Che i Misteri Eleusini presentassero agli Iniziati un Divino modello dell'Immortalità nelle figure di Dioniso e Demetra (e Core e Plutone) piace a tutti sentirlo.
Quel che piace di meno è sentir ricordare che Demetra è la spiga - il pane - e Dioniso l'uva - il vino.
"Prendete e mangiate..."
Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò - Il Mistero
martedì 20 ottobre 2015
Ritorno alla Luce
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giovedì 15 ottobre 2015
la Bilancia
Con la Bilancia inizia l'arco di ritorno; da qui fino ai Pesci il cerchio dello Zodiaco torna indietro verso il suo punto d'origine. Questo è il primo segno che compare oltre l'orizzonte e dà inizio all'emisfero ''dell'altro''. Nella Bilancia bisogna venire a patti con la crescente consapevolezza della fondamentale oggettività o alterità che risiede sia nel Sé sia nel mondo esterno. Tutto il Simbolismo che circonda questo segno riflette un processo di adattamento, di bilanciamento e di armonizzazione con la nascente percezione della diversità. A partire da questo segno si entra nel gruppo di quelli da cui si può imparare a essere autoriflessivi, e realmente sensibili ai bisogni degli altri. Gli attributi chiave della Bilancia sono cooperativo, che scende a compromessi, dipendente, amante della pace, giusto, tentennante, distaccato, affascinante. Tutti questi aggettivi esprimono una certa sensibilità per il mondo sottile, che tesse un'unità a partire dalle nostre differenze e diversità.
Il compito centrale della Bilancia è trovare quello stato di equilibrio mobile tra sé e gli altri, e successivamente trattenere la tensione degli opposti abbastanza a lungo per effettuare un'inversione di polarità. Questo procedimento è come camminare attraverso lo specchio, in cui noi smettiamo di porci in relazione con il riflesso di noi stessi, iniziando a relazionarci non più con l'Io ma con il Tu. Attraverso l'inversione di polarità, l'Io separativo è decentralizzato; la consapevolezza si dirige lontano da una forma di predominante interesse personale, verso un coinvolgimento con la totalità più grande. Nella Bilancia si scorge un Sé più elevato o lo Spirito della Natura: scoprendolo, questo segno vuole coltivare l'espressione di questo potente nuovo ruolo.
(...)
Questo segno può manifestarsi come il desiderio di vivere appieno, portando amore per la vita, gioia per l'espressione e entusiasmo per l'esperienza, con un aperto desiderio di affrontare la vita come viene. C'è sempre un forte richiamo per l'avventura, che porta fino allo sfinimento. L'apprendimento avviene in maniera migliore attingendo a piene mani dall'esperienza diretta, di modo che essa arrivi più facilmentente e sia ricordata meglio quando viene utilizzata. Così, la Bilancia diventa maestra dello strumento dell'artigianato, del commercio, della macchina, della personalità e dell'arte di vivere e fare.
Esiste anche un altro aspetto della Bilancia che è responsabile dei molti attributi ''negativi'' che la caratterizzano. La vita con questo segno, come per tutti gli altri segni d'Aria, è decisamente contestuale e segnata da problemi di dualità: il Sé è costantemente visto attraverso le reazioni altrui; può essere difficile trovare un punto d'ancoraggio, data la natura di costante movimento e capovolgimento di questo segno. Ogni esperienza rischia di trasformarsi nel suo opposto, ogni pensiero, impulso, desiderio e azione potrebbe altrettanto semplicemente essere subita da un altro punto di vista. Questa diversità può portare confusione, dubbi su di sé e il costante carosello di identificazione attraverso le apparenze, le strutture di una realtà più stabile nelle altre persone, e la paura di una scelta chiara.
La Bilancia insegna la Prospettiva, il riconoscimento di se stessi come parte di un'Unità più grande, e l'abilità della consapevolezza di contemplare questo nuovo stato di cose. Essa porta l'individuo ad un punto di scelta personale e stabilisce una chiara intenzione fondata su una piena comprensione degli interessi.
L'Arcano Maggiore solitamente associato alla Bilancia è la Giustizia (VIII).
La carta della Giustizia rappresenta l'equilibrio karmico; tutto sta andando come dovrebbe. Solitamente ci sono stati alcuni cambiamenti che hanno portato questo equilibrio. Quasi sempre è giusto e buono, ma certe volte la persona che riceve la carta non lo sente in questo modo. (...) In ogni posizione questa carta ci insegna le cause e gli effetti - le azioni e le conseguenze. Simboleggia il modo di operare della Legge Naturale, la rete della vita. Ciò che compiete si ripercuote su ogni cosa; ciò che succede agli altri si ripercuote su di voi.
