Restano due interrogativi: perché è toccato a Lei, e non a qualcun altro, accogliere la Coscienza Cristica? perché, poi, Lei ha accesso diretto al Maestro?
La risposta si trova in questo stesso Vangelo: perché Lei non si disperde, non le manca la Fiducia, e non sviluppa la mente analitica. Il Maestro le annuncia in effetti che Lui viene a Lei perché "non dimentica il proprio Centro", e aggiunge persino: "tu non guardi, tu Vedi...".
Maria Maddalena ci appare allora come il Simbolo dell'elemento dinamico indispensabile in questo nostro mondo in cerca della propria realtà; illustra la certezza e la Fede che proprio perché ci fanno difetto, ci costringono a rimanere nell'irrisolutezza e in questo nostro errare.
L'aspetto propulsore e potente che fa di Maria Maddalena la cinghia di trasmissione designata dal Maestro per ricordarci che è possibile realizzare il "Cristo Interiore", certo non è dovuto unicamente alla sua sensibilità femminile; attraverso di Lei, il Principio che veicola l'Iniziazione è la Femminilità nel senso più assoluto del termine. Resta il fatto che Myriam non è una donna qualsiasi: è la "Beneamata", e questo perché ha potuto accedere, con la sua Apertura, la sua Volontà e la sua Audacia, a questo rango.
In realtà, Myriam contiene tanti elementi maschili quanto elementi femminili; rappresenta una specie di Androginia ideale che le consente di presentarsi alla soglia di ciò che chiamiamo Realizzazione.
"Chi è questa Donna?", s'interroga Simon Pietro, visibilmente interdetto davanti all'ampiezza della personalità che gli viene rivelata.
La questione è sapere perché gli apostoli, che rappresentano le esitazioni e gli interrogativi del nostro mondo, accettino di rimanere raggruppati intorno a una Donna di questo genere. Verosimilmente, è perché Lei, pur simboleggiando la polarità intuitiva e femminile, è in grado anche di tradurre quella Forza attiva e riformatrice che ancora ci manca per raggiungere un armonioso equilibrio dell'Androginia Ideale.
il Vangelo di Maria Maddalena...restituito dal Libro del Tempo - Daniel Meurois-Givaudan
Nessun commento:
Posta un commento