...Enheduanna, la più antica poetessa conosciuta.
Settimana dopo settimana, per diversi anni, Meador arrivò con le sue nuove traduzioni, doni scintillanti che ispiravano e inchiodavano. Alcune parti erano bizzarre e a prima vista totalmente misteriose - frasi di una Poetessa il cui nome pareva impronunciabile e la cui posizione ufficiale durante la sua vita, "Gran Sacerdotessa del Dio-Luna della città di Ur", appariva esotica e lontana quanto i racconti di fantascienza. Alcune delle frasi di questa poetessa erano provocatorie, sconcertanti e scomode.
Come testimoni di Meador rimanemmo scioccati di fronte all'incredibile nudo potere delle immagini, che nella nostra esperienza non avevamo mai associato al Femminino.
Volendo collocare la Poetessa Sumera in uno spazio temporale, Enheduanna visse diciassette secoli prima di Saffo, undici secoli prima di Omero e cinque prima di Abramo, datando la nascita di quest'ultimo nel 1700 a. C. Ehneduanna scrisse le sue opere molto presto in quella che è considerata l'evoluzione della scrittura, forse trecento anni dopo che il vocabolario cuneiforme si era sufficientemente sviluppato per esprimere concetti linguistici. Possedere quattromilacinquecento versi di un'autrice così antica - la madre della poesia scritta - è come versare acqua fresca nel pozzo da cui bevono tutti gli scrittori.
L'antica Sumeria ha prodotto la scrittura più arcaica conosciuta e con la pubblicazione di "Inanna, Signora dal Cuore Immenso", abbiamo il privilegio di incontrare la scrittrice più antica a noi nota.
(...)
Con il ritrovamento di Saffo, i classici dalla Grecia produssero un nuovo miracolo: una Donna Scrittrice proveniente dall'antichità. I suoi personaggi erano gli Dèi, i rituali appropriati, le donne e l'amore; il suo era uno stile lirico. Fulcro dell'attenzione di Saffo era la Dea Stellare, Venere in lingua latina, Afrodite in greco, la sua lingua nativa. Saffo era insegnante in una scuola per giovani donne, al pari di Enheduanna, Sacerdotessa e Devota alla Dea identificata con il Pianeta Venere: Astarte in Siria, Ishtar in Accadia e Inanna in Sumeria.
(...)
Nella pratica religiosa sumera, i Sacerdoti-En erano al servizio delle Dee e le Sacerdotesse-En erano al servizio degli Dèi.
Inanna celebrava la sua Vulva, fondava l'orticultura e portava tutti i Princìpi della sua cultura nel suo "Vascello del Cielo". Il mito della sua discesa, raccolto accuratamente da Kramer servendosi dei molti frammenti, balza all'attenzione come percorso di vita con una guida profonda per le scelte compiute dalle donne e le situazioni di vita femminile che richiedono l'arrendersi a un Principio più grande. Improvvisamente, lo scisma Maschio-Femmina del mito greco fu sostituito da una storia "nuova"; in questa il Femminino non è spezzato, non è trascinato qua e là in battaglie, non è in attesa, non è "tutto ciò che è gentile", non viene ucciso dai suoi stessi figli, non viene maledetto né oltraggiato.
Il riapparire, al giro di boa del Nuovo Millennio, di questo lavoro germinante colpisce in modo particolare. La tempistica di Enheduanna è impeccabile.
Judy Grahan, Introduzione a "Inanna, Signora dal Cuore Immenso", di Betty De Shong Meador
lunedì 23 marzo 2015
la più antica Poetessa della Storia
Etichette:
Afrodite,
Androgino,
Ape.,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Gerarchia; Hathor,
Grande Invocazione,
Hatshepsut; Regina,
Iniziazione,
Ishtar,
Iside,
la Sacerdotessa,
Porta Alchemica,
Potnia Theron,
Sole; Luna,
Vagina,
Venere
la Fonte Arcana della Bellezza
La possibilità di Nuova Vita veniva data dalla Madre Celeste, come Gesù ribadisce nel Vangelo di Tommaso (log. 50): "Poiché mia madre mi diede menzogna, ma la mia Vera Madre mi diede la Vita".
