesce, né colombe, considerandoli divini.

A essere particolarmente degno di nota è il fatto che la storia narri un caso di Partenogenesi pura, in cui non è coinvolto alcun maschio; inoltre, il fatto che la colomba diviene 'Divina' per il suo ruolo in tale processo evidenzia la relazione tra questo uccello e la Divinità Femminile (partenogenica). Questo mito potrebbe quindi essere ciò che rimane di una storia più antica in cui Dione-sotto-forma-di-colomba diede alla Luce Afrodite per partenogenesi pura. (...)

Tenendo presente tutto ciò, riprendiamo il canto delle Sacerdotesse di Dodona riportato in precedenza:

"Zeus fu, è e sarà; O potente Zeus, con il Tuo aiuto la Terra dà i suoi frutti. Giustamente noi la lodiamo chiamandola Madre" (Pausania 10.12.5)

Il secondo verso del canto rimanda alla natura partenogenica della Dea Ge/Gaia, mentre il primo ricorda molto i versi riferiti a Neith presso il Tempio di Sais che alludono al Mistero della Natura Autogenerativa/Partenogenica di Neith:


"Io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà, e nessuno ha mai sollevato la mia veste" (Plutarco, Su Iside e Osiride 9)

Partenogenesi, il Culto della Nascita Divina nell'antica Grecia - Marguerite Rigoglioso




i Custodi della Madre


Per tutta la vita il sogno di Boccadoro fu quello di cogliere con chiarezza l'immagine della Madre eterna e di rappresentarla; ma una volta colta, il piacere derivante dalla pace interiore che ne conseguì fece scemare in Boccadoro il desiderio di rappresentarla. Ora può morire sereno, poiché ha ritrovato sua madre, e ha scoperto l'amore, perché senza madre non si può amare.

Narciso e Boccadoro - Herman Hesse

Purtroppo le tre grandi religioni, Cristianesimo, Giudaismo e Islam, sono nuovamente cadute in mano a un clero assetato di potere e, potremmo anche aggiungere, ai sommi sacerdoti della politica.
Di nuovo un grande conflitto incombe pericolosamente sull'umanità.
L'unico modo per uscire da questo disastro imminente è recuperare la religione naturale e ispirare nella gente il senso di un ordine cosmico che tenti di raggiungere l'armonia e l'equilibrio anziché trascinarci ciecamente verso l'Apocalisse nucleare che si para quasi certamente di fronte a noi. In altre parole, recuperare una Gnosi basata sulle Leggi della Natura che veda l'uomo non come suo padrone, ma come il suo Custode, il quale mantenga diligentemente il delicato equilibrio tra vita sociale e vita naturale e lo conservi per le generazioni future.

Per quanto riguarda le indagini scientifiche da me presentate nel Codice Egizio, spero sia stato dimostrato in modo convincente che vi è, come minimo, un bisogno assoluto di rivedere le conclusioni e le opinioni comunemente accettate imposte dalle ultime due generazioni di egittologi. Spero che la nuova generazione riuscirà a capire, come ho fatto io, che l'antico Egitto non è una civiltà morta e sapolta da studiare in maniera distaccata, ma piuttosto un modello culturale ancora molto vitale che necessita di essere compreso, tentando forse di mettere nuovamente in pratica almeno una parte dei suoi principi per il beneficio di tutta l'umanità.

I saggi e rigorosi sacerdoti dell'antico Egitto non insegnavano attraverso dogmi e dottrine, e non minacciavano il popolo suscitando il terrore dell'ira divina: piuttosto offrivano un'Iniziazione intelligente e illuminata che avrebbe aperto la mente e acuito i sensi, facendo sì che la natura fosse vista come la manifestazione dei Princìpi Divini, e l'uomo stesso non solo come una parte integrante della natura, ma anche come il responsabile del suo mantenimento in armonia ed equilibrio.

Il Codice Egizio - Robert Bauval




mercoledì 8 aprile 2015

Partenogenesi

Al centro di questo affascinante saggio, basato su una mole di testi e documenti della classicità, stanno le Parthenoi, Sacerdotesse Vergini dedite al Culto e alla pratica della Nascita Divina.