Vicky Noble & Jonathan Tenney - Motherpeace Playbook, la pratica di Madrepace attraverso i Tarocchi e l'Astrologia
Il compito centrale della Bilancia è trovare quello stato di equilibrio mobile tra sé e gli altri, e successivamente trattenere la tensione degli opposti abbastanza a lungo per effettuare un'inversione di polarità. Questo procedimento è come camminare attraverso lo specchio, in cui noi smettiamo di porci in relazione con il riflesso di noi stessi, iniziando a relazionarci non più con l'Io ma con il Tu. Attraverso l'inversione di polarità, l'Io separativo è decentralizzato; la consapevolezza si dirige lontano da una forma di predominante interesse personale, verso un coinvolgimento con la totalità più grande. Nella Bilancia si scorge un Sé più elevato o lo Spirito della Natura: scoprendolo, questo segno vuole coltivare l'espressione di questo potente nuovo ruolo.
(...)
Questo segno può manifestarsi come il desiderio di vivere appieno, portando amore per la vita, gioia per l'espressione e entusiasmo per l'esperienza, con un aperto desiderio di affrontare la vita come viene. C'è sempre un forte richiamo per l'avventura, che porta fino allo sfinimento. L'apprendimento avviene in maniera migliore attingendo a piene mani dall'esperienza diretta, di modo che essa arrivi più facilmentente e sia ricordata meglio quando viene utilizzata. Così, la Bilancia diventa maestra dello strumento dell'artigianato, del commercio, della macchina, della personalità e dell'arte di vivere e fare.
Esiste anche un altro aspetto della Bilancia che è responsabile dei molti attributi ''negativi'' che la caratterizzano. La vita con questo segno, come per tutti gli altri segni d'Aria, è decisamente contestuale e segnata da problemi di dualità: il Sé è costantemente visto attraverso le reazioni altrui; può essere difficile trovare un punto d'ancoraggio, data la natura di costante movimento e capovolgimento di questo segno. Ogni esperienza rischia di trasformarsi nel suo opposto, ogni pensiero, impulso, desiderio e azione potrebbe altrettanto semplicemente essere subita da un altro punto di vista. Questa diversità può portare confusione, dubbi su di sé e il costante carosello di identificazione attraverso le apparenze, le strutture di una realtà più stabile nelle altre persone, e la paura di una scelta chiara.
La Bilancia insegna la Prospettiva, il riconoscimento di se stessi come parte di un'Unità più grande, e l'abilità della consapevolezza di contemplare questo nuovo stato di cose. Essa porta l'individuo ad un punto di scelta personale e stabilisce una chiara intenzione fondata su una piena comprensione degli interessi.
L'Arcano Maggiore solitamente associato alla Bilancia è la Giustizia (VIII).
La carta della Giustizia rappresenta l'equilibrio karmico; tutto sta andando come dovrebbe. Solitamente ci sono stati alcuni cambiamenti che hanno portato questo equilibrio. Quasi sempre è giusto e buono, ma certe volte la persona che riceve la carta non lo sente in questo modo. (...) In ogni posizione questa carta ci insegna le cause e gli effetti - le azioni e le conseguenze. Simboleggia il modo di operare della Legge Naturale, la rete della vita. Ciò che compiete si ripercuote su ogni cosa; ciò che succede agli altri si ripercuote su di voi.
Vicky Noble & Jonathan Tenney - Motherpeace Playbook, la pratica di Madrepace attraverso i Tarocchi e l'Astrologia
sabato 10 ottobre 2015
Splendore Oscuro, Oscurità Splendente
Stiamo imparando a non considerare più automaticamente una visione immanentistica e olistica come un impedimento e uno strangolamento della coscienza di sé. Non condividiamo più lo stereotipo sull'impossibilità di individuarsi - e quindi di esistere liberamente in quanto soggetti - nella ''simbiosi'' con la natura e abbiamo cominciato a percepire e a rappresentare la consapevolezza di portare dentro di noi l'Alterità, il diverso da noi, l'altro da sè, e a ricercare il senso dell'Unità profonda dietro alla molteplicità delle forme manifeste.
