martedì 21 ottobre 2014

Memorie di una brava ragazza Maleducata

Debdeashakti è una Dea terrena.
E' una ragazza spigliata, disinibita, colta, passionale e non solo.
(...)
Per due anni consecutivi ha partecipato alla trasmissione di la7d "la Mala Educaxxxion", che ha appena concluso la messa in onda della terza stagione, un talk show sul sesso in cui molte donne e qualche uomo si confessano, a dispetto del titolo, con educazione e una buona dose di autoironia in merito ai propri gusti ed esperienze sessuali. Un salotto per bene, insomma, nel quale, grazie all'arguta conduzione di Elena Di Cioccio, il sesso perde qualunque connotazione negativa e moralista e diventa argomento giocoso da condividere attraverso il confronto e la comunicazione senza tabù.

Luca Bagatin, tratto dall'intervista a DebdeaShakti in 'Ritratti di Donna', Ipertesto Edizioni






lunedì 20 ottobre 2014

Posture di Decadenza, ovvero 33 anni a modo mio


Nessuna delle tre Donne reca la Palma, ma tutte portano ben impressi sui loro corpi i segni del martirio. Siano le frecce che inchiodarono San Sebastiano alla colonna o l'affilata lama di un rasoio, versione moderna delle tante spade che popolano l'iconografia cristiana, o ancora i fiotti di sangue rappreso che segnano le braccia della Santa al centro (Martire e Vergine al tempo stesso almeno a giudicare dalle Rose, simboli Mariani per eccellenza, che tiene fra le mani), poco conta. Dolore e sofferenza sono stati e restano inevitabili stazioni che conducono alla Santità. Ma la cifra di questa ardita composizione va forse cercata altrove, in quel TRE, numero trinitario per eccellenza, che permea l'intera scena: tre le figure, tre le nicchie che le ospitano, tre le frecce, così come le ferite impresse nelle carni di tutte e tre le Sante.

Posture di Decadenza - Calendario TransAvanguardie 2013, tributo a Saturno Buttò







venerdì 17 ottobre 2014

il Mestiere di Scrivere a due mani una Vita Androgina

L'Uomo più oceanico è quello "trasmutabile per tutte le guise".  Bisogna imparare non solo ad essere molte persone diverse, ma anche a fare queste persone scegliendole e scegliendone i tratti.

Per esprimere la vita, non solo bisogna rinunciare a molte cose, ma avere il coraggio di tacere questa rinuncia.

La sola regola eroica: essere soli soli soli.
Quando passerai una giornata senza presupporre né implicare in nessun tuo gesto o pensiero la presenza d'altri, potrai chiamarti eroico. O altrimenti essere Cristo - cioè annientarsi. Ma l'hai detto ieri - nessuno rinuncia a ciò che conosce - e tu conosci troppe cose.

Non si mentisce la propria natura. La tua pena particolare - che è quella di tutti i poeti - sta in questo, che per vocazione tu non puoi avere che un pubblico, e invece cerchi anime gemelle.

il Mestiere di Vivere, Diario 1935-1950 - Cesare Pavese


  

come in Cielo così in Terra, per realizzare i Miracoli della Cosa Una

A differenza degli Egizi (e poi anche dei Romani e del Medioevo), dove il "sacro" era legato al tempio (o alla cattedrale), nella Grecia antica era il "sito" ad avere importanza. Era, cioè, un centro armonico ed energetico legato al paesaggio e al rapporto che si instaurava tra le montagne, il cielo, i boschi e il mare. Per essere ritenuto sacro il sito doveva aver ricevuto dei "segni", come fenomeni inattesi (fulmini, temporali o terremoti) o una evidente presenza della divinità (apparizioni).
La nota dominante della civiltà Greca fu sempre la Bellezza. Il Tempio veniva costruito su un sito particolare ed era questo che diventava monumento. Era il paesaggio ed i suoi Spiriti di Natura che rivelavano il "Dio". Era il paesaggio di Delfi, per esempio, che rivelava Apollo, oppure quello di Olimpia Zeus. Attorno al Tempio, poi, si costruiva un villaggio per custodire e servire il Dio.
Come ben sappiamo la bellezza dei templi greci è talmente potente da inspirare ancora oggi il "sacro" e anche quando questi è andato perduto rimane l'armonia e l'estetica del monumento. Un Greco viveva la concezione del Sacro circondandosi dei suoi Dèi, cercando cioè di portare il "Cielo in Terra". Come diceva Platone: "il Cielo, Dio visibile".