In questo passo Gesù distingue chiaramente il personaggio storico della madre, una donna mortale destinata agli errori della sua cultura di appartenenza, e l'Archetipo Celeste della Vera Madre, Colei che sta al di là delle illusioni e delle apparenze della vita spirituale, l'Intuizione, la Premonizione, la Profezia. Gesù fu un Iniziato ai Misteri della Dea che contemplavano la nascita di un "Figlio della Camera Nuziale", come si afferma nel Vangelo di Filippo (67): "L'Anima e lo Spirito sono nati dall'Acqua, dal Fuoco. Dall'Acqua, dal Fuoco e dalla Luce nacque il Figlio della Camera Nuziale. Parlo non di questo fuoco che non ha forma, ma di quell'altro che ha la forma bianca della bella Luce e della Bellezza".
Si tratta evidentemente di un ritorno alla Fonte Arcana della Bellezza.
Rosa Mistica, la Tradizione della Dea nel Nuovo Testamento - Elisa Ghigghini
In questo passo Gesù distingue chiaramente il personaggio storico della madre, una donna mortale destinata agli errori della sua cultura di appartenenza, e l'Archetipo Celeste della Vera Madre, Colei che sta al di là delle illusioni e delle apparenze della vita spirituale, l'Intuizione, la Premonizione, la Profezia. Gesù fu un Iniziato ai Misteri della Dea che contemplavano la nascita di un "Figlio della Camera Nuziale", come si afferma nel Vangelo di Filippo (67): "L'Anima e lo Spirito sono nati dall'Acqua, dal Fuoco. Dall'Acqua, dal Fuoco e dalla Luce nacque il Figlio della Camera Nuziale. Parlo non di questo fuoco che non ha forma, ma di quell'altro che ha la forma bianca della bella Luce e della Bellezza".
Si tratta evidentemente di un ritorno alla Fonte Arcana della Bellezza.
Rosa Mistica, la Tradizione della Dea nel Nuovo Testamento - Elisa Ghigghini
Etichette:
Afrodite,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Energia,
Eros,
Hatshepsut; Regina,
Iniziazione,
Iside,
la Sacerdotessa,
la Signora degli Animali,
Maria Maddalena,
Puttana Sacra,
Sacra Sessualità,
Venere,
Vergine
domenica 22 marzo 2015
Reviving Hatshepsut, la più nobile delle Dame
Ho fatto trascrivere, decifrare e tradurre quelle tavolette della Regina Hatshepsut.
Questo genere di lavoro è un triplice tradimento. Al limite, noi non potremmo mai contornare il Suo pensiero con le nostre parole moderne e in lingua straniera. Checché ne sia, sottopongo più avanti gli scritti della Regina Faraone dove ho scoperto il Suo Diario intimo. Sono io che lo qualifico così. Sono meravigliata di constatare che il Suo stile assomiglia molto alla poesia di Barca. Hatshepsut scriveva di nascosto senza dichiararsi Lei stessa, alla luce del Sole, come "scriba". Ecco perché non saprei dire chi ha influenzato chi, o chi ha ispirato chi.
Riproduco alla rinfusa quelle osservazioni della Regina Faraone che potrebbero essere dei "poemetti in prosa", o delle "visioni" dell'aldilà, dei frammenti su cui meditare. Poiché le tavolette non erano datate, ho optato per un ordine arbitrario, così come le ho trovate nello zaino di Barca. L'essenziale, è dare la Parola alla Regina... Forse l'ultima parola della fine che è, in fin dei conti, l'Inizio della Storia.
(...)
Seconda Tavoletta
Non c'è che un solo Dio. I Suoi profeti verranno a diffondere le Sue parole divine attraverso il mondo. Gli uomini creati ad immagine di Dio si chiederanno: "Perché non siamo Noi al Suo posto?". Io, mi sono consacrata ad Amon, il solo Dio che conosca.
Gli uomini faranno eternamente la guerra perché vogliono occupare il posto di Dio! Che follia! Che menzogna!
Restituire la parte di Dio in noi a Dio stesso: in ciò consiste la Pace. Avere il coraggio di seguire la Verità che è in Lui.
In lontananza, il cammelliere passa dondolandosi... guida la sua cavalcatura... onda calma... al di là del Sole.
All'infinito, conduco il mio popolo...
Occhio del giorno si dissolve nella dolcezza orientale...
Fonda l'aurora... vittoriosa nella notte, tempo degli incontri.
Si dice che ho avvelenato mio padre e mio marito per mettermi la Doppia Corona sulla testa. E' falso. Sono tutti e due morti nel loro letto. Gli affari di Stato della Doppia Corona sono stati una vera tegola in testa. Sole divino del Destino che ho sposato nella gloria di Dio. Ma perché sono stata scelta?