Sempre più (...) siamo in grado di riportare alla luce la diversità della nostra Visione, ''femminile'', che sta alla radice dei sistemi di pensiero che l'hanno occultata, in Grecia come in India, in Cina come nelle Americhe. ''Diversità'' ritenuta a un certo punto del percorso dell'umanità oscena e messa fuori scena come oscura e demoniaca in quanto in-divisa, non separata dal naturale; e ammessa nel contesto olimpico, gerarchico e patriarcale, e nel pensiero filosofico oppositivo e binario solo come polo negativo e oscuro, inglobante come il ventre della Madre da cui si emerge, nascendo, alla luce. Solo, cioè, come Madre/Materia, tutto quel che resta della Visione ''Femminile'' precedente nel contesto patriarcale che ne ha spezzato l'unità polimorfica.
(...) l'avvento del principio uranico ''civilizzatore'' portò contemporaneamente una caduta di livello, una caduta di stile, una perdita di spessore e la complessità della Visione precedente, non più comprensibile, potè essere resa intellegibile solo attraverso la riduzione a Madre di tutto ciò che era stata Themis nell'indifferenziato prima del tempo mitico.
(...) La Grande Madre, la Dea indifferenziata, la Potnia Fyton e la Potnia Theron, le Antiche Dee della Teogonia un po' alla volta si frammentarono, assumendo su di sé uno solo dei molti aspetti del Femminile. In ciascuna di queste nuove antiche divinità è possibile cogliere gli strati della Sua progressiva Individuazione, che si costruì attraverso l'istituzione di nuove parentele e l'invenzione di nuove delimitazioni in una miriade di racconti, fino a raggiungere l'istantanea perfetta del Pantheon olimpico.
Oscure Madri Splendenti, le radici del Sacro e delle Religioni - Luciana Percovich
Sempre più (...) siamo in grado di riportare alla luce la diversità della nostra Visione, ''femminile'', che sta alla radice dei sistemi di pensiero che l'hanno occultata, in Grecia come in India, in Cina come nelle Americhe. ''Diversità'' ritenuta a un certo punto del percorso dell'umanità oscena e messa fuori scena come oscura e demoniaca in quanto in-divisa, non separata dal naturale; e ammessa nel contesto olimpico, gerarchico e patriarcale, e nel pensiero filosofico oppositivo e binario solo come polo negativo e oscuro, inglobante come il ventre della Madre da cui si emerge, nascendo, alla luce. Solo, cioè, come Madre/Materia, tutto quel che resta della Visione ''Femminile'' precedente nel contesto patriarcale che ne ha spezzato l'unità polimorfica.
(...) l'avvento del principio uranico ''civilizzatore'' portò contemporaneamente una caduta di livello, una caduta di stile, una perdita di spessore e la complessità della Visione precedente, non più comprensibile, potè essere resa intellegibile solo attraverso la riduzione a Madre di tutto ciò che era stata Themis nell'indifferenziato prima del tempo mitico.
(...) La Grande Madre, la Dea indifferenziata, la Potnia Fyton e la Potnia Theron, le Antiche Dee della Teogonia un po' alla volta si frammentarono, assumendo su di sé uno solo dei molti aspetti del Femminile. In ciascuna di queste nuove antiche divinità è possibile cogliere gli strati della Sua progressiva Individuazione, che si costruì attraverso l'istituzione di nuove parentele e l'invenzione di nuove delimitazioni in una miriade di racconti, fino a raggiungere l'istantanea perfetta del Pantheon olimpico.
Oscure Madri Splendenti, le radici del Sacro e delle Religioni - Luciana Percovich
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giovedì 8 ottobre 2015
la Torre
Sia in lingua
egiziana che in lingua ebraica la parola 'Torre' viene scritta con le
sole consonanti 'mgdl' e letta 'migdal' o 'magdal', da cui il nome
Maddalena. In effetti, nei Vangeli canonici la Maddalena viene
presentata come nativa di Magdala, una località della Galilea sul lago
di Tiberiade, che sappiamo fornita di un castello con Torre.
Questa connessione tra la Torre e Maria Maddalena è da intendersi su un piano puramente letterale, in quanto indicativa di una provenienza geografica della Maddalena da un paese fornito di torre, o è da intendersi in un senso più profondo?
La Torre, come la Scala, è stata per lungo tempo simbolo del Centro, in cui avvenivano contatti tra l'Alto e il Basso, spesso associata alla linea dinastica del Messia, nell'iconografia cristiana essa è collegata più spesso alla Madonna, che nelle litanie laurentane viene chiamata 'Torre Eburnea'. (...)