La Gerarchia Spirituale utilizzò questa tendenza per costruire sulla terra - attraverso i suoi Iniziati - una griglia energetica capace di portare energie armoniche in tutta la Grecia. A questo scopo si istruirono nei Misteri i Sacerdoti e gli Iniziati affinché costruissero grandi "strade zodiacali" o "allineamenti geografici" in grado di collegare la Gerarchia con l'Umanità.

Attorno alle Feste religiose (scambiate dagli studiosi per i Misteri) si elaborò una precisa Ierogamia, ossia un insieme di riti religiosi che raffiguravano le Nozze e i Legami fra le divinità o membri della Gerarchia Spirituale (gli Dèi Greci erano Deva o Maestri di Saggezza). Furono stabiliti tre grandi Centri o Omphalos, attorno ai quali si costruirono Templi e si coniarono monete collegate al Dio e al Segno. Fu un grande tentativo di creare un mondo ordinato (Cosmos) e di sacralizzare la vita quotidiana. I tre centri principali furono: Delfi, Delo e Sardi.

Delfi è il nome dell'Organo Femminile e indicava il Legame esistente fra il Cielo (emittente) e la Terra (ricevente). Questo legame era rafforzato dal monte Parnaso (elemento maschile), che si erge nei pressi, e dalla fonte Castalia (elemento femminile).

i Misteri, la Filosofia, le Religioni, dalla Creazione ai Misteri Romani - Francesco e Gabriella Varetto



giovedì 16 ottobre 2014

la Donna Vitruviana

Pitagora riteneva le donne dotate di ottima intuizione e di spirito contemplativo, ed egli stesso, narra Aristotele, apprese gran parte delle dottrine morali ed i segreti dell'ascesi e della theurgia da Temistoclea, Sacerdotessa di Delfi. Fu lei a fargli capire la Donna nell'Iniziazione. Forse per quella felice possibilità di valutare il valore iniziatico dell'elemento femminile, divenne uno strenuo difensore della donna.  Ebbe però timore di suscitare delle situazioni equivoche, e per questo fece le comunità di Iniziate separate da quelle degli Iniziati.
Rammentiamo il considerevole numero delle Sante Donne Iniziate che seguivano con coraggio il Figlio di Dio, senza mai abbandonarlo, neppure ai piedi della croce.
Ad Alessandria d'Egitto, nella scuola fondata da San Marco Evangelista, le Donne ispirate dallo Spirito Santo profetavano e insegnavano, catechizzavano, iniziavano gli uomini ai Misteri del Cristianesimo. Da quella gloriosa scuola uscirono i maggiori Maestri dell'epoca: Panteno, Clemente Alessandrino, Origene, Alessandro vescovo di Gerusalemme. In quel tempo si sapeva quanto salutare fosse l'influsso risvegliatore femminile e quanto fosse efficace l'Iniziazione operata, su un individuo, da due Volontà di polarità diversa, femminile e maschile.
Fra il Matrimonio fra due creature e l'Iniziazione vi è una certa analogia. c'è sempre l'azione della polarità maschile e femminile. Nel Battesimo, inteso come Iniziazione cristiana, è sempre in atto l'azione bipolare. Così è nell'Iniziazione orizzontale o umana. Essa è più efficace se data da due Iniziatori di sesso diverso. La ragione di questo si ritrova nel fatto che la donna durante il rito risveglia nell'uomo, per la Legge della Polarità, il suo aspetto femminile dormiente, latente. quanto abbiamo detto è un segreto disoccultato, svelato per la prima volta a tutte le donne.

Dopo la caduta dallo Stato Edenico, le anime derivate dalla coppia Adamo-Eva sono entrate nella doppia corrente involutiva-evolutiva (discesa e salita) pur portando l'impronta, l'immagine divina maschile e femminile. Le anime si sono specializzate nei due sessi, ma recano allo stato latente la natura del sesso opposto. In sostanza: l'uomo è uomo, ma con una tonalità femminile; la donna è donna, ma con una tonalità maschile. L'Iniziazione deve ricostruire lo stato di Androgine. non dimentichiamo: nell'universo metafisico sussistono l'Eterno Mascolino e l'Eterno Femminino. 