Il Mio Nome impressiona i sacerdoti e il popolo: Khememet-Imen-Hatshepsut. Luminosa semenza che s'unisce a Dio. La più nobile delle Dame governa sul Trono di Colui che mi ha generata.
La mia fede in Dio e la mia diplomazia mi hanno salvata dalle bufere e dalle meschinità. La Mia Maestà si dirige verso il Bene, la Giustizia, l'Efficacia... Come una figlia che svolge funzioni utili a Colui che l'ha messa al mondo.
Io Sono la Protettrice della Perfezione di Dio.
La Donna Faraone - Hédi Bouraoui
Questo genere di lavoro è un triplice tradimento. Al limite, noi non potremmo mai contornare il Suo pensiero con le nostre parole moderne e in lingua straniera. Checché ne sia, sottopongo più avanti gli scritti della Regina Faraone dove ho scoperto il Suo Diario intimo. Sono io che lo qualifico così. Sono meravigliata di constatare che il Suo stile assomiglia molto alla poesia di Barca. Hatshepsut scriveva di nascosto senza dichiararsi Lei stessa, alla luce del Sole, come "scriba". Ecco perché non saprei dire chi ha influenzato chi, o chi ha ispirato chi.
Riproduco alla rinfusa quelle osservazioni della Regina Faraone che potrebbero essere dei "poemetti in prosa", o delle "visioni" dell'aldilà, dei frammenti su cui meditare. Poiché le tavolette non erano datate, ho optato per un ordine arbitrario, così come le ho trovate nello zaino di Barca. L'essenziale, è dare la Parola alla Regina... Forse l'ultima parola della fine che è, in fin dei conti, l'Inizio della Storia.
(...)
Seconda Tavoletta
Non c'è che un solo Dio. I Suoi profeti verranno a diffondere le Sue parole divine attraverso il mondo. Gli uomini creati ad immagine di Dio si chiederanno: "Perché non siamo Noi al Suo posto?". Io, mi sono consacrata ad Amon, il solo Dio che conosca.
Gli uomini faranno eternamente la guerra perché vogliono occupare il posto di Dio! Che follia! Che menzogna!
Restituire la parte di Dio in noi a Dio stesso: in ciò consiste la Pace. Avere il coraggio di seguire la Verità che è in Lui.
In lontananza, il cammelliere passa dondolandosi... guida la sua cavalcatura... onda calma... al di là del Sole.
All'infinito, conduco il mio popolo...
Occhio del giorno si dissolve nella dolcezza orientale...
Fonda l'aurora... vittoriosa nella notte, tempo degli incontri.
Si dice che ho avvelenato mio padre e mio marito per mettermi la Doppia Corona sulla testa. E' falso. Sono tutti e due morti nel loro letto. Gli affari di Stato della Doppia Corona sono stati una vera tegola in testa. Sole divino del Destino che ho sposato nella gloria di Dio. Ma perché sono stata scelta?
Il Mio Nome impressiona i sacerdoti e il popolo: Khememet-Imen-Hatshepsut. Luminosa semenza che s'unisce a Dio. La più nobile delle Dame governa sul Trono di Colui che mi ha generata.
La mia fede in Dio e la mia diplomazia mi hanno salvata dalle bufere e dalle meschinità. La Mia Maestà si dirige verso il Bene, la Giustizia, l'Efficacia... Come una figlia che svolge funzioni utili a Colui che l'ha messa al mondo.
Io Sono la Protettrice della Perfezione di Dio.
La Donna Faraone - Hédi Bouraoui
Etichette:
Ape.,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Egizi,
Faraone,
Fratellanza; Sorellanza,
Grande Invocazione,
Hathor,
Hatshepsut; Regina,
Iside,
Piramide,
Sacerdotessa,
Sole; Luna,
Venere,
Visione
Inanna, Dea dell'Amore
Inanna è la Dea dell'Amore, ma non appartiene a nessuno. Si "aggira" come una prostituta. Lei è la Dea delle prostitute; indugia nelle taverne. Enheduanna la lusinga dicendo: "Ho approntato il Tuo letto nella taverna", il regno delle prostitute. Ciononostante, Lei vigila sul matrimonio: "Avere un marito/avere una moglie/prosperare nella bontà dell'Amore/sono cose Tue, Inanna".
Inanna presiede a tutte le manifestazioni dell'Amore.
Inanna, Dea importante in Sumeria per migliaia di anni, bilancia ampiamente l'unilateralità tipica delle divinità maschili delle attuali culture monoteistiche e costituisce un esempio dell'elemento femminile mancante nella Natura Divina. Il Suo essere multi-sfaccettato colma una parte vitale dell'identità delle donne.
Gli alti stendardi di Inanna si ergono come bandiere svettanti tra i bastioni di quelle credenze tradizionali che limitano le donne. Io Sono una di quei milioni di donne che ovunque nel mondo stanno cercando di ridefinire loro stesse e le loro culture in modi che accolgano il Pieno Potenziale Creativo Femminile.
Nel mio primo incontro con Lei fuori dai miei sogni la scoprii cantare un'ode alla Sua Vulva:
"Fissa la Mia Vulva
il Mio corno stellato dell'Orsa
ormeggia la mia esile barca del Cielo
la Bellezza della Mia Vagina, nuova Luna crescente"
Inanna, Signora dal Cuore Immenso. Inni della Gran Sacerdotessa sumera Enheduanna - Betty De Shong Meador
Inanna presiede a tutte le manifestazioni dell'Amore.
Inanna, Dea importante in Sumeria per migliaia di anni, bilancia ampiamente l'unilateralità tipica delle divinità maschili delle attuali culture monoteistiche e costituisce un esempio dell'elemento femminile mancante nella Natura Divina. Il Suo essere multi-sfaccettato colma una parte vitale dell'identità delle donne.
Gli alti stendardi di Inanna si ergono come bandiere svettanti tra i bastioni di quelle credenze tradizionali che limitano le donne. Io Sono una di quei milioni di donne che ovunque nel mondo stanno cercando di ridefinire loro stesse e le loro culture in modi che accolgano il Pieno Potenziale Creativo Femminile.
Nel mio primo incontro con Lei fuori dai miei sogni la scoprii cantare un'ode alla Sua Vulva:
"Fissa la Mia Vulva
il Mio corno stellato dell'Orsa
ormeggia la mia esile barca del Cielo
la Bellezza della Mia Vagina, nuova Luna crescente"
Inanna, Signora dal Cuore Immenso. Inni della Gran Sacerdotessa sumera Enheduanna - Betty De Shong Meador
Etichette:
Afrodite,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Donna Selvaggia,
Eros,
Gerarchia; Hathor,
Hatshepsut; Regina,
Ishtar,
Iside,
la Sacerdotessa,
la Signora degli Animali,
Puttana Sacra,
Sacra Sessualità,
Tantra,
Vagina,
Venere
sabato 21 marzo 2015
la Gran Sacerdotessa di Ur
Enheduanna onora Inanna stessa come l'immagine della Divinità che unisce, affermando che "Lei indossa il Piano scolpito del Cielo e della Terra". L'assira Ishtar, evolvendosi nella sumera Inanna, è un aspetto del Dio Unificato, dice Parpola, che offre le basi per "la somiglianza di fondo del concetto degli Assiri e di quello biblico di Dio".
La prima prova scritta di questa intrigante linea di sviluppo è nell'insistenza da parte di Enheduanna sul fatto che Inanna sia "più grande dei grandi Dèi" e che Lei sia la Suprema Espressione dell'Unità nella Pluralità dell'Universo.
Da un lato Inanna consolida i temi provenienti dalle antiche pratiche religiose; dall'altro è interamente mesopotamica e unica. Diversamente da qualsiasi altra divinità sumera, Essa attrae come una calamita una moltitudine di Poteri che, come viene espresso nella poesia di Enheduanna, "fanno pesare la Mia Parola su tutte le altre".
Inanna è un movimento irresistibile che dirige l'immaginazione.
Nel nostro Pantheon di dee occidentali non abbiamo nulla che si avvicini al Suo dominio e alla Sua varietà. Inanna è un focolaio di consapevolezza che tenta di incarnarsi e definire se stessa. E' un'espressione della psiche mesopotamica che ha manifestato se stessa in questa Donna Divina, Paradossale, Complessa.
Nella tesi interessante di Parpola, Inanna/Ishtar è paragonabile allo Spirito Santo, l'aspetto del Dio Unico che si manifesta in relazione agli umani.
Inanna era una Dea che attraeva i Poteri non solo del mondo conosciuto, ma anche dell'intero Cosmo, "il Piano scolpito del Cielo e della Terra". Abbracciava l'intero continuum dell'autorità, dal più Oscuro al più Luminoso. Creatura di Terra e anche di Cielo, rifletteva la natura paradossale umana.
Se prendiamo in considerazione il probabile contributo di Enheduanna alla letteratura biblica, ci confrontiamo con un'Autrice che potrebbe avere influenzato un innumerevole numero di individui durante i secoli. Lei potrebbe facilmente essere "stata con noi fin dal Principio". Quando poi consideriamo il contributo di Inanna alla Teologia e il fatto che le descrizioni di Inanna da parte di Enheduanna sono le litanie scritte più antiche del Principio Attivo Femminino esistente in natura, ciò che in India conosciamo come "Shakti", l'importanza della Gran Sacerdotessa di Ur assume un risalto enorme.
Inanna, Signora dal Cuore Immenso. Inni della Gran Sacerdotessa sumera Enheduanna - Betty De Shong Meador
La prima prova scritta di questa intrigante linea di sviluppo è nell'insistenza da parte di Enheduanna sul fatto che Inanna sia "più grande dei grandi Dèi" e che Lei sia la Suprema Espressione dell'Unità nella Pluralità dell'Universo.
Da un lato Inanna consolida i temi provenienti dalle antiche pratiche religiose; dall'altro è interamente mesopotamica e unica. Diversamente da qualsiasi altra divinità sumera, Essa attrae come una calamita una moltitudine di Poteri che, come viene espresso nella poesia di Enheduanna, "fanno pesare la Mia Parola su tutte le altre".
Inanna è un movimento irresistibile che dirige l'immaginazione.
Nel nostro Pantheon di dee occidentali non abbiamo nulla che si avvicini al Suo dominio e alla Sua varietà. Inanna è un focolaio di consapevolezza che tenta di incarnarsi e definire se stessa. E' un'espressione della psiche mesopotamica che ha manifestato se stessa in questa Donna Divina, Paradossale, Complessa.
Nella tesi interessante di Parpola, Inanna/Ishtar è paragonabile allo Spirito Santo, l'aspetto del Dio Unico che si manifesta in relazione agli umani.
Inanna era una Dea che attraeva i Poteri non solo del mondo conosciuto, ma anche dell'intero Cosmo, "il Piano scolpito del Cielo e della Terra". Abbracciava l'intero continuum dell'autorità, dal più Oscuro al più Luminoso. Creatura di Terra e anche di Cielo, rifletteva la natura paradossale umana.
Se prendiamo in considerazione il probabile contributo di Enheduanna alla letteratura biblica, ci confrontiamo con un'Autrice che potrebbe avere influenzato un innumerevole numero di individui durante i secoli. Lei potrebbe facilmente essere "stata con noi fin dal Principio". Quando poi consideriamo il contributo di Inanna alla Teologia e il fatto che le descrizioni di Inanna da parte di Enheduanna sono le litanie scritte più antiche del Principio Attivo Femminino esistente in natura, ciò che in India conosciamo come "Shakti", l'importanza della Gran Sacerdotessa di Ur assume un risalto enorme.
Inanna, Signora dal Cuore Immenso. Inni della Gran Sacerdotessa sumera Enheduanna - Betty De Shong Meador
Etichette:
Agni Yoga,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Fratellanza; Sorellanza,
Grande Invocazione,
Hatshepsut; Regina,
Iniziazione,
Ishtar,
Iside,
Kali,
la Sacerdotessa,
Sacra Sessualità,
Sekmeth,
Vagina,
Venere,
Visione
giovedì 19 marzo 2015
Al Padre che mi insegnò la Fratellanza
Esistono
tracce, nei millenni, del Fondatore della Fratellanza?
I vari popoli lo chiamarono Rama, Osiride, Orfeo, e con altri bei nomi, la cui memoria si conserva. Non cercate quale sia il migliore di tutti. Tutti soffrirono e furono fatti a pezzi. I contemporanei non perdonano mai la sollecita cura del Bene comune. Nel trascorrere delle epoche l'Insegnamento si trasmuta, così si riuniscono le parti disperse di un solo corpo.
Ma chi sarà a raccoglierle?
La memoria dei popoli sa chi è Colei che profonderà le sue forze per ricomporre assieme le parti viventi.
Ricordate i molti che patirono per la Fratellanza.
Maestro Morya - Fratellanza - 1937
I vari popoli lo chiamarono Rama, Osiride, Orfeo, e con altri bei nomi, la cui memoria si conserva. Non cercate quale sia il migliore di tutti. Tutti soffrirono e furono fatti a pezzi. I contemporanei non perdonano mai la sollecita cura del Bene comune. Nel trascorrere delle epoche l'Insegnamento si trasmuta, così si riuniscono le parti disperse di un solo corpo.
Ma chi sarà a raccoglierle?
La memoria dei popoli sa chi è Colei che profonderà le sue forze per ricomporre assieme le parti viventi.
Ricordate i molti che patirono per la Fratellanza.
Maestro Morya - Fratellanza - 1937
Etichette:
Agni Yoga,
Alchimia,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Egizi,
Fratellanza; Gerarchia; Grande Invocazione,
Iside,
la Sacerdotessa,
Regina,
Sorellanza,
Venere,
Vergine,
Visione
martedì 17 marzo 2015
la Signora dal Cuore Immenso
Gli inni sumeri del 2300 a. C. di Enheduanna alla Dea Inanna celebrano il legame della Sacerdotessa con la Dea e con l'Archetipo femminile, nel primo documento mai scritto a una Divinità Antica.
Oh, mia Signora,
mia Regina,
Io rivelo a tutta la terra il Tuo Splendore
Io celebro la tua gloria
Loderò il tuo corso
la tua Magnificenza assoluta
per sempre
Tu
chi può toccare la Tua Divinità
chi può eguagliare i Tuoi riti
possa il grande An
che Tu ami
implorare la tua pietà
possano gli Dèi grandi tutti
calmare il tuo temperamento
possa tu allietare
mentre ti avvicini
il Trono di chiaro lapis azzurro
della Regina
possa l'alto seggio
dirti
SIEDI
possa il tuo luogo sacro in cui ti adagi
dirti
riposa
cedi il passo
rimettiti in forze
ove spunta l'alba
Utu sfolgora
possano le genti annunciare
la Tua Divinità gloriosa
Oh Tu che sei Regina
possano essi dichiarare il Tuo Splendore
per te
An ed Enlil
e tutti gli Dèi di comune accordo
stabiliscono per Te un grande destino
a Te
essi attribuiscono
la dignità di Regina della Stanza del Trono
e Tu
oh Regina
di' quale delle Tue Divine sorelle
è degna della Regalità
Regina
Padrona
Tu sei Sublime
Tu sei Venerabile
mia Signora
ho mostrato la Tua fulgida grandezza
rivolgi il Tuo Cuore a me
le Tue azioni sono senza limiti
possa io pregare la Tua eminenza
Oh Inanna la Pura
dolce è la Tua lode.
Inanna, Signora dal Cuore Immenso
Oh, mia Signora,
mia Regina,
Io rivelo a tutta la terra il Tuo Splendore
Io celebro la tua gloria
Loderò il tuo corso
la tua Magnificenza assoluta
per sempre
Tu
chi può toccare la Tua Divinità
chi può eguagliare i Tuoi riti
possa il grande An
che Tu ami
implorare la tua pietà
possano gli Dèi grandi tutti
calmare il tuo temperamento
possa tu allietare
mentre ti avvicini
il Trono di chiaro lapis azzurro
della Regina
possa l'alto seggio
dirti
SIEDI
possa il tuo luogo sacro in cui ti adagi
dirti
riposa
cedi il passo
rimettiti in forze
ove spunta l'alba
Utu sfolgora
possano le genti annunciare
la Tua Divinità gloriosa
Oh Tu che sei Regina
possano essi dichiarare il Tuo Splendore
per te
An ed Enlil
e tutti gli Dèi di comune accordo
stabiliscono per Te un grande destino
a Te
essi attribuiscono
la dignità di Regina della Stanza del Trono
e Tu
oh Regina
di' quale delle Tue Divine sorelle
è degna della Regalità
Regina
Padrona
Tu sei Sublime
Tu sei Venerabile
mia Signora
ho mostrato la Tua fulgida grandezza
rivolgi il Tuo Cuore a me
le Tue azioni sono senza limiti
possa io pregare la Tua eminenza
Oh Inanna la Pura
dolce è la Tua lode.
Inanna, Signora dal Cuore Immenso
Etichette:
Agni Yoga,
Ape,
Dea Madre,
Debdea Shakti,
Fratellanza; Sorellanza,
Grande Invocazione,
Hatshepsut; Regina,
Ishtar,
Iside,
Kali,
la Sacerdotessa,
Sekmeth,
Shamballa,
Tempio,
Venere
Iscriviti a:
Post (Atom)