La Torre coronava anche le statue di Artemide-Rhene, la Dea Nera dei Traci; ancora, Cibele era circondata da Torri, per cui venne chiamata dai Romani 'Mater Turrita'. Si diceva, infatti, che la Torre si prolungasse anche nel sottosuolo a unire i Tre Mondi: Cielo, Terra e Mondo Sotterraneo dei morti.
Ogni gradino della Scala, così come ogni piano della Torre, segnavano una tappa dell'Ascensione Mistica.
Rosa Mistica, la Tradizione della Dea nel Nuovo Testamento - Elisa Ghigghini
Questa connessione tra la Torre e Maria Maddalena è da intendersi su un piano puramente letterale, in quanto indicativa di una provenienza geografica della Maddalena da un paese fornito di torre, o è da intendersi in un senso più profondo?
La Torre, come la Scala, è stata per lungo tempo simbolo del Centro, in cui avvenivano contatti tra l'Alto e il Basso, spesso associata alla linea dinastica del Messia, nell'iconografia cristiana essa è collegata più spesso alla Madonna, che nelle litanie laurentane viene chiamata 'Torre Eburnea'. (...)
La Torre coronava anche le statue di Artemide-Rhene, la Dea Nera dei Traci; ancora, Cibele era circondata da Torri, per cui venne chiamata dai Romani 'Mater Turrita'. Si diceva, infatti, che la Torre si prolungasse anche nel sottosuolo a unire i Tre Mondi: Cielo, Terra e Mondo Sotterraneo dei morti.
Ogni gradino della Scala, così come ogni piano della Torre, segnavano una tappa dell'Ascensione Mistica.
Rosa Mistica, la Tradizione della Dea nel Nuovo Testamento - Elisa Ghigghini
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domenica 4 ottobre 2015
I narcisisti, gli psicopatici, i prepotenti, i manipolatori
vivono la vita come se fosse infinita, come se il tempo di
ciascuno di noi fosse dilatato nei secoli. Per questo si
permettono di sprecare l'attimo, il giorno, la settimana, il
mese e gli anni in inutili trastullamenti sterili, in giochi
perversi, in titubanze, in promesse mancate, in fughe e
ritorni, nella costante creazione di una premessa che
non conduce mai a un fatto concreto. Sprecano preziosi istanti
di vita, sprecano le proprie ed altrui energie, dissipano tesori
per avere in cambio uno stallo paludoso in cui l'unica
certezza è l'infelicità. Dovrebbero capire che la persona che
tanto malamente oggi evitano e domani desiderano, dopodomani
potrebbe non esserci più. La vita non è infinita, soprattutto
dopo i 40 anni .
giovedì 1 ottobre 2015
BiancoRossoNero
La dualità e la ciclicità sono caratteristiche del vivere: notte-giorno, bene-male, yin-yang.
Il Doppio è la copresenza nella donna del Bianco/Bianca - ossia la razionalità, l'autorità e la direzione della parte sinistra del cervello che si manifesta nei primi 14 giorni del ciclo - e dell'Augusto/Augusta-rossa - ovvero l'irrazionalità, l'istinto guidato dalla parte destra del cervello, che si manifesta nella seconda fase del ciclo mestruale. L'aspetto duale giace nel continuo e ripetitivo alternarsi dell'ovulazione e delle mestruazioni.
L'aspetto lunare della Clownessa è entrare in contatto con lo spazio interiore profondo della nostra essenza, in cui nessuno può entrare; è prendere consapevolezza della nostra femminilità attraverso ciò che ci distingue dall'uomo: le ovaie, la Vagina, il Sacro sangue mestruale o l'uovo d'Oro della menopausa. E' l'osservazione interiore dell'aspetto che non si può vedere perché è oscuro e che, risiedendo nella profondità della nostra Anima-corpo, segna un Percorso Segreto.
(...)
"Nell'antichità la Luna era considerata una Dea e le Sacerdotesse avevano il Culto dell'armonia che anima l'Amore tra i due Sposi Sole-Luna. Fra i due innamorati si svolge il gioco dell'inseguimento, dell'eterno corteggiamento. Il Sole e la Luna si inseguono e rincorrono in un eterno gioco, proprio come due innamorati che tengono vivo il loro amore con maliziose strategie. Il Sole affascinato dalla sua bellezza la insegue, ma la Dea della notte scompare silenziosa. Poi, quando alla fine del giorno il Sole scompare e il cielo lentamente si oscura, la Luna riappare. C'è fra la Luna e il Sole una profonda armonia perché sono due energie complementari".
La Clownessa, il Sorriso intimo della Donna - Rossella Bergo
Il Doppio è la copresenza nella donna del Bianco/Bianca - ossia la razionalità, l'autorità e la direzione della parte sinistra del cervello che si manifesta nei primi 14 giorni del ciclo - e dell'Augusto/Augusta-rossa - ovvero l'irrazionalità, l'istinto guidato dalla parte destra del cervello, che si manifesta nella seconda fase del ciclo mestruale. L'aspetto duale giace nel continuo e ripetitivo alternarsi dell'ovulazione e delle mestruazioni.
L'aspetto lunare della Clownessa è entrare in contatto con lo spazio interiore profondo della nostra essenza, in cui nessuno può entrare; è prendere consapevolezza della nostra femminilità attraverso ciò che ci distingue dall'uomo: le ovaie, la Vagina, il Sacro sangue mestruale o l'uovo d'Oro della menopausa. E' l'osservazione interiore dell'aspetto che non si può vedere perché è oscuro e che, risiedendo nella profondità della nostra Anima-corpo, segna un Percorso Segreto.
(...)
"Nell'antichità la Luna era considerata una Dea e le Sacerdotesse avevano il Culto dell'armonia che anima l'Amore tra i due Sposi Sole-Luna. Fra i due innamorati si svolge il gioco dell'inseguimento, dell'eterno corteggiamento. Il Sole e la Luna si inseguono e rincorrono in un eterno gioco, proprio come due innamorati che tengono vivo il loro amore con maliziose strategie. Il Sole affascinato dalla sua bellezza la insegue, ma la Dea della notte scompare silenziosa. Poi, quando alla fine del giorno il Sole scompare e il cielo lentamente si oscura, la Luna riappare. C'è fra la Luna e il Sole una profonda armonia perché sono due energie complementari".
La Clownessa, il Sorriso intimo della Donna - Rossella Bergo
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mercoledì 30 settembre 2015
Follia Sacra o la Sensualità dell'Anima
Vogliamo
spingerci oltre?
A rischio di sconvolgerti, sostengo che vi è nella Compassione una sorta di sensualità dell'Anima che può anche imprimersi nel corpo fisico. Voglio dire che possiamo essere il ricettacolo di ciò che l'altro sente, al punto di percepirne la realtà attraverso i nostri sensi e la nostra carne. Il mistico che nega i potenziali splendori del corpo, a mio avviso commette un atto di ribellione contro tutta una parte della Creazione; se è davvero capace di una compassione reale e potente, allora percepirà anche nella carne la vita, le sofferenze e le gioie dell'altro. Allo stesso modo ho sempre pensato che in una carezza, una carezza vera, che parla all'anima, potesse esserci compassione... tanto da far nascere una sensibilità mistica.
Eppure non mi faccio illusioni: ci vorranno ancora millenni prima che l'umanità possa affrontare questi argomenti in modo libero, in modo sano, lontano dalla permissività oppure dalle interdizioni che, da tempo immemorabile, ci vengono ammannite come altrettante verità! La Verità, o perlomeno ciò che possiamo progressivamente percepire di essa, è un po' come la gioia condivisa; ed esistono così tante Vie inventate dalla Vita perché si possa scoprire questa gioia attraverso di noi!
Akhenaton, il folle di Dio - Daniel Meurois-Givaudan
A rischio di sconvolgerti, sostengo che vi è nella Compassione una sorta di sensualità dell'Anima che può anche imprimersi nel corpo fisico. Voglio dire che possiamo essere il ricettacolo di ciò che l'altro sente, al punto di percepirne la realtà attraverso i nostri sensi e la nostra carne. Il mistico che nega i potenziali splendori del corpo, a mio avviso commette un atto di ribellione contro tutta una parte della Creazione; se è davvero capace di una compassione reale e potente, allora percepirà anche nella carne la vita, le sofferenze e le gioie dell'altro. Allo stesso modo ho sempre pensato che in una carezza, una carezza vera, che parla all'anima, potesse esserci compassione... tanto da far nascere una sensibilità mistica.
Eppure non mi faccio illusioni: ci vorranno ancora millenni prima che l'umanità possa affrontare questi argomenti in modo libero, in modo sano, lontano dalla permissività oppure dalle interdizioni che, da tempo immemorabile, ci vengono ammannite come altrettante verità! La Verità, o perlomeno ciò che possiamo progressivamente percepire di essa, è un po' come la gioia condivisa; ed esistono così tante Vie inventate dalla Vita perché si possa scoprire questa gioia attraverso di noi!
Akhenaton, il folle di Dio - Daniel Meurois-Givaudan
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