venerdì 4 marzo 2016

LadyWolf

“C’è solo una domanda che vale la pena porre, cara ragazza…

Sono un lupo di un altro tempo e di un altro luogo, affermò. E strappatosi dall’occhio un ciglio, glielo porse dicendo: “Usalo, e sii saggia. (…) Guarda semplicemente con i miei occhi, e vedrai con chiarezza.”
E lei… vide quelli davvero gentili, e a loro si avvicinò,
trovò il suo compagno, e rimase con lui per tutti i giorni della sua vita,
seppe distinguere i coraggiosi, e a loro si avvicinò,
comprese le persone leali, e a loro si accostò,
vide lo smarrimento sotto la collera, e si affrettò ad alleviarla,
vide amore negli occhi dei timidi, e a loro si avvicinò,
vide la sofferenza sulle labbra tirate, e ne corteggiò il riso,
vide il bisogno nell’uomo senza parole, e per lui parlò,
vide la fede in profondità nella donna che diceva di non aver fede,
e della sua fede si riaccese.
Ogni cosa vide con il suo ciglio di lupo,
tutte le cose vere, e tutte quelle false, e quelle rivolte verso la vita,
tutte le cose viste soltanto attraverso gli occhio di ciò
che pesa il cuore con il cuore, e non con la mente soltanto.

Fu così che apprese che è vero quel che si dice, che il lupo è il più saggio di tutti. Se ascolti con attenzione, il lupo nel suo ululato sempre va ponendo la domanda più importante (…)

DOV’E’ L’ANIMA?


Andate nel bosco, andate.
Se non andate nel bosco, nulla mai accadrà, e la vostra vita non avrà mai inizio.
Andate nel bosco… andate.
Andate nel bosco. ANDATE. “


