mercoledì 14 gennaio 2015

il Sogno di Dio, il Gioco della Dea

Sì, è proprio da un Sogno che Tutto è nato!

Questo è il Postulato di base del Vangelo di Maria Maddalena, dal quale tutto procede. Evidentemente, si tratta di un Sogno con la S maiuscola, il Sogno della Forza inafferrabile che chiamiamo Dio. Dio che si proietta interamente in un ideale... la Creazione.
Ed è qui che appare improvvisamente ciò che con tanta difficoltà riusciamo a concepire, ciò che ci separa dalla nostra essenza: siamo Figli di un Sogno divino. E non solo: un Sogno che ci viene presentato come Gioco.

Allora, ecco il Proposito: imparare a sviluppare uno sguardo diverso, un diverso ascolto. Infatti, perché mai la Creazione non potrebbe essere un Gioco? 

E' così che possiamo rischiarare di nuova luce il Gioco supremo in questione. E' guardando le cose dall'alto che possiamo penetrare in un'altra dimensione, uno spazio interiore in cui comprendiamo il principio seguente: il Divino si interpreta da Sé.

E' il Suo Soffio che si confonde con la Creazione; è il Suo Soffio, quindi, il Suo Sogno Primordiale, a propagarsi in noi, e che portiamo in noi. Ecco da dove deriva la nostalgia che conosciamo fin dalla Notte dei Tempi, questa conoscenza innata di una Pienezza assoluta a cui aspiriamo e che per contrasto evidenzia una sorta di vuoto, di Assenza interiore.

E' chiaro che non vi è Creatore senza Creazione, e che un Creatore è infinitamente presente, permanentemente, a tutti i livelli della Sua Creazione. Ecco perché sarebbe vano tentare di separarli l'Uno dall'Altra. Non bisogna forse essere in Due per generare un movimento di Vita?

Il Vangelo di Maria Maddalena... restituito dal Libro del Tempo - Daniel Meurois - Givaudan





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