L'autrice, che appartiene alla nuova generazione di studi matrifocali e di genere, apre una prospettiva impensata su temi che appartengono a una zona di penombra del nostro immaginario: l'Immacolata Concezione, la Nascita Partogenetica di Dee, Eroi e Salvatori del mondo, Culti Misteriosi praticati a Dodona, Delfi, Eleusi e connessi con lontane radici africane e pleiadiche.

"Gaia, Atena, Artemide ed Era erano divinità creatrici che avevano generato il cosmo, la terra e tutta la vita senza l'ausilio di un consorte; in altre parole, erano Madri Vergini".

"Possiamo pensare alle Divinità Partogenetiche Madre e Figlia come a due 'Gemelle', tema che ritengo formasse il sostrato originale del Culto della Divina Coppia Madre-Figlia Demetra e Persefone".

Partenogenesi, il Culto della Nascita Divina nell'Antica Grecia - Marguerite Rigoglioso




I Sacerdoti Iniziati

Il Sacerdote egizio non era un ministro della religione, come lo intendiamo oggi, ma aveva il significato di 'Filosofo', ossia di un appartenente a una Fratellanza di Saggi che si univano per studiare insieme l'arte di governare gli uomini mediante la Verità. I Sacerdoti egizi, come poi i Brahmani, erano quelli che gestivano il potere sociale. Essi diventavano Re ed Imperatori ed esercitavano il Potere di:
-curare e sanare gli ammalati;
-diffondere l'Amore fraterno e la cooperazione fra gli uomini;
-richiamare dal coma o morte apparente.
Questi Poteri furono trasmessi dai Re-Iniziati dell'Egitto (Dinastie Divine) a tutti i Re successivi, che vennero investiti di tali poteri dai Deva e assistiti dagli Ierofanti dei Templi. (...) 
Intorno al 2200 a. C. l'Egitto subì la più tremenda crisi della sua storia, l'invasione degli Hyksos, che smembrò l'unità del paese. I sacerdoti diffusero allora nel popolo la leggenda di Iside e Osiride e dello smembramento di quest'ultimo. Nel mito, dall'unione fra Iside e il ricomposto cadavere di Osiride nasceva Horus, simbolo della Resurrezione dalla morte. A livello religioso Iside simboleggiava l'anima dell'Egitto che rimetteva insieme le parti smembrate del Paese (Osiride) e dava vita a Horus, ovvero il Sole rigeneratore, una ulteriore lettura del mito lo legava agli spiriti che sovrintendevano al processo naturale, dove la terra (Iside) attendeva l'azione fecondatrice del Nilo (Osiride) e dopo la sua morte (inverno) la vita si risvegliava di nuovo a primavera (Horus).
In questo modo si insegnava alle masse come la Vita fosse perennemente ritmata dalla Morte e dalla Resurrezione in una rinascita continua. A livello esoterico, nei Misteri si insegnava invece che Iside rappresentava la Vergine Madre (la Natura) che riceve la vita dallo Spirito Divino (Osiride) e dalla loro unione nasceva Horus (il Logos) ossia la Coscienza.
Spesso Iside era raffigurata come una Madre col Bambino (la Vergine) "vestita di Sole e con la Luna sotto i piedi". (Interessante il confronto con la Madonna cristiana) - le "Vergini Nere", venerate in tante cattedrali francesi, si rivelarono, dopo approfonditi esami, immagini in basalto di Iside, la Dea della Sapienza Occulta, la Vergine Madre o Sostanza Primordiale.(...)
L'Iniziazione era la vera religione egizia. esteriormente era una Scuola, un Collegio dove venivano insegnate le Scienze, le arti, l'etica, la filantropia, le Leggi, l'astronomia e l'astrologia. Segretamente venivano preparati i candidati all'Iniziazione.

I Misteri, la Filosofia, le Religioni, dalla Creazione ai Misteri Romani - Francesco e Gabriella Varetto