Colei che porta la Verità - C.P. Estés

giovedì 3 marzo 2016

Fa' ciò che vuoi e sarà tutta la legge

Consideriamo l’affermazione del Maestro Therìon “Fa’ ciò che vuoi e sarà tutta la Legge”, che alcuni hanno completamente frainteso.
Quando udii per la prima volta questa affermazione, molti anni fa, restai scosso e sorpreso: non mi sembrava possibile che una simile dottrina avesse un’applicazione universale. Tuttavia non la rifiutai per questo. Quando lessi il “Messaggio di Maestro Therìon” vi trovai chiaramente affermato e spiegato che “Fa’ ciò che vuoi” non significa “Fa’ quel che ti piace”.
Cosa significa allora? Ho cercato di scoprirlo per mezzo di esprimenti e ho verificato che, come afferma Therìon, questa massima, ben lungi dal condurre alla “sregolatezza”, rappresenta il “più stretto dei legacci possibili”.
E’ difficile non rendersi conto che siamo vissuti in un’epoca di “repressione” che ha condotto ai più funesti risultati. La soluzione di questo problema, tuttavia, non va cercata in una fuga sconsiderata da qualsiasi autorità e ordine, in una corsa selvaggia accompagnata da chiassose proclamazioni di “libertà” e “liberazione”, solo per ritrovarci ancor più schiavi di prima. Qual è allora la soluzione del problema? Cercherò di spiegarvi come ho tradotto in pratica questo insegnamento nella mia vita e nella mia coscienza.
Considerai seriamente la questione e mi dissi che se “Fa’ ciò che vuoi e sarà tutta la Legge” essa evidentemente si applica a tutta l’umanità. In tal caso la mia volontà personale è soltanto una piccola parte della volontà dell’umanità e nel compierla devo imparare innanzitutto a tenere conto, più di ogni altra cosa, della volontà delle altre persone.
Se tutte le persone compiono la propria volontà ciò che rimane da compiere dev’essere la mia volontà e ciò che devo fare diviene chiaro. Di conseguenza mi si lasci imparare a badare ai miei affari, smettere di cercare d’interferire con la volontà di un altro e vedere ciò che ne viene. Vidi che non appena divenni meno ansioso di dire a tutti gli altri ciò che a mio parere dovevano fare mi guadagnai molti sinceri e devoti amici, che da allora non mi hanno mai abbandonato, se non a causa di quel mutamento chiamato morte. La gente sembrava accorgersi che non avevo un mio particolare chiodo da battere e mi concedeva la sua fraterna amicizia. Al contempo vidi che c’era molto da fare e che nessun altro sembrava interessato a intraprendere, cosicché continuai a fare con grande gioia ciò che sentivo essere giusto, senza entrare in serio conflitto con alcuno. Non avvertivo alcun contrasto tra la mia volontà e le leggi del paese o della città e così esse non mi limitavano in alcun modo. Cominciai a sentire che questa era una delle fondamentali regole della vita, una linea di condotta pratica e sensata. Sembrava così semplice che quasi mi chiedevo come mai la gente non l’avesse adottata prima.
Poi iniziai a notare i suoi effetti su altri che a loro volta stavano cercando di conformarvisi. In certi casi al principio sembrava che la interpretassero nel senso di “ fa’ ciò che vuoi senza preoccuparti degli altri”, ma presto scoprivano che non funzionava affatto, almeno quando avevano a che fare con me. Se qualcuno si faceva avanti e mi si rivolgeva con prepotenza o mi annunciava stupidamente quel che mi avrebbe fatto o non mi avrebbe fatto, io rispondevo semplicemente: “fa’ pure, ma non aspettarti il mio aiuto”. Il risultato era immancabilmente che, non trovando in me alcuna opposizione e poiché a me non importava nulla, il loro ardore si raffreddava e cambiavano idea, maturando improvvisamente un’idea migliore. Opporsi e resistere in questi casi sarebbe stato equivalente ad aiutare l’altra persona a porre in atto quella che con ogni evidenza era una condotta sconsiderata e, se lo avessi fatto, non solo avrei agito in un modo che riconoscevo sbagliato, ma avrei aiutato l’altro a fare qualcosa che in seguito egli stesso avrebbe riconosciuto sbagliato ed entrambi ci saremmo pentiti amaramente della nostra condotta.
Cominciai a rendermi conto del fatto che la volontà autentica dell’umanità nella sua interezza coincideva con il volere di Dio riguardo all’umanità in questo particolare stadio del suo sviluppo. Di conseguenza cercando di aiutare l’umanità nella sua interezza, senza distinzioni, per quanto fosse in mio potere, potevo imparare a compiere la volontà di Dio, ossia il vero volere. Scoprii che questo soddisfaceva perfettamente la mia “volontà personale”, poiché mi rendevo conto di stare vivendo in vista di un fine ben più grandioso di quello che avrei saputo propormi sulla base della mia piccola “volontà”. Qui dunque stava il segreto di “Fa’ ciò che vuoi e sarà tutta la Legge”: si trattava di una promessa divina per incoraggiare l’umanità nella sua ora più buia. Più mi riusciva di conformarmi a questa Legge, più mi risultava facile farlo. E’ qualcosa di simile alla legge della minima resistenza, poiché ci si avvantaggia dell’inerzia dell’universo. Non ci poteva essere alcun ripensamento: divenne un libero, conscio compimento del destino, una cooperazione con il Disegno del Grande Architetto.
Questo Disegno diventava sempre più chiaro. Problemi che mi avevano angustiato per anni si risolvevano a poco a poco da soli, senza sforzi da parte mia. Cose che avevo strenuamente cercato di fare diventavano facili per mezzo della sola volontà personale. Ne ricavavo tutto il piacere personale della realizzazione, senza lo sforzo per ottenerla. Imparai ad affrontare ogni problema nel momento in cui sorgeva e a risolverlo prima che crescesse. Divenne chiaro qual era il mio “dovere” e la mia volontà era di compierlo quando ne avevo l’opportunità. Scoprii che avevo abbastanza lavoro da fare bene senza che mi avanzasse tempo di fare per gli altri qualcosa che potevano fare meglio da soli; ma c’era sempre abbastanza tempo per aiutare un altro riguardo a un problema che con ogni evidenza io ero in grado di risolvere e per il quale questi aveva veramente bisogno del mio aiuto.
Cominciai a notare richiami alla mia attenzione dall’”esterno” e a dar loro una considerazione prioritaria. Vale a dire: se una cosa “mi si presentava perché la facessi” cercavo di farla con tutte le mie forze. Ma cercavo di reprimere in me, per quanto mi era possibile, la tendenza a “cercare guai” che altrimenti non avrei trovato sulla mia strada. In tal modo sto scoprendo che “Fa’ ciò che vuoi” mi aiuta a trovare il mio posto particolare nello schema generale delle cose. Sta cominciando a piacermi tutto quello che faccio, cosa molto più soddisfacente del cercare di “fare ciò che mi piace”.
Il Thelema, ovvero “Fa’ ciò che vuoi”, è la Pietra di Paragone a tal riguardo.
Se l’accettiamo e interpretiamo nel senso di assecondare solo la “volontà personale” vediamo il destino intervenire e fermarci. Se ancora insistiamo, andando volontariamente contro il volere divino, contro quello che è il bene dell’umanità nella sua interezza, contro l’impulso naturale all’evoluzione, cercando di interferire con il volere altrui e di usurpare il diritto divino di ogni uomo e ogni donna a essere se stessi, incontriamo Horus il vendicatore e meritatamente veniamo cancellati, pronti a venir ricreati in qualche altro momento, quando la Natura non avrà di meglio da fare.
Se ci sottomettiamo a malincuore al Fato e lasciamo che il processo evoluzionistico ci spinga lentamente avanti non possiamo aspettarci molte consolazioni o successi. Siamo praticamente schiavi, poco più che animali.
Se d’altra parte accettiamo la Legge divina e scrutiamo in fondo al nostro cuore sforzandoci di conoscere in ogni momento il volere divino dentro di noi e di conformare la nostra volontà personale a quella divina, diventeremo uomini e donne con uno scopo vero. Cammineremo sulla strada del destino - che è tutt’uno con il libero arbitrio nella misura in cui coincide con il volere di Dio - con una sicurezza e un coraggio che rappresenteranno un esempio vivente e saranno d’aiuto a chi ci sta intorno. Non possiamo insegnare meglio che con l’esempio.
Cerchiamo allora di fare costantemente il volere di Dio, che coincide con il nostro vero volere e presto ci renderemo conto che “non c’è altra Legge che Fa’ ciò che vuoi”.
 