Il Culto Mariano è una vaga intuizione popolare dell'Eterno Femminino, il riaffiorare di un Culto antichissimo dell'aspetto femminile della Divinità e la dimostrazione che la Donna ha la sua parte decisiva e nobilissima per l'evoluzione e l'ascesi di tutto il genere umano.


Iniziazione archeosofica e costituzione occulta dell'Uomo e della Donna - Tommaso Palamidessi



la Vagina Divina

...il più comune gesto vaginale della storia è quello di una donna che solleva le vesti per mostrare deliberatamente i propri genitali. Il gesto è ardito, orgoglioso, potente, ed è stato usato con effetti devastanti, come potrete vedere. Può anche essere un gesto di sfida, come ho avuto modo di scoprire. Un detto catalano recita: 'la mar es posa bona si veu el cony d'una dona', 'il mare si calma se vede la fica di una donna'. L'ostentazione dei genitali femminili ha il potere di calmare anche altre forze di Natura.

Letteratura, mitologia e antropologia hanno ampliato i miei orizzonti, e mi hanno fatto ripensare all'importanza che i genitali femminili rivestono per molte popolazioni, l'Arte Vaginale, i miti e il folklore di molte società sono stati per me fonte di divertimento e di commozione. Ne fanno parte le 'Fanciulle Vagina' del New Mexico, gli inni e i canti delle Hawaii, il gioco clitorideo noto come 'cat's cradle' (la culla del gatto), le molteplici e vibranti descrizioni delle diverse forme della clitoride, le audaci Baubo e le svergognate fanciulle Sheela-na-Gig. Risalendo fino alla preistoria, si incontra un mondo in cui la Vagina era Venerata, considerata un simbolo di fertilità capace di tener lontano il male. Sembra dunque che vi fossero altri modi di considerare la Vagina. Nella mia ricerca ho scoperto di avere in mezzo alle gambe qualcosa di importante, qualcosa di cui vale la pena parlare.

La religione, il sistema di credenze di una società, è sempre stata un tema controverso.
Esaminando i modi in cui religioni differenti hanno considerato i genitali femminili nel passato, mi sono imbattuta in concezioni radicalmente opposte. Da una parte c'era l'Occidente, con la sua tendenza a vedere nella vagina la porta dell'inferno, la fonte di ogni vizio e di ogni conflitto, nonché la potenziale rovina degli uomini. In questo contesto la vagina andava temuta, ridicolizzata e aborrita. Dall'altra c'erano le credenze originarie dell'India e della Cina in base alle quali i genitali femminili erano l'origine simbolica del mondo, la fonte di ogni nuova vita e la Via per conquistare la longevità e la vita eterna.
In questo caso la Vagina era un'icona da Venerare, Amare e Onorare.

una Vagina Divina.

Storia di V, biografia del sesso femminile - Catherine Blackledge



Dea del Sole, abbi cura di Splendere

Io vivrò con te
ogni giorno comincia dove i baci finiscono
ora che è inevitabile
un dolore fantastico nei minuti che restano
per sempre


Ti voglio tanto bene
e ci sarò per te
se sentirai nel cuore
un amore che non c'è


Ti voglio tanto bene
e ti raggiungerò
con tutta la mia voce
ascoltami


Io canterò per te
mi sentirai nell'aria
entrare nei tuoi occhi
sola nell'anima


Io vivrò con te
guardandoti esistere e nel sole rinascere
io lo so che siamo fragili
e con gli occhi degli angeli
ci guardiamo resistere


Io vedo un mondo migliore
si girano le nuvole
abbi cura di splendere


Ti voglio tanto bene
e niente finirà
se non avrai paura
di continuare a vivere


Io canterò per te
mi sentirai nell'aria
entrare nei tuoi occhi
sola nell'anima


Io canterò per te
canterò per te
ricordati il mio nome
ti voglio tanto bene.


Ti voglio tanto bene - Gianna Nannini