Nell'antica Grecia così come nel mondo romano alcuni dei rituali e delle Feste Dionisiache avevano carattere pubblico ed erano aperte a un grande numero di persone, tuttavia tali occasioni non erano celebrate col fine di ottenere quegli stati entusiastici che apportavano la conoscenza divina di cui si è già parlato. Invece erano riti segreti e destinati a un ristretto numero di candidati scelti (di solito si trattava esclusivamente di donne) a portare all'Iniziazione, ovvero a permettere di intraprendere un cammino spirituale che avrebbe potuto condurre a conoscere modi d'essere superumani.
Il senso di un'Iniziazione può essere ravvisato anche grazie all'etimologia di tale parola. Infatti il verbo 'iniziare' sembra venire dal latino in-ire, ovvero andare, entrare dentro e potrebbe avere il senso di cominciare, grazie all'incontro con un Maestro o una Maestra in grado di farlo, un nuovo percorso che consenta di accedere a una dimensione sconosciuta, di scoprire all'interno di sé una parte in grado di dare inizio a una vita diversa. L'etimologia suggerisce l'ingresso di una nuova Forza all'interno dell'adepto, un'Energia che viene fatta entrare, risvegliata in colui che comincerà a percorrere una Via di trasformazione e trascendenza.
Il verbo greco per designare l'Iniziazione, ovvero 'teléo', ha il duplice senso di nascere, sorgere, cominciare qualcosa di nuovo, come quello di morire, finire, portare a termine, questo tema della fine e della morte potrebbe riferirsi alla condizione precedente e ordinaria che viene abbandonata. Inoltre tale verbo ha anche il senso di portare a compimento un'azione in modo perfetto, ineccepibile, di concludere un'impresa con pieno successo e raggiungere un obiettivo, ed in questo si potrebbe ipotizzare si nasconda un'allusione all'Iniziazione come un modo per ritrovare il migliore e il più completo senso dell'esistenza.
Per riassumere si potrebbe intendere a questo punto un'Iniziazione come il coraggioso inizio di una nuova vita, che condurrà, grazie ad un insegnamento, ad abbandonare la parte umana con cui solitamente ci si identifica, a far morire il proprio io, per rinascere ad una condizione spirituale più alta, che permetterà di vivere la propria vita in funzione di dimensioni divine e trascendenti, grazie soprattutto a ciò che di divino e non personale alberga dentro coloro che hanno le qualificazioni per intraprendere questo cammino.
Dioniso e le Donne, ovvero la gioiosa follia - Leda Bearné
martedì 23 settembre 2014
Arianna, la sposa del Dio delle Donne
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lunedì 22 settembre 2014
la Lupa
Cominciammo la ricerca del selvaggio, da
piccole o da adulte, perché nel pieno di una qualche ardente impresa
sentimmo che era vicina una presenza selvaggia e confortevole. sentimmo
all'interno della psiche il rumore di un respiro familiare che veniva da
lontano, sentimmo tremiti attraverso la terra, e istintivamente sapemmo
che qualcosa di possente e d'importante, una selvaggia libertà dentro
di noi, era in movimento.
Prendemmo a seguire come ombre la Donna Selvaggia, e Lei amorevolmente fece altrettanto. ululava, e cercammo di risponderle, prima ancora di ricordare come si parla il suo linguaggio, prima ancora di sapere esattamente con chi avremmo parlato. Lei ci attese, e ci incoraggiò. Questo è il miracolo della natura selvaggia e istintuale.
Prive di piena conoscenza, sapemmo.
Prive di una completa visione, comprendemmo che una forza miracolosa e amorosa esisteva al di là dei confini dell'Io.
Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estés
Prendemmo a seguire come ombre la Donna Selvaggia, e Lei amorevolmente fece altrettanto. ululava, e cercammo di risponderle, prima ancora di ricordare come si parla il suo linguaggio, prima ancora di sapere esattamente con chi avremmo parlato. Lei ci attese, e ci incoraggiò. Questo è il miracolo della natura selvaggia e istintuale.
Prive di piena conoscenza, sapemmo.
Prive di una completa visione, comprendemmo che una forza miracolosa e amorosa esisteva al di là dei confini dell'Io.
Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estés
giovedì 18 settembre 2014
Lady Debdea Shakti & Lord Don Juan el Morya Shiva, Love Mistress&Master, from Venus
There's only three men that I'ma serve my whole life
It's my Daddy and Nebraska and Jesus Christ.
Lady Gaga - You & I
We are the crowd,
We’re c-coming out
Got my flash on it’s true
Need that picture of you
It’s so magical
We’d be so fantastical
Leather and jeans a watch on my wrist,
Not sure what it means,
But this photo of us
It don’t have a price
Ready for those flashing lights,
Cause you know that baby i
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
I’ll be your girl
Backstage at your show,
Velvet ropes and guitars,
Yeah cause you’ll know
I’m staring between the sets
Eyeliner and cigarettes
Shadow is burnt
Yellow dance and return
My lashes are dry
But with teardrops I cry
It don’t have a price
Loving you is cherry pie
‘Cause you know that baby I
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Real good
(We dance in the studio)
Snap, snapped
(That xxxx on the radio)
Don’t stop boy, rewind
We’ll blast it but we’ll still have fun!
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Lady Gaga - Paparazzi
Don't be a drag, just be a queen
Whether you're broke or evergreen
You're black, white, beige, chola descent
You're Lebanese, you're orient
Whether life's disabilities
Left you outcast, bullied, or teased
Rejoice and love yourself today
'cause baby you were born this way
I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby
I was born this way
Lady Gaga - Born this way

It's my Daddy and Nebraska and Jesus Christ.
Lady Gaga - You & I
We are the crowd,
We’re c-coming out
Got my flash on it’s true
Need that picture of you
It’s so magical
We’d be so fantastical
Leather and jeans a watch on my wrist,
Not sure what it means,
But this photo of us
It don’t have a price
Ready for those flashing lights,
Cause you know that baby i
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
I’ll be your girl
Backstage at your show,
Velvet ropes and guitars,
Yeah cause you’ll know
I’m staring between the sets
Eyeliner and cigarettes
Shadow is burnt
Yellow dance and return
My lashes are dry
But with teardrops I cry
It don’t have a price
Loving you is cherry pie
‘Cause you know that baby I
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
Real good
(We dance in the studio)
Snap, snapped
(That xxxx on the radio)
Don’t stop boy, rewind
We’ll blast it but we’ll still have fun!
I'm your biggest fan
I’ll follow you until you love me
Papa-paparazzi,
Baby there’s no other superstar
You know that i’ll be your
Papa-paparazzi
Promise i’ll be kind,
But i won’t stop until that boy is mine
Baby you’ll be famous
Chase you down until you love me
Papa-paparazzi
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You're black, white, beige, chola descent
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Rejoice and love yourself today
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I'm beautiful in my way
'Cause God makes no mistakes
I'm on the right track, baby
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martedì 16 settembre 2014
Tempo Ordinario, Tempo Magico
L'aspetto più radicante della Tradizione del Drago Trasparente è sicuramente l'unione dei due Mondi: quello Ordinario e quello Magico.
Sono anche detti lato destro e lato sinistro: il primo è quello in cui viviamo ordinariamente, il mondo conosciuto ed accettato socialmente, questa realtà definita; si può dire in senso lato che è più maschile, e vi rientrano le emozioni come le intendiamo comunemente; secondo gli insegnamenti della Tradizione esso è legato agli esseri umani come lo erano in origine, cioè i cosiddetti Cavalieri del Drago. Il lato sinistro, invece, è il mondo magico, quello dell'altra percezione, della sensibilità e sensitività, dei sogni, dove due più due non fa quattro ma, come diceva l'angelo Eugenio, forse il cielo stellato: è più femminile, ed è legato agli spiriti e al Popolo fatato della Terra.
Questi due aspetti si comprendono molto meglio quando si osservano e sperimentano come "tempi": il tempo ordinario (o tempo della dimenticanza) e il tempo magico (o tempo del sogno). ogni volta che ci muoviamo, siamo o nell'uno o nell'altro tempo, il che è essere in un mondo piuttosto che in un altro, dove vigono regole diverse, valori diversi, percezioni diverse.
Lo sforzo della Tradizione è quello di rendere comprensibile per le persone la differenza tra questi due stati dell'essere (essere inteso non solo come persona, ma come Tutto), riconoscerli, e integrarli in un vissuto il più possibile armonico. La ricerca dell'unità tra maschile e femminile, cielo e terra, yin e yang, potrebbe essere la risonanza di questo antico ricordo.
Molte risorse ci sono negate nel viaggio che compiamo sulla Terra proprio perché abbiamo dimenticato il tempo magico: la società ha scelto di escluderlo, e noi abbiamo deciso con essa. Di conseguenza le verità, sia personali che comuni, hanno seguito un'impronta, quella del tempo ordinario, che però è completamente relativa, non assoluta. Il disagio che percepiamo spesso dentro deriva dalla mancanza di contatto e valorizzazione del mondo magico, che poi in realtà è nient'altro che il vero stato dell'essere della Terra: gli alberi, gli animali selvatici, tutta la Natura vive nel tempo magico, ed è per questo che spesso stentiamo a riconoscerne il valore e a volte la vita stessa (pensando ad esempio che le pietre non abbiano una consapevolezza o che gli animali siano esseri inferiori). Ciò chiarisce ancora di più le nostre difficoltà a vivere su questo pianeta.
Il tempo ordinario è il tempo della mente, con cui abbiamo definito il Tutto, il tempo magico è il tempo del sentire, con cui ci apriamo al momento presente, all'ignoto, al sacro.
Secondo la Tradizione il punto è togliere il velo che separa le due realtà, che divide il Tutto: effettivamente non c'è una vera separazione tra i due aspetti, e tutto riguarda semplicemente la vita e il nostro vissuto, anche se non li vediamo, il mondo ordinario e quello magico sono costantemente presenti, perché sono nella stessa realtà. Il Tutto è semplicemente il Tutto, e siamo solo noi che lo dividiamo e possiamo esplorarlo utilizzando la mente, oppure l'immaginazione, la fantasia, il potere personale, la Visione interiore.
Questa traccia dalle infinite sfaccettature ha effettivamente percorso tutto il lavoro compiuto negli anni con i gruppi della Tradizione, sia che si trattasse di esplorare le dimensioni interiori, sia che riguardasse invece la gestione di tematiche della vita quotidiana (relazioni, emozioni, lavoro, ecc.). A livello pratico secondo la Tradizione se non vediamo la compresenza dei due aspetti, e soprattutto non la facciamo nostra, per lo più dobbiamo poi rifare i conti, con noi stessi e con le situazioni in gioco: la vita cerca sempre di colmare il disequilibrio chiedendoci di pagare le bollette, avere più cura dei nostri figli, o riconsiderare e valorizzare la nostra sensibilità interiore e l'esistenza dello spirito, attraverso anche una grave malattia.
Ricercare l'integrazione del lato destro e del lato sinistro, del tempo magico e del tempo ordinario è qualcosa che riguarda tutte le singole vicende che ci troviamo ad affrontare quotidianamente. Ma trovarla stabilmente è l'obiettivo di una vita, o forse più.
Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".
il Risveglio della Dea Rossa-la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore, Roberto Giordano
Sono anche detti lato destro e lato sinistro: il primo è quello in cui viviamo ordinariamente, il mondo conosciuto ed accettato socialmente, questa realtà definita; si può dire in senso lato che è più maschile, e vi rientrano le emozioni come le intendiamo comunemente; secondo gli insegnamenti della Tradizione esso è legato agli esseri umani come lo erano in origine, cioè i cosiddetti Cavalieri del Drago. Il lato sinistro, invece, è il mondo magico, quello dell'altra percezione, della sensibilità e sensitività, dei sogni, dove due più due non fa quattro ma, come diceva l'angelo Eugenio, forse il cielo stellato: è più femminile, ed è legato agli spiriti e al Popolo fatato della Terra.
Questi due aspetti si comprendono molto meglio quando si osservano e sperimentano come "tempi": il tempo ordinario (o tempo della dimenticanza) e il tempo magico (o tempo del sogno). ogni volta che ci muoviamo, siamo o nell'uno o nell'altro tempo, il che è essere in un mondo piuttosto che in un altro, dove vigono regole diverse, valori diversi, percezioni diverse.
Lo sforzo della Tradizione è quello di rendere comprensibile per le persone la differenza tra questi due stati dell'essere (essere inteso non solo come persona, ma come Tutto), riconoscerli, e integrarli in un vissuto il più possibile armonico. La ricerca dell'unità tra maschile e femminile, cielo e terra, yin e yang, potrebbe essere la risonanza di questo antico ricordo.
Molte risorse ci sono negate nel viaggio che compiamo sulla Terra proprio perché abbiamo dimenticato il tempo magico: la società ha scelto di escluderlo, e noi abbiamo deciso con essa. Di conseguenza le verità, sia personali che comuni, hanno seguito un'impronta, quella del tempo ordinario, che però è completamente relativa, non assoluta. Il disagio che percepiamo spesso dentro deriva dalla mancanza di contatto e valorizzazione del mondo magico, che poi in realtà è nient'altro che il vero stato dell'essere della Terra: gli alberi, gli animali selvatici, tutta la Natura vive nel tempo magico, ed è per questo che spesso stentiamo a riconoscerne il valore e a volte la vita stessa (pensando ad esempio che le pietre non abbiano una consapevolezza o che gli animali siano esseri inferiori). Ciò chiarisce ancora di più le nostre difficoltà a vivere su questo pianeta.
Il tempo ordinario è il tempo della mente, con cui abbiamo definito il Tutto, il tempo magico è il tempo del sentire, con cui ci apriamo al momento presente, all'ignoto, al sacro.
Secondo la Tradizione il punto è togliere il velo che separa le due realtà, che divide il Tutto: effettivamente non c'è una vera separazione tra i due aspetti, e tutto riguarda semplicemente la vita e il nostro vissuto, anche se non li vediamo, il mondo ordinario e quello magico sono costantemente presenti, perché sono nella stessa realtà. Il Tutto è semplicemente il Tutto, e siamo solo noi che lo dividiamo e possiamo esplorarlo utilizzando la mente, oppure l'immaginazione, la fantasia, il potere personale, la Visione interiore.
Questa traccia dalle infinite sfaccettature ha effettivamente percorso tutto il lavoro compiuto negli anni con i gruppi della Tradizione, sia che si trattasse di esplorare le dimensioni interiori, sia che riguardasse invece la gestione di tematiche della vita quotidiana (relazioni, emozioni, lavoro, ecc.). A livello pratico secondo la Tradizione se non vediamo la compresenza dei due aspetti, e soprattutto non la facciamo nostra, per lo più dobbiamo poi rifare i conti, con noi stessi e con le situazioni in gioco: la vita cerca sempre di colmare il disequilibrio chiedendoci di pagare le bollette, avere più cura dei nostri figli, o riconsiderare e valorizzare la nostra sensibilità interiore e l'esistenza dello spirito, attraverso anche una grave malattia.
Ricercare l'integrazione del lato destro e del lato sinistro, del tempo magico e del tempo ordinario è qualcosa che riguarda tutte le singole vicende che ci troviamo ad affrontare quotidianamente. Ma trovarla stabilmente è l'obiettivo di una vita, o forse più.
Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".
il Risveglio della Dea Rossa-la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore, Roberto Giordano
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lunedì 15 settembre 2014
UomaN
Sono una Donna di sinistra con un Uomo di destra dentro di Sé.
E anche questo mi pare abbastanza.
debdeashakti
E anche questo mi pare abbastanza.
debdeashakti
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Vergini Arcaiche, le mediatrici divine tra i due Regni
Del resto, se il significato della verginità è
così profondamente mutato, come la sua etimologia ci mostrerà
chiaramente, al punto che essa viene equiparata ad una castità fisica,
questo fatto rivela di per sé anche il cambiamento radicale e totale avvenuto nella considerazione del femminile e della femminilità.
...oggi, per una fanciulla che desiderasse, magari più di ogni altra cosa, avvicinarsi realmente e non attraverso la fantasia o la ragione, ad uno stato di verginità, così come essa veniva intesa nell'antichità, potrebbe essere oltre misura difficile conseguire questo obiettivo; quest'ultimo infatti potrebbe coincidere con una condizione raggiungibile solo prescindendo da qualsiasi rapporto di soggezione ad un uomo, ritrovando in se stessa una femminilità pura e al di là di ogni morale e forse in contrapposizione totale alle moderne concezioni in proposito. Si tratterebbe di ritrovare quello stato d'essere superiore e superumano che sembra aver caratterizzato alcune antiche Sacerdotesse, fuse e identificate totalmente con una di quelle arcaiche Divinità Femminili legate all'Eros, alla Natura e alla Gioia, che potevano essere differenti, ma in definitiva sovrapponibili forme di un'unica ed eterna Dea androgina primordiale, Sovrana del mondo naturale, delle sue infinite meraviglie, e datrice di felicità.
le Vergini Arcaiche, Leda Bearné
L'aspetto più radicante della Tradizione del Drago Trasparente è sicuramente l'unione dei due mondi: quello ordinario e quello magico.
Sono anche detti lato destro e lato sinistro: il primo è quello in cui viviamo ordinariamente, il mondo conosciuto ed accettato socialmente, questa realtà definita; si può dire in senso lato che è più maschile, e vi rientrano le emozioni come le intendiamo comunemente; secondo gli insegnamenti della Tradizione esso è legato agli esseri umani come lo erano in origine, cioè i cosiddetti Cavalieri del Drago. Il lato sinistro, invece, è il mondo magico, quello dell'altra percezione, della sensibilità e sensitività, dei sogni, dove due più due non fa quattro ma, come diceva l'angelo Eugenio, forse il cielo stellato: è più femminile, ed è legato agli spiriti e al Popolo fatato della Terra.
Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".
il Risveglio della Dea Rossa, la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore - Roberto Giordano
...oggi, per una fanciulla che desiderasse, magari più di ogni altra cosa, avvicinarsi realmente e non attraverso la fantasia o la ragione, ad uno stato di verginità, così come essa veniva intesa nell'antichità, potrebbe essere oltre misura difficile conseguire questo obiettivo; quest'ultimo infatti potrebbe coincidere con una condizione raggiungibile solo prescindendo da qualsiasi rapporto di soggezione ad un uomo, ritrovando in se stessa una femminilità pura e al di là di ogni morale e forse in contrapposizione totale alle moderne concezioni in proposito. Si tratterebbe di ritrovare quello stato d'essere superiore e superumano che sembra aver caratterizzato alcune antiche Sacerdotesse, fuse e identificate totalmente con una di quelle arcaiche Divinità Femminili legate all'Eros, alla Natura e alla Gioia, che potevano essere differenti, ma in definitiva sovrapponibili forme di un'unica ed eterna Dea androgina primordiale, Sovrana del mondo naturale, delle sue infinite meraviglie, e datrice di felicità.
le Vergini Arcaiche, Leda Bearné
L'aspetto più radicante della Tradizione del Drago Trasparente è sicuramente l'unione dei due mondi: quello ordinario e quello magico.
Sono anche detti lato destro e lato sinistro: il primo è quello in cui viviamo ordinariamente, il mondo conosciuto ed accettato socialmente, questa realtà definita; si può dire in senso lato che è più maschile, e vi rientrano le emozioni come le intendiamo comunemente; secondo gli insegnamenti della Tradizione esso è legato agli esseri umani come lo erano in origine, cioè i cosiddetti Cavalieri del Drago. Il lato sinistro, invece, è il mondo magico, quello dell'altra percezione, della sensibilità e sensitività, dei sogni, dove due più due non fa quattro ma, come diceva l'angelo Eugenio, forse il cielo stellato: è più femminile, ed è legato agli spiriti e al Popolo fatato della Terra.
Si dice che quando ricordiamo l'unione del lato destro e del lato sinistro, il patto tra Cavalieri del Drago e Popolo Fatato, ritroviamo noi stessi".
il Risveglio della Dea Rossa, la Tradizione degli Eroi Guerrieri dell'Amore - Roberto Giordano
domenica 14 settembre 2014
Jana, la Dea della Soglia
Uno dei principi cardinali della visione al
femminile dell'universo è che la dinamicità della natura e il suo
periodico rinnovamento fondano sull'equilibrio degli opposti, in cui la
Dea incarna sia l'unità, sia la dualità delle varie nascite e morti, vivendo nella trinità della sua natura la sintesi finale di tutte le opposizioni.
Nella concezione di un Dio femminile, l'ordinamento delle realtà manifestate possiede una regolarità verificabile nei principali mutamenti che si ripetono in cicli giornalieri, mensili e annuali con le fasi di discesa ascesa della luce nei due solstizi, corrispondenti all'inizio dell'estate e dell'inverno, a simboleggiare una rigenerazione cosmica di tutto il creato. da qui deriva il simbolismo delle 'porte solstiziali' che aprono le varie fasi del cammino della luce (...)
Secondo René Guénon, era la Dea Jana o Diana a dirigere le cerimonie di morte e resurrezione, in cui la Luna era considerata Porta del Cielo e Porta degli Inferi (Diana ed Ecate) e il passaggio dalla condizione umana a quella divina si effettuava in armonia con la ciclicità delle stagioni e dei ritmi vitali. Sappiamo che gli esseri umani regolavano i loro incontri e le loro preghiere secondo i cicli naturali, le differenti stagioni, le diverse posizioni della terra rispetto agli altri pianeti, dove probabilmente l'incontro segnava il saluto, la gioia di rivedersi in armonia con le congiunzioni del creato.
Rosa Mistica - la Tradizione della Dea nel Nuovo Testamento, Elisa Ghigghini
Nella concezione di un Dio femminile, l'ordinamento delle realtà manifestate possiede una regolarità verificabile nei principali mutamenti che si ripetono in cicli giornalieri, mensili e annuali con le fasi di discesa ascesa della luce nei due solstizi, corrispondenti all'inizio dell'estate e dell'inverno, a simboleggiare una rigenerazione cosmica di tutto il creato. da qui deriva il simbolismo delle 'porte solstiziali' che aprono le varie fasi del cammino della luce (...)
Secondo René Guénon, era la Dea Jana o Diana a dirigere le cerimonie di morte e resurrezione, in cui la Luna era considerata Porta del Cielo e Porta degli Inferi (Diana ed Ecate) e il passaggio dalla condizione umana a quella divina si effettuava in armonia con la ciclicità delle stagioni e dei ritmi vitali. Sappiamo che gli esseri umani regolavano i loro incontri e le loro preghiere secondo i cicli naturali, le differenti stagioni, le diverse posizioni della terra rispetto agli altri pianeti, dove probabilmente l'incontro segnava il saluto, la gioia di rivedersi in armonia con le congiunzioni del creato.
Rosa Mistica - la Tradizione della Dea nel Nuovo Testamento, Elisa Ghigghini
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