Frater Achad - La Qabala della Bestia Trionfante
 
 

giovedì 25 febbraio 2016

La Donna di Mare

Sono una Donna di Mare,
quest'avventura l'ho scritta per me. 

Nel momento in cui ho lasciato il porto, non sapevo se sarei mai tornata a casa. Ci si perde, spesso, per mare, le Sirene lo sanno ben fare, di trascinarti lontano dalla tua meta. Eppure, il richiamo verso l'ignoto non mi ha permesso di sottrarmi al Viaggio. Un viaggio dentro gli abissi della mia stessa anima. Ci ho trovato Demoni e Dei, e li ho racchiusi nel medesimo abbraccio, come solo una Madre sa fare.
Mi sono serviti dieci anni per mare per conoscermi. Come già Ulisse osò tentare. Ho visitato molti lidi, vissuto tante avventure che ho sentito di dover costantemente condividere e donare, sebbene non fossero che frammenti dello specchio in cui mi riflettevo. Oggi so chi sono e che stoffa ha la mia Anima. Adesso sto tornando a casa, posso già vedere la dolce riva della mia isola, la tempesta peggiore è ormai alle spalle. 
Mi accorgo adesso che l'Ulisse che mi abita, il mio intrepido e astuto animus, è andato all'esplorazione, esattamente per dieci anni, mentre la mia fedele Penelope è rimasta a casa ad aspettarmi, pazientemente, senza mai dubitare del mio ritorno, in attesa che le riportassi Circe, Calipso, Nausicaa e tutte le altre parti nascoste della Dea, per ricongiungerci, finalmente.

Sono una Donna di Mare, una Dea delle Isole, una Signora degli Animali
e questa avventura l'ho scritta per me e per chiunque voglia leggerla. La dono a ogni esploratore degli abissi e delle vette, a ogni figlio della Terra e delle Stelle, affinché il cammino gli sia un po' più lieve.

Ecco, sono approdata.

Debdeashakti

 





mercoledì 17 febbraio 2016

Potnia Theron

Mi mordevo la lingua e trattenevo il fiato
Spaventata di scuotere la barca e fare un pasticcio
Così mi sedevo in silenzio, acconsentivo gentilmente a tutto
Credo di essermi dimenticata di avere una scelta
Ti ho permesso di spingermi oltre il punto di rottura
Non lottavo per niente, e credevo a tutto

Mi hai buttato giù, ma mi sono rialzata
Ho spazzolato via la polvere
Senti la mia voce, lo senti questo suono
Come un tuono, farò tremare la tua terra
Mi hai buttato giù, ma mi sono rialzata
Preparati perchè ne ho avuto abbastanza
Capisco tutto, lo vedo chiaro ora

[Chorus]
Ho l’occhio della tigre, il fuoco, ballo nel fuoco
Perché sono un campione e mi sentirai ruggire
Più forte, più forte di un leone
Perché sono un campione e mi sentirai ruggire
Oh oh oh oh oh oh
Tu mi sentirai ruggire

Ora sto galleggiando come una farfalla
Pungo come un’ape, ho guadagnato le mie strisce
Sono passata da una nullità, all’eroe di me stessa

Mi hai buttato giù, ma mi sono rialzata
Ho spazzolato via la polvere
Senti la mia voce, lo senti questo suono
Come un tuono, farò tremare la tua terra
Mi hai buttato giù, ma mi sono rialzata
Preparati perchè ne ho avuto abbastanza
Capisco tutto, lo vedo chiaro ora

[Chorus]
Ho l’occhio della tigre, il fuoco, ballo nel fuoco
Perché sono un campione e mi sentirai ruggire
Più forte, più forte di un leone
Perché sono un campione e mi sentirai ruggire
Oh oh oh oh oh oh
Tu mi sentirai ruggire

Ruggire, ruggire, ruggire

Ho l’occhio della tigre, il fuoco, ballo nel fuoco
Perché sono un campione e mi sentirai ruggire
Più forte, più forte di un leone
Perché sono un campione e mi sentirai ruggire
Oh oh oh oh oh oh
Tu mi sentirai ruggire

Katy Perry- Roar




giovedì 14 gennaio 2016

la DeaCrazia

La Teocrazia Faraonica è una istituzione eccezionale, un Ordine di governo e sociale unico in tutta la storia occidentale.
In questa vera e propria Teocrazia in cui l'insieme della vita del popolo è dominata dalle Realtà Spirituali, il Faraone è sia Sovrano, sia Sacerdote, dal momento che egli è Figlio degli Dèi. E' il caso di domandarsi come abbia potuto realizzarsi in Egitto una siffatta Unificazione di Potere Spirituale e Potere Temporale. La Fede che nel corso di quaranta secoli ha predominato in Egitto era fondata sulla "Scienza Sacra", comprendente nello stesso tempo il mito e i riti religiosi, la medicina e la geometria, l'astronomia e le leggi della vita quotidiana e della giustizia. Il fine che ha ispirato la stesura di questo libro è far comprendere la realtà e l'importanza della "Scienza Sacra" degli Antichi Egizi.
Non vi è mai stata distanza più grande di quella che oggi esiste tra la coscienza degli esseri contemporanei e il pensiero dei Saggi dell'Antico Egitto. Tuttavia anche ai nostri giorni vi è chi - alla stregua degli Antichi Alchimisti - ricerca lo Spirito in quanto origine della Materia. Tale Ricerca non è soltanto un fine, ma contiene già in sé la Perfezione dell'Opera, come chiaramente ci mostrano la Teocrazia dei Faraoni e le tangibili realizzazioni della "Scienza Sacra".

la Teocrazia Faraonica - R. A. Schwaller de Lubicz


mercoledì 6 gennaio 2016

Io Sono una Donna Selvaggia

Io sono una Donna Selvaggia.

Corro con i lupi
somiglio alla leonessa.
Ululo alla luna.
Mi lascio guidare dai miei antenati.
Ascolto la Dea e nessun altro.
Io sono una Donna Selvaggia. ...
In contatto con il mio Sé Superiore e nell'armonia dell'animale umano che ospita questo corpo.
Io sono una Donna Selvaggia.
Possiedo il mio corpo.
Possiedo il mio spirito.
Possiedo le mie scelte.
Possiedo la mia mente.
Il mio Spirito è mio.
Faccio quello che mi pare.
Io sono una Donna Selvaggia.
La mia Volontà è in linea con il Divino.
Io sono una Donna.
Sono stata una vittima.
Io sono una Guerriera.
Sono stata picchiata
Mi hanno creduta Morta.
Ho vissuto.
Io sono un sopravvissuta.
Io sono prospera.
Io sono una Regina perché io governo.
Io sono una guaritrice.
Io sono una donna di medicina.
Credo nell'Amore.
Credo nella giustizia.
Credo nel sangue.
Credo nella Legge naturale.
Credo che verrà un tempo in cui riconoscerete il mio Potere.
Io riconosco il mio Potere.
Io sono una Donna Selvaggia.
Semino preghiere nella terra.
Evoco la Magia con le mie mani.
Io guarisco con le mie parole.
Distruggo con la mia rabbia.
Non mi dite di obbedire.
Non mi dite di sorridere.
Non mi dite di star calma.
Non ditemi che sono troppo aggressiva, troppo violenta, troppo forte, troppo grande, troppo nera, troppo estrema, troppo piccola, troppo agguerrita.
O che io non sono abbastanza.
Non ditemi come agisce una signora, o come essere come una Donna, o che cosa pensate che dovrei fare.
Io cammino con gli elefanti.
Volo con i falchi.
Nuoto con il polpo.
Caccio con le tigri.
Io sono una Donna Selvaggia.
Una Donna senza legge.
Un fiore selvatico.
Una leonessa di montagna.
Una scimmia magica.
Un cacciatore.
Una Strega.
Un Guerriero.
Un'Amante.
Una Madre.
Una Sacerdotessa.
Una Donna di medicina.
Io sono fatta di Buio e Luce.
Io sono l'Equilibrio.
Invoco la Dea della distruzione e la Dea della nascita.
Io sono una selvaggia.
Io sono libera.
Io appartengo a me.
Io credo nella cura e nel machete .
Credo nel piantare fiori e nel sollevare i bambini.
Credo nella protezione e nella morbidezza.
Credo nell'arte e credo nel sacrificio.
So che a volte devi prendere l'arma così che gli altri depongano le loro.
Io sono una Donna Selvaggia
e faccio quello che mi pare
E non voglio scusarmi per nessuna parte di me.

Clarissa Pinkola Estès


martedì 5 gennaio 2016

Benvenuto 2016

Da qualche anno è in atto un vero e proprio rito di passaggio. Per descriverlo penso a storie piccole e grandiose allo stesso tempo, come “Billy Elliot” ad esempio. Proprio come il prodigioso e commovente protagonista del film, negli ultimi anni hai perso qualche punto di riferimento; hai dovuto lottare per affermare un’identità talvolta diversa, più ricca e profonda, di ciò che ci si sarebbe aspettati da te. Hai combattuto per valorizzare i lati più creativi della tua personalità, rimettendoti in gioco e rischiando. Hai attraversato momenti molto duri, tra crisi di sicurezza o difficoltà economiche, e sono stati gli ottimi rapporti interpersonali a trarti d’impaccio, proprio come Billy quando riesce ad andare a Londra per l’audizione grazie ad una colletta della comunità di minatori in cui vive, che in qualche modo gli si stringe intorno con un abbraccio di sostegno e incoraggiamento. E anche tu, in questi prossimi due anni, avrai la ricompensa di un sipario che si alza, e di un applauso scrosciante che è lì solo per te. Quando giungerà questo momento e dal camerino ti guarderai allo specchio prima di entrare in scena, troverai lì a sorriderti un’immagine molto differente cui eri abituato prima che questo ciclo di (ri)fondazione avesse inizio. Manifestazione di un cambiamento che, strada facendo, può averti forse fatto molta paura, ma che alla fine del percorso si mostrerà per ciò che realmente è: un bruco che diventa farfalla. E inizia a volare, mostrando tutti i colori della propria identità.
Ma vorrei entrare nel dettaglio del tuo cielo degli ultimi anni, proprio perché è da che parte il percorso che si sta completando. Un cielo che ti ha spinto con le buone e a volte con le “cattive” verso la conquista di una tua indipendenza e di un’identità personale più a fuoco e centrata. Questo tema lavora in sordina nel tuo cielo sin dal 2008, e si fa sentire con una latente paura di diventare grande e di dovercela fare da solo. Dal 2010 (e fino alla fine del 2012) è diventato un tema centrale con l’ingresso di Saturno nel tuo segno. Anni difficili, nel corso dei quali sono forse venuti meno alcuni punti di riferimento che fornivano un appoggio importante. A volte un “appoggio” impedisce di camminare da soli, e questo è proprio ciò che il transito di Saturno ti ha spinto a fare. Camminare da solo. Molti ricorderanno quegli anni (2011-2012) come un periodo di formazione e di chiamata all’indipendenza nel corso dei quali molte cose sono cambiate, talvolta in modo duro, severo, difficile. Proprio come Billy quando si ritrova senza l’amore della mamma, in mezzo ad una comunità nella quale non si riconosce, quella dei minatori che costringono i figli a fare pugilato. Cerca faticosamente la strada della propria vocazione per non tradire le peculiarità del suo talento e non omologarsi agli altri.
Anche i due anni successivi (2013/2014) non sono stati leggeri, perché della tua maggiore indipendenza Saturno ti ha mostrato un “effetto collaterale”: camminare da soli significa farcela con le proprie forze. In un mondo “materiale” come il nostro, questo vuol dire anche vivere della propria personale economia, fare i conti con la propria capacità di guadagno, senza più contare sugli altri. E’ questa la ragione di alcune difficoltà economiche che molti nati del segno hanno affrontato in quegli anni, imparando però a fare affidamento sulle proprie forze. Affrontando anche qualche sacrificio pur di non dover dire un “grazie” a persone sgradite e pur di non dover sottostare a compromessi inaccettabili.
Insomma, gli ultimi 5 anni hanno rappresentato una faticosa “palestra” che ti ha formato nella preziosa e talvolta difficile disciplina dell’indipendenza, attraverso prove e test ti hanno avvicinato maggiormente a te stesso. E dopo 5 anni di fatica, giunge finalmente un cielo più leggero, dinamico e luminoso, che illuminerà il tuo segno non “solo” nel 2016 ma anche nel 2017, in un crescendo di soddisfazioni, liberazioni e progressi. Un cielo dove il protagonista è un “nuovo” Saturno finalmente a favore.
La prima metà del 2016 ha un compito fondamentale: ristrutturare la mente, imparando a conoscerne meglio gli atteggiamenti, le abitudini e le dinamiche che si ripetono. Andandone a scovare le gabbie e i nodi problematici, siano esse ansie o insicurezze. E ancora: passando in rassegna il modo di comunicare. Sei sicuro di riuscire a farti capire? Ad esprimere ciò che realmente pensi, senti e vuoi? E di riuscire a dire i tuoi “no” con fermezza e decisione?
Cambiano le dinamiche comportamentali ed il modo di rapportarsi all’ambiente circostanza, specialmente nell’habitat della vita di tutti i giorni. Non è escluso che le persone abituate ai “vecchi modi” (soprattutto i parenti e gli amici più intimi) facciano difficoltà ad abituarsi a questo nuovo modo d’essere e a riconoscerti in questa nuova immagine. Le abitudini, dopotutto, sono una gabbia dorata di sicurezza. Levarsi di dosso quell’armatura che protegge e ingolfa allo stesso tempo può spiazzare, ma rappresenta un primo passo verso una liberazione più piena radicale.
E’ un cambiamento che parte da dentro, ma che si tradurrà presto, sul piano pratico, in occasioni concrete di rilancio: il nuovo Saturno consente di dare nuova concretezza a progetti e iniziative che ultimamente sembravano vagare in un cielo incostante. Aiuta la conclusione di accordi che sono nell’aria da qualche tempo e che hanno subito più volte ritardi e intoppi. Soprattutto le attività legate alla scrittura, al giornalismo, alla comunicazione e all’editoria riprendono finalmente quota. Le idee originali trovano finalmente il giusto riconoscimento, con interlocutori più attenti e sensibili. In realtà, questo cambio di passo non “dipende” dagli interlocutori, ma parte da te: sei tu ad irradiare maggiore sicurezza in te stesso e un più solido convincimento della bontà di idee e progetti.
Nella seconda parte dell’anno, invece, Giove entrerà nel segno con una vera e propria esplosione di occasioni (spesso fortunate) di crescita nel lavoro e nella sfera personale. Giove è sinonimo di espansione e di prosperità, sotto il suo generoso influsso tutti i parametri di vita crescono in maniera esponenziale. Quando illuminerà il tuo cielo con un fragoroso Big Bang, ringrazierai gli anni “duri” che ti hanno temprato e che ti consentiranno di fare tesoro delle sue preziosi occasioni, trasformandole in realtà in grado di durare a lungo nel tempo.
In qualche modo, quindi, il sottotitolo dei prossimi due anni potrebbe essere “RICOMINCIO DA ME”. Dopo anni di sbilanciamento verso gli altri e di smarrimento della “mappa” che conduce ai tuoi sogni, torni al timone proprio nel momento in cui il vento ricomincia a soffiare nella direzione giusta.
Questo vale nel lavoro, dove puoi tornare a puntare sui progetti più vicini al cuore delle tue passioni, che 5 anni fa sembravano in procinto di decollare e sono poi finiti in un cassetto quando Saturno è arrivato nel tuo segno e il cielo ha preso un tono più “severo”. Ebbene, questo è l’anno in cui i cassetti si schiudono e questi progetti iniziano a riguadagnare terreno, grazie a nuove collaborazioni, o agli interlocutori giusti. Insomma, chi negli ultimi anni ha dedicato le proprie energie a progetti “di ripiego” torna a credere nelle cose che più lo appassionano, semi che grazie a un terreno finalmente fertile iniziano a portare frutto.
Ma vale anche nella coppia: dopo anni di sbilanciamento nel corso dei quali i progetti dell’altro venivano sempre prima dei tuoi torni finalmente al centro della scena. Le coppie solide si avviano verso nuovi traguardi a due, forti di un nuovo equilibrio che ti vede più sotto il riflettore. Per alcuni si tradurrà in una divisione più equa dei compiti familiari, per altri significherà riprendere le fila di una carriera abbandonata alla nascita dei figli: un po’ come Lynette Scavo di “Desperate Housewives”, torna il momento delle tue cose.
Anche i cuori solitari, ora più centrati su se stessi, possono iniziare ad esplorare un anno che si rivelerà ricco di sorprese. A condizione, naturalmente, di non tuffarsi a capofitto in una relazione sin dalle prime battute mettendo da parte i propri progetti, perché questo significherebbe andare pericolosamente contromano rispetto alla direzione del un cielo che ti vuole protagonista.
Insomma, il 2016 conclude un importante ciclo di ricostruzione, e apre nuovi scenari sempre più belli e importanti. Proprio come l’audizione di Billy Elliot, per il quale giungere alla Royal Ballet Academy rappresenta il punto di arrivo di un viaggio iniziato ai sobborghi della periferia, e contemporaneamente il punto di inizio di una sfolgorante carriera. Tutte le innegabili fatiche degli anni della de-costruzione sono ormai un ricordo lontano, e servivano proprio a portarti fino a questo orizzonte di nuovo splendore. Servivano a costruire una base più solida e delle fondamenta in grado di accogliere al meglio i doni che Giove ti porterà nei prossimi